PISTOIA. Finalmente ieri sera, al Tg di Tvl, dopo una mistica attesa,
si squarciarono i veli del cielo e il Bardelli apparve e disse…
Non c’è niente di meglio per
rappresentare la situazione che seguire, parola per parola, la ‘rivelazione
celeste’ direttamente dalla bocca del deus direttore-proprietario di Tvl,
ma anche presidente dell’Apr/ex-Aias, che può permettersi di parlare alla
cosiddetta società civile pistoiese a cuor leggero e senza neppur pensare alle
proprie
incompatibilità perché, come responsabile di un quotidiano-Tv, parla,
sul quotidiano di sua proprietà, e si difende e difende quelli che sono i suoi
interessi di presidente di una realtà, che un tribunale di Roma – la terza
sezione civile – ha deciso di sospendere (e quindi di non fare esistere), con
una ordinanza che questo cristallino anchorman sembra considerare meno
di uno sputo in terra.
In sintesi il dottor Luigi Egidio
Bardelli, nel suo illuminato intervento, sulla sua personale Tv, a tutela dei suoi
interessi (perché quelli che perora, pur essendo interessi dell’Apr, sono suoi
interessi in quanto presidente-taumaturgo dell’Apr stessa), ha sostenuto che:
- se i politici vanno a sfilare per la
Breda, che è in difficoltà economiche, non si capisce perché non fanno lo
stesso con l’Apr, che invece è una floridissima azienda con 120 dipendenti e
varie decine di consulenti;
- l’Apr/ex-Aias non spende soldi
pubblici: i soldi sono pubblici per lo Scarafuggi o il sindaco, ma nel momento
in cui questi soldi pubblici passano al Bardelli e all’Apr, essi diventano
privati;
- la politica deve prevalere sulla magistratura
e le sue sentenze, che vanno e vengono;
- e (perla finale) chi non ha il
coraggio di schierarsi apertamente con Lui(gi) Egido Bardelli e la sua Apr/Tvl,
non deve ripresentarsi in pubblico perché non ne è degno.
Che schiaffo ai pistoiesi questo «Nobel dell’indegnità»
amministrato e somministrato a gartis dal signor Luigi Egidio!
Così il manager di se stesso, l’illustre
esempio di imprenditore pistoiese a cui rifarsi per la ripresa economica locale
e nazionale, si è concesso ai mortali e ha dato le sue tavole della legge,
proprio come se parlasse dal roveto ardente del Sinai, scagliando fulmini
contro un innominato e innominabile vitello d’oro che da tempo sta
turbando le coscienze di tutti:
«Qualcuno – ha detto Luigi Egidio – mi
pare che si faccia influenzare dalle insinuazioni del grande giornalista che da
tempo circola tra noi – c’è un grande giornalista che è sopra a tutti i giornalistucoli
delle cronache locali e anche alle autorità e anche ai vescovi e anche a tutti
– e… e dice delle cose… e dice delle cose di una incompetenza e di una
stupidaggine che è la fine del mondo. Una di quelle clamorose, per fare colpo, dice
che il Bardelli e l’Apr usano soldi pubblici. Ma quando mai…? Ma quando mai…? I
soldi pubblici li usa il sindaco, li usa il direttore dell’Asl Scarafuggi… Quando?
Quando, per esempio, vanno a comprare delle scrivanie per arredare degli uffici;
sì vanno a comprare delle scrivanie con dei soldi pubblici…».
Apprezziamo davvero la rivelazione e
rendiamo grazie a Dio.
Vorremmo però sapere, e a chiare
lettere, per il nostro diritto di essere informati (un diritto che il Direttore
non sembra conoscere molto bene), chi sia questo grande giornalista di cui il deusexmachina
televisivo fa menzione – e non ieri per la prima volta – seguendo il suo solito cliché di reticenza, sottinteso e
inespresso – una tecnica che forse Bardelli ha appreso dalla sua eccessiva e
fuorviante frequentazione delle canoniche.
Siamo convinti che Dio, quell’entità a
cui Luigi Egido spesso si richiama e si ispira, ami la chiarezza piuttosto che
il fumus, prediliga il dialogo e un tono umano – e non rissoso e
vagamente minaccioso e accusatorio con cui Herr Direktor ha parlato
nella sua apparizione –, un tono libero da qualsiasi metasignificato. Per questo lo
preghiamo ancora di indicare espressamente chi sia il grande giornalista di cui
parla, perché anche noi, oltre agli altri, possiamo se mai ascoltarlo nelle sue
farneticazioni sui soldi pubblici – follie che, peraltro potrebbero essere
divertenti.
***
Intanto, in merito a una frase comparsa
nel nostro post L’Aias, il Bardelli, il dovere di cronaca, le primarie Pd e…
un candidato al ‘salto mortale’ (vedi), l’avvocato Cecilia Turco ci
scrive:
Gentile Bianchini,
leggo la sua affermazione («ovviamente insieme ai suoi legali, uno dei quali, se non
sbagliamo, è anche l’aspirante-sindaco, avvocato Cecilia Turco»), e devo dirle che invece è sbagliata, visto che da alcuni
mesi non sono più il suo legale [di Bardelli/Apr – n.d.r.], avendo rinunciato
al mandato a suo tempo ricevuto.
La pregherei quindi di tenerne conto e
di correggere l’inesattezza.
La ringrazio e le invio cordiali
saluti,
Cecilia Turco
Come si vede, ne teniamo conto e
correggiamo subito l’inesattezza, ringraziando la candidata-sindaco per la
precisazione, che ci aiuta ed essere ineccepibili nella notizia.
E da Bardelli attendiamo fiduciosi un… nome
della rosa.
Edoardo Bianchini
P.S. – La sera stessa in cui abbiamo
dato la notizia della decisione del tribunale di Roma, un amico, che si è messo
dinanzi alla tv per vedere cosa diceva Tg-Tvl ci ha scritto così:
Aspettavo dicesse [Bardelli – n.d.r.]
qualcosa – una telepredica di quelle formidabili – al Tg, ma zitto.
Però una “notizia” l’ho ascoltata: Asl
paga una trasmissione di servizio (ai cittadini ?) realizzata da Bardelli
babbo, Bardelli figlia, Bardelli figlio. Tre in uno. Mitico!!!
***
PS – Da
grande voglio fare anch’io come Lui…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 13 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
Alle elezioni voto lui.
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