giovedì 17 ottobre 2013

APR/BARDELLI-EX-AIAS E MARIA ASSUNTA IN CIELO: SI PREME SULL’ACCELERATORE PER LA FUSIONE?


di EDOARDO BIANCHINI

PISTOIA. Poche parole bastano. La fusione tra Apr/Bardelli (che è anche Tvl/Bardelli) e l’altra onlus, la Maria Assunta in cielo di Diego Pancaldo; quella fusione a cui abbiamo fatto cenno nei mesi scorsi, sembra che stia andando avanti come progetto.
Anzi: ci giungono voci che lunedì scorso, 14 ottobre, Luigi Egidio Bardelli abbia riunito il plenum dell’una e dell’altra parte nella cosiddetta ex-stanza della cooperativa in San Biagio. Ci sarebbe – sembra – una pigiata di acceleratore nelle procedure di mantecazione delle due realtà.

Obiettivamente la cosa non ci stupisce più di tanto: da tutto il tempo in cui conosciamo Luigi Egidio (che risale all’èra paleozoica dei Cineforum di Quarrata, 1966-7-8 e giù di là), l’abile e con-fuso (perché assomma in sé tre o quattro funzioni in perfetta rotta di collisione, anche, con la sua veste di giornalista…) patron del tutto, è stato capace di camminare sulla corda anche dove la corda non c’era: basta, infatti, ripensare all’ordinanza del Tribunale Civile di Roma, nota a tutte le autorità di Pistoia (civili, religiose, militari e bancarie) e da tutte ugualmente ignorata (pure se Bardelli conta e spende ogni mese non soldi privati, ma quattrini pubblici e di tutti: circa 550mila euro), tanto che questo Signore sulla via di Damasco si permette di fare quel che vuole senza che nessuno lo richiami – sebbene sembri che Bertinelli, almeno al momento, non intenda assumersi la responsabilità di fare ciò che, invece, fece Berti sorpassando la dottoressa Borgogni e il Suap stesso: accreditarlo sotto un’ipotetica nuova veste e forma in Regione Toscana.
A proposito dell’ordinanza del Tribunale di Roma, fra l’altro, è il caso di ricordare che lunedì prossimo, 21 ottobre (salvo errori), ci sarà l’udienza per il deposito delle conclusionali della causa. Trascorsi, poi, 60 giorni, il Tribunale Civile di Roma potrà passare a sentenza. È quindi almeno stupefacente che Bardelli intenda nuovamente turbare le acque in corso di causa, creando, di fatto, ancor più opacità su una questione che solo in Italia, fra tutti i Paesi dell’UE, si sarebbe potuta tollerare in questi termini.
Staremo a vedere costa accadrà.
Nel frattempo ci giungono segnalazioni di altro genere.
Al di là dell’incidente della assistita che ha ingerito la polpetta ed è finita al San Jacopo perché – come ci dicevano – insieme ai 18-19 assistiti c’era una sola persona di sorveglianza (e non risulta che nessuno degli uffici preposti alle sorveglianze si sia mosso nei confronti di Apr: e se ciò è vero, perché?) ci segnalano che già da prima dell’estate il portone esterno della casa famiglia della zona di via Monteleonese (o Monte Leonese?) sarebbe rotto e resterebbe aperto per tutta la notte. Una bella sicurezza, non c’è che dire.
Allora ci domandiamo: forse l’Apr/Bardelli è così malconcia che non ha nemmeno qualche centinaio di euro per la riparazione…?
E Tvl, nella sua piena libertà e autonomia giornalistica, non potrebbe aprire un’inchiesta su questi discutibili aspetti della questione?

Link utili
  1. http://www.architettomannelli.com/architettura/strutture-sanitarieparasanitarie/aias
  2. http://www.aprpistoia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46&Itemid=53&lang=it
[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Giovedì 17 ottobre 2013 | 12:00 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Sarò pure antico, ma siccome alla mamma di Gesù io ci credo davvero - avendo anche il massimo rispetto per il dogma della sua "assunzione" in Cielo - è per questo che trovo come minimo inopportuno intitolarLe enti e organismi costituiti, qui sulla terra, con finalità ... operative (valeva pure per la Fondazione del mitico don Verzè, intitolata al "Monte Tabor").
    Per favore: chiamateli in qualche altro modo, ma lasciate stare Maria.

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