Regolamento urbanistico, un nodo scorsoio
Cari Alberto, Cecilia, Roberto e
Samuele,
alcuni di voi li conosco dalla nascita,
altri da molto tempo; vi stimo e siete il meglio che la Sinistra può esprimere
nella nostra città. Sicuramente uno di voi sarà il futuro Sindaco di Pistoia,
anche se nella sorpresa dell’uovo di Pasqua salterà fuori il candidato del Pdl.
Orbene, mentre voi siete, giustamente,
impegnati per la fatidica data del 29 gennaio p.v. il Consiglio Comunale del
passato sta esaminando, a tappe forzate, le oltre mille osservazioni presentate
dai cittadini rispetto al regolamento urbanistico.
Voi sapete bene che il piano
strutturale ed il regolamento urbanistico sono gli strumenti fondamentali per
la gestione corretta del territorio. Il 19 aprile dell’ormai lontano 2004 il
Consiglio Comunale approvò il piano strutturale; entro un periodo di tempo
ragionevole, del resto previsto dalle “Leggi “, avrebbe dovuto essere approvato
il regolamento urbanistico; le larghe maggioranze di Sinistra che hanno
governato la città dal 2004 al 2011 hanno di fatto organizzato un grande
“ostruzionismo” contro l’approvazione di strumenti urbanistici utili al bene
collettivo, ai cittadini, ai liberi professionisti ed a tutto il mondo
imprenditoriale.
Solo sette anni dopo il 2004,
nell’aprile del 2011, la Commissione Consiliare n. 2 cominciò ad esaminare le
controdeduzioni alle osservazioni e finalmente il 19.12.2011 il Consiglio
Comunale ha iniziato l’esame di un’enorme mole di materiale.
Cosa è stato fatto dal 2004 al 2011 per
dotare la città di un regolamento così importante come quello urbanistico? C’è
perfino chi accusa di ostruzionismo chi pretende che si risponda ai cittadini
con chiarezza, trasparenza e parità di trattamento.
Avrete letto anche voi il titolo, a
tutta pagina, sulla stampa locale che trionfalmente afferma “Ristrutturare casa
sarà più facile”, niente di più falso, come sanno tutti i tecnici del settore.
Infatti questo regolamento renderebbe impossibile ristrutturare tutti gli
edifici, sia quelli brutti sia quelli belli, costruiti prima del 1953.
Nel Consiglio Comunale che sta per
arrivare a fine mandato tutti i membri di maggioranza sono sostenitori di
qualcuno di voi quattro, fermateli, parlate con gli architetti, con i geometri,
con gli ingegneri, con gli imprenditori e con la gente; sentite cosa dicono e
cosa pensano.
All’Assessorato all’Urbanistica nessuno
sa quante sono con precisione le centinaia di abitazioni nuove costruite e invendute.
Orbene, questo strumento impedirà qualunque ristrutturazione, costruzione od
ampliamento nelle cosiddette zone B di completamento per arrivare a permettere
di costruire per lo meno altri 200 appartamenti, per un mercato medio-alto, sui
pochi terreni vergini residuali.
Di fatto si è raschiato l’ultimo barile
di cemento, impedendo ai piccoli proprietari, specialmente quelli di periferia,
di ampliare o completare le loro modeste abitazioni per far costruire altri
inutili condomini.
Voi sarete i futuri paladini degli
interessi collettivi; io, per quel poco che potrò, cercherò di difendere gli
stessi interessi fino alla scadenza del mandato amministrativo.
Al futuro Sindaco chiedo fin da ora di
intitolare, subito dopo il suo insediamento, una strada che sia degna di
portare il nome del non mai troppo compianto Architetto Marcello Frasca, che
per trenta anni, sostenuto da Amministratori accorti, riuscì a impedire la
cementificazione di Pistoia. Auguri e vinca il migliore!
Giampaolo Pagliai
Consigliere Comunale
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[Giovedì
12 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]
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