di Luigi
Scardigli
Le 1001 voce sulla fluida materia delle
amministrative – E se Bartolomei facesse un balzo in avanti…? – Un po’ di gossip su Bartoli
Facciamo un passo indietro, lungo cinque anni. Renzo Berti,
che non dovette affrontare e vincere alcuna preselezione interna, ebbe vita non
certo facile (un ballottaggio all’ultima scheda) per confermarsi al secondo
mandato sullo scranno di palazzo di Giano contro il giovane Alessandro
Capecchi, che, al di là della sua indiscussa e indiscutibile integrità morale e
civile, sfruttò, e non poco, siamo onesti, l’effetto-destra nazionale.
Samuele Bertinelli invece, il post-Berti, potrebbe e
dovrebbe godere di alcuni indiscutibili vantaggi: il primo – ed è il più
importante, perché rilevante – è che la sua candidatura non è piovuta dal
Komintern, ma ha apparentemente goduto della maggioranza degli iscritti e
simpatizzanti del Pd e dintorni, vincendo alle Primarie tre opposizioni
decisamente eterogenee: una masochistica (Cecilia Turco), una di semplice
aritmetica (Alberto Niccolai) e una oggettivamente adrenalinica (Roberto
Bartoli), la vera mina vagante di queste consultazioni, che ha però deciso di
farsi brillare in mare aperto, in pieno inverno, dove nemmeno gli abitanti
della costa ne hanno potuto sentire il lontano fragore.
A proposito di Bartoli si vocifera, sul conto del
Professore, un impegno politico assai più conturbante, addirittura su scala
nazionale, così come circola la chiacchiera che presto il più giovane ordinario
d’Italia venga catapultato alla Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza di
Firenze. La base bartoliana che aveva visto nel suo sorriso sardonico uno
squarcio di novità, è incazzata da morire; il suo entourage, tace.
Torniamo ai candidati veri e non presunti. Daniela Simionato
è in preda a crisi mistiche, dopo il bailamme verde scoppiato in casa Bossi;
Anna Maria Celesti, che rappresenta la destra, non sembra così convinta di
poter avere l’ambizione di far saltare i piani plebiscitari, dal sapore pseudo dittatoriale
dei successori di Nanni e Michelozzi, eletti dal Comitato di Liberazione
Nazionale, passando per Corsini, Gentile, Gelli e Toni, per arrivare a
Bardelli, Pallini, Bucci (il più votato, oltre 32.000 preferenze) e alla
doppietta Scarpetti-Berti.
E visto che le altre candidature sparse sono la
dimostrazione lampante che la democrazia c’è, ma è flebilissima, resta Alessio
Bartolomei, che di nuovo non ha assolutamente nulla, ma che potrebbe convincere
i tanti, tantissimi moderati che non tutto il vecchio democristianesimo era
giusto buttare. E poi, la terza illazione sul Bartoli, racconta che in
silenzio, ma nemmeno tanto, visto che al voto mancano tre settimane, il
Professore autoespulsosi starebbe pilotando parte della propria base meno
impegnata e i tanti eterosimpatizzanti a dare una mano al vecchio ma buon
marpione di Alessio.
Sono solo voci, verissimo, ma visto che i nomi di quelli che
comporranno le squadre relative ai candidati in corsa nessuno li ha ancora
fatti, vi dovete accontentare di queste ciance.
Poca roba, ma è quello che passa il convento, questo
convento.
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[Mercoledì 11 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
Caro Luigi, non dar credito alle voci, perché spesso quelle voci (che un bravo giornalista come Te non dovrebbe ascoltare se non sono supportate da solide prove - ma allora in questo caso andrebbero mostrate) sono messe in giro proprio da chi ha interesse più a creare confusione che non ordine.
RispondiEliminaCordialmente,
Mario Bonesi.
http://robertobartoli.com/2012/04/12/139-militanti-lasciano-il-partito/
RispondiEliminaMi permetto di rispondere a Luigi Scardigli, per fargli notare che oltre ai candidati Sindaco da lui citati (Bartolomei, Bertinelli, Celesti, Simionato), non ci sono "altre candidature sparse", bensì Bonacchi, Capecchi, Del Bino, Guastini (che, tra l'altro, sono solo quattro, non trecento), ovvero - fino a prova contraria - persone degne (come il partito o movimento che rappresentano) di essere prese in considerazione. Credo che una corretta informazione non possa prescindere dalla par conditio. Niente di personale, ma già troppe volte, in pochi giorni, abbiamo notato queste (piccole e - non metto in dubbio - involontarie) dimenticanze.
RispondiEliminaSiamo nuovi della politica, ma non fessi.
Cordialmente,
Giacomo Del Bino
Le consiglio di leggere la “PREMESSA ASSOLUTA” a questo link: http://quarratanews.blogspot.it/2012/04/elezioni-2012-pdl-il-programma-di-anna.html
EliminaCon i più cordiali saluti.
e.b. blogger
Vi seguo con attenzione, per una volta non concordo con alcune opinioni. Sono convinto che il movimento del buon Del Bino si leverà delle soddisfazioni, con un risultato a Pistoia ben superiore al 7%. Sulle convinzioni e l'appeal della Celesti vi invito a vedere il video di viva la porrettana: l'unica candidato che ha avuto, e piu' volte, gli applausi dell'assemblea di Pracchia: un'assemblea sulla carta per lei ostile. Bene avete fatto a pubblicare il programma della candidata del PDL: concreto, serio, realizzabile e da realizzare. E innovatore.
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