martedì 2 luglio 2013

L’INTERSINDACALE MEDICA ASL 3 RIBADISCE L’IMPEGNO A TUTELARE GLI INTERESSI DELLA COMUNITÀ E DEI PROFESSIONISTI


PISTOIA. L’Intersindacale Medica di Pistoia ha inviato la seguente lettera al Ministro della Salute:

Egr. Sig. Ministro della Salute
On. Beatrice Lorenzin,
l’Intersindacale Medici ASL3 di Pistoia che raggruppa tutte le sigle titolari della rappresentanza della dirigenza medica e veterinaria ed in parte anche della medicina generale presenti sul territorio della provincia di Pistoia, dal 1997 porta avanti azioni ed istanze finalizzate al miglioramento della qualità dell’assistenza. La strategia seguita è fondata sul perseguire la più piena complementarietà fra gli interessi dei cittadini e quelli dei professionisti, alla ricerca di punti di equilibrio centrati sulla salute come bene comune, nozione elettiva e qualificante del servizio pubblico.

Purtroppo, le scelte adottate dalle direzioni che si sono avvicendate nel tempo, hanno prodotto una situazione estremamente critica caratterizzata da:
1. perdita della capacità assistenziale sul piano della soddisfazione del bisogno di ricovero soprattutto in regime ordinario: circa il 30% del totale dei ricoveri su base annua (pari a circa 13.000) - anche di bassa o media complessità - viene effettuato presso altre ASL (in particolare presso le AAOOUU). Negli ultimi 10 anni su questo fenomeno si è innescato un trend progressivamente negativo per “fughe” pari all’1% all’anno (10 -11% in dieci anni).
2. Questo dato negativo, ascrivibile al capitolo della più reale iniquità, è stato prevalentemente determinato da una progressiva contrazione dei posti letto per la degenza ordinaria che, obbedendo a non si sa bene quale criterio di programmazione ha portato il rapporto p.l./1.000 abitanti ad un valore di 2.1, lontanissimo dal 3,7 indicato nelle attuali azioni di piano del Ministero da Lei diretto ed anche dal 3,15 previsto dalla Delibera Regionale Toscana 1235 del 28/12/2012.
3. Al notevole disagio prodotto ai cittadini si è associata un’uscita compresa fra i 40 ed i 44 milioni di Euro dal bilancio dell’ASL 3 in forma di compensazioni passive pagate soprattutto ai poli universitari e relative a problematiche cliniche solo in piccola parte appropriatamente allocabili in strutture di eccellenza (quali appunto dovrebbero essere quelle universitarie).
4. A venti giorni dall’inaugurazione del nuovo ospedale pistoiese, risulta evidente che la nuova struttura, nemmeno esente da problemi di volumetria interna nelle degenze, accessibilità per i dipendenti, logistica ed organizzazione degli ambulatori e degli spazi di attesa, aumenterà la dotazione attuale di soli 39 posti letto (portando il rapporto a 2,32/1.000 abitanti) con una carenza residua di altri 224 posti letto e così, se qualcuno ha parlato di occasione epocale, l’Intersindacale preferisce usare il termine di “errore epocale” (sempre che non si voglia pensare al prevalere di interessi di parte che poco dovrebbero attenere alla sanità pubblica!).
5. In un contesto di totale diseconomia aziendale (e di sistema), un’analisi condotta sui flussi informativi regionali che riguardavano l’alimentazione dei fondi stipendiali nelle varie AASSLL della Toscana ha dimostrato ineccepibilmente una sottodotazione dei fondi retributivi dei medici pistoiesi di circa 1 milione di Euro/anno a partire dal 2004; questo ha prodotto un contenzioso legale che oppone 340 su 500 medici (ai colleghi con minore anzianità l’Intersindacale ha sconsigliato di partecipare alla causa!) alla Direzione aziendale. Dove e come siano state impiegate queste risorse non è dato sapere. Parimenti non è dato sapere dove siano finite le risorse relative all’indennità di esclusività per i 5 anni ed i 15 anni di anzianità.
6. Abbiamo di recente appreso tramite la Direzione che se l’Azienda, ad esempio per effetto di una sentenza favorevole ai medici, dovesse ripristinare adeguatamente i fondi retributivi, il rispetto delle norme vigenti comporterebbe una riduzione numerica della componente professionale medica ovvero un’ulteriore perdita di capacità assistenziale.
In conclusione, Signor Ministro, oltre che ritenere opportuno metterLa a conoscenza di quanto sopra anche per chiedere un Suo intervento, vorremmo rivorgerLe in maniera aperta un quesito: come possono i medici di Pistoia continuare a lavorare conservando la piena dignità che c’è in questo lavoro così importante?
Sperando in un Suo interessamento,
Distinti saluti
INTERSINDACALE MEDICA ASL3
(ANAAO ASSOMED, AAROI EMAC, CGIL MEDICI, CIMO ASMD,
CISL MEDICI, FASSID, FESMED, FIALS MEDICI, FVM, UIL MEDICI)

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[Martedì 2 luglio 2013 | 19:42 - © Quarrata/news]

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