giovedì 19 settembre 2013

QUEL GRAN PASTICCIO SUL 118 TOSCANO CHE FA GOLA A FIRENZE


Cgil-Cisl-Uil intervengono: «Il territorio Pistoiese sta rispondendo con mobilitazione di massa a difesa di questa eccellenza»

PISTOIA. Durante la riunione di Area Vasta Centro che si è svolta ieri nei locali della Azienda Sanitaria Fiorentina, a domanda specifica dei colleghi di Prato sulla destinazione della C.O. del 118 Pratese, viste le difficoltà sollevate, tra cui anche la mancanza degli spazi presso il nuovo presidio ospedaliero di prossima apertura, i sindacati sono stati informati ufficialmente dal Coordinatore Dott. Morello Marchese che la centrale operativa di Prato sarà trasferita in via temporanea presso quella di Firenze in Lungarno Santa Rosa.

Detta scelta desta molte perplessità sia da un punto di vista economico che strutturale. Non si comprende infatti come mai con altre centrali limitrofe come quella di Pistoia ed Empoli che rispettano i requisiti di sicurezza di antisismicità ed anti alluvionabilità si debba trasferire proprio nella centrale fiorentina che non risponde a detti requisiti.
Questa scelta sembra più orientata a fare massa critica a Firenze per aver una scusa in più in difesa di una centrale a cui mancano i requisiti dettati dalla LR 81 e dalla delibera 1235.
Leggi e provvedimenti che oramai nelle sedi istituzionali non vengono più nominati, come se non fossero esistenti, nascondendosi dietro ad una scelta politica e non tecnica, mentre nella attuale situazione è necessario basare le scelte sulla oggettività dei dati e delle situazioni, elementi che sono più comprensibili anche per la popolazione.
Si precisa inoltre che in caso di crash della centrale così composta (Firenze e Prato) allo stato attuale nessuna di quelle presenti in area vasta o nei territori limitrofi sarebbe in grado in tempi brevi di farsi carico di queste due realtà esponendo a rischio fortemente la popolazione servita. Allora le organizzazioni sindacali locali unitariamente vogliono far sentire la sua voce al fine del rispetto dei principi e delle normative date dallo stesso consiglio regionale con provvedimenti di urgenza, e per riaffermare che la scelta a suo tempo condivisa delle Aree Vaste prevede una valorizzazione piena delle realtà locali che abbiano elementi virtuosi e specificità di eccellenza, e non al contrario una ulteriore accentramento verso le realtà più grandi..
Si vuol sottolineare, duramente, che con questo impianto normativo, con la costruzione di commissioni di valutazione dei criteri che la regione aveva dettato, la scelta doveva già essere fatta. E guarda caso con i criteri normativi e tecnici Firenze era esclusa dalla partita. Non si comprende pertanto questo immobilismo che si ripercuote sugli investimenti che le aziende stesse fanno nel settore a discapito della sicurezza dell’intero sistema (operatori/utenti).
I Segretari Generali
CgiL-Cisl-Uil
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 19 settembre 2013 | 18:13 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.