sabato 17 novembre 2012

SAN BARTOLOMEO. QUASI COME IN SENATO SUL SALVASALLUSTI?

Giovanni Sarteschi

PISTOIA. L’uscita di Trallori sul parcheggio interrato di San Bartolomeo ha rivoluzionato la città. Ne sono uscite, di prese di posizione. E non poteva essere altrimenti: le spinte sono troppe. Si sono viste, si vedono e – soprattutto – si sentono sotto.
L’ultima dichiarazione, in termini di tempo, è quella del capogruppo Pd Giovanni Sarteschi, a cui sembra sia toccato fare da ‘ricucitore’ dello strappo.
Sarteschi è uscito su ReportPistoia di Vivarelli, sistemato in verità in maniera impropria nella rubrica Dico la mia.

In maniera impropria perché Sarteschi, a ben vedere, dice tutto fuorché la sua: riporta la voce ufficiale del Pd e sostiene – con sufficiente chiarezza – che è Trallori che ha ‘detto la sua’: una sua che non risponde (almeno per ora) alla posizione ufficiale del Pd che, appunto, non si è mai pronunciato a favore della discussissima opera che tanto baccano ha suscitato nei giorni scorsi.
L’impressione, dall’esterno, è che, alla fine, la politica italiana (e tutta, da Roma in giù) sia tutta uguale, con fughe da tutte le parti. Sarteschi sostiene – come già prima avevano fatto anche Betti e Lattari  sempre su ReportPistoia (vedi) – che comunque dovrebbe essere il Consiglio a decidere. E che vedremo a tempo e luogo.
Bene. Ma chissà che cosa accadrebbe se si passasse al voto segreto.
Ci potremmo aspettare anche un voto da… Senatori alla Sallusti.
Q/n
Ecco il testo Sarteschi:

Parcheggio San Bartolomeo: nessun pronunciamento del gruppo Pd

Non esiste nessun pronunciamento del Gruppo Pd sulla questione del parcheggio interrato nell’area di San Bartolomeo. Questione complessa da molti punti di vista, sia tecnici che pianificatori, e assai delicata per gli ipotizzabili interessi legittimi coinvolti nella vicenda. Le dichiarazioni affrettate, da chiunque provengano, non giovano alla delibazione che gli uffici comunali hanno svolto e svolgeranno a tutela degli interessi pubblici in gioco; interessi che ogni amministratore coscienzioso è chiamato a curare. Quello che esiste è il progetto di governo, che è chiaro, vincolante per l’intera maggioranza, ed è in coerenza con le indicazioni lì contenute che saranno sciolte questioni puntuali, pur importanti e significative, come l’individuazione di questo o quel parcheggio.
Nello specifico, peraltro, presupposto per il rilascio del titolo edilizio ai fini della realizzazione dell’opera è l’adozione e, poi, l’approvazione da parte del Consiglio comunale del piano di recupero, come prescritto dagli strumenti urbanistici vigenti; atto che richiede tuttora la risoluzione di problemi tecnici non banali.
Inoltre, e soprattutto, se da un punto di vista pianificatorio l’idea originaria appariva coerente con il piano di mobilità pubblica risalente all’epoca in cui fu pensata, oggi richiede una nuova valutazione se calata, com’è doveroso, nella complessiva riprogettazione della mobilità cui l’amministrazione in carica sta lavorando in attuazione degli impegni programmatici; mi riferisco segnatamente al nuovo piano di mobilità urbana e al nuovo piano generale del traffico citati dal progetto di governo.
Infine, quand’anche, per ipotesi di scuola, sussistessero tutti i necessari presupposti tecnici e l’opera risultasse coerente coi futuri strumenti pianificatori, per non alimentare false aspettative è opportuno chiarire che per la sua realizzazione sarebbero comunque necessari alcuni anni, non qualche settimana o mese. Il che rende evidente come, per offrire risposte più celeri alla domanda di parcheggi, sia necessario indicare altre aree come, per esempio, quelle dell’ex ospedale e delle aree ex Breda: molte centinaia di nuovi posti auto che saranno disponibili per la città nell’arco dei prossimi mesi.
Va da sé che il gruppo del Partito democratico si riserva di valutare a tempo debito – e collegialmente, e con l’intera maggioranza di centrosinistra che governa la città – la proposta di piano di recupero che la Giunta avanzerà, indicando un indirizzo chiaro. Fino ad allora, ogni posizione di singoli membri del gruppo Pd sarà pronunciata, ovviamente, a titolo personale e dovrà essere colta per quello che è: un contributo alla riflessione.
Giovanni Sarteschi
Capogruppo Pd
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[Sabato 17 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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