MONTAGNA DERUBATA, TANTI INTERROGATIVI DOPO LE MANIFESTAZIONI DEL 7 E 8 MARZO

di GRILLO PARLANTE

L’assenza dei politici non la dice fin troppo lunga…?

MONTAGNA. La mancata presenza dei sindaci e degli assessori comunali in carica alle manifestazioni del 7 e 8 marzo – indette dal Comitato per l’accertamento delle ruberie in Comunità Montana – nonché l’assenza di coloro che, nel tempo, hanno retto questo disastrato Ente, ha suscitato tra la gente una ridda di interrogativi:

a) questi signori (e con essi i politici locali) non dovrebbero essere interessati a far piena chiarezza su questa inesplorata vicenda?

b) non si accorgono che comportandosi così finiscono con il distruggere la Montagna ed il loro elettorato?

c) non pensano che la gente sempre più si convince che la loro frenetica attività nel perseguire quel Comune Unico – promosso dal Dynamo Camp – sia ritenuto un modo per mettere un coperchio su una situazione che, stranamente, vede una sola persona farsi carico di ammanchi la cui entità è tenuta nascosta?

d) chi ha spinto Gambetta Vianna, capo di un minuscolo gruppo regionale, a presentare in Consiglio regionale la proposta di legge specificamente prevista per un nuovo Comune formato da Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello, quest’ultimo non tenuto a doversi unificare?

e) perché la gente è tenuta all’oscuro che potrebbero tranquillamente essere unificati i tre Comuni dell’alta montagna (Abetone, Cutigliano e Piteglio)?

f) con quale diritto Carluccio Ceccarelli, sindaco di Cutigliano, che nelle recenti politiche ha perso la metà del suo elettorato, continua testardamente a perseguire una unificazione bloccata quando sa benissimo che in Garfagnana i due Comuni di Fabbriche di Vallico (retto da Oreste Giurlani, potente presidente regionale dell’Uncem) e Vergemoli si sono già unificati nonostante abbiano un complessivo numero di abitanti inferiore a mille?

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[Domenica 10 marzo 2013 | 18:09 - © Quarrata/news]