sabato 17 novembre 2012

MA CERTE COSE PERÒ, AL MICROFONO, NON SI POSSONO DIRE…


di Luigi Scardigli

Mentre alla San Giorgio si parlava del ‘Furioso Orlando’ con Accorsi e la Savary

PISTOIA. Il saloncino della biblioteca San Giorgio, oggi pomeriggio, trabocca. Di donne, soprattutto. E non è un caso, perché oggi, a parlare dello spettacolo andato in scena ieri sera al teatro Manzoni, Furioso Orlando, c’è – oltre Saverio Barsanti, padrone di casa obbligatorio vista la perdurante assenza del neo Presidente, Rodolfo Sacchettini, nominato ma non ancora visto – Stefano Accorsi, con la sua compagna di palcoscenico, Nina Savary.

Si parla della rappresentazione, naturalmente, che stasera e domani pomeriggio consumerà le sue abituali repliche, ma è soprattutto la fatale attrazione esercitata dall’attore emiliano ad aver spinto così tante fanciulle a disertare, per un paio d’ore, facebook e piazzarsi lì, in prima fila, per vedere da vicino, questo bellone misterioso che effetto che fa.
Per il teatro, a onor del vero, il bello Stefano studia molto e i risultati – non batte ciglio, non perde una sillaba per strada –, si vedono tutti: pecca un po’ troppo di eccesso di personalità, credo; e anche oggi, durante il siparietto classico del dopo debutto, ha mostrato le sue piccole incertezze, quell’introversione, mista a timidezza che grazie all’effetto-orbita del piccolo schermo il pubblico, la gente, ha trasformato poi in tenebrosità.
L’Ariosto, però – e mi riferisco a Ludovico, tanto per scendere nei dettagli della rappresentazione teatrale –, ha avuto e dato, durante i suoi scritti, un senso decisamente più leggero, molto più scanzonato e forse un po’ più rivoluzionario, anche; ed è di questo, forse, che Stefano Accorsi avrebbe dovuto cercare di impadronirsi, per poi decantare, con tanta lucidissima e, se vogliamo, quasi irritante tassonomia, le riletture proposte alcuni secoli dopo.
E dopo le presentazioni e i convenevoli, si è aperta la parentesi delle domande del pubblico; ci si è persi in dettagli semantici ed esistenziali, messi in risalto da qualche donzella realmente interessata alla sequenza artistica, anche se ho avuto, netta, l’impressione che la stragrande maggioranza delle ragazze accorse all’evento, a Stefano Accorsi, gli avrebbe voluto chiedere ben altro.
Ma certe cose però, al microfono, non si possono dire…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nella foto di Luigi Scardigli: Nina Savary, Saverio Barsanti e Stefano Accorsi.
[Sabato 17 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.