La Provincia dovrà recuperare 300mila
euro: chi pagherà, Uniser e i soci rimasti, oppure Paci/Caripit? – «Università
a Pistoia? Più che altro un atto di demagogia»
PISTOIA. Patrizio La Pietra scrive:
Abbiamo votato con determinazione e convinzione
la proposta della giunta provinciale di recedere da Uniser perché finalmente si
è compiuta una scelta di buon senso amministrativa e politica.
Sotto il profilo amministrativo
recedere da Uniser e recuperare 135.000 da investire nelle scuole superiori della
provincia, in momenti di crisi come questo, crediamo che sia, dal punto di vista
amministrativo, un atto dovuto.
Sul piano politico ancora di più siamo
convinti del nostro voto.
La volontà di creare un polo universitario
da parte di soggetti che non avevano e non hanno competenza in materia di
istruzione universitaria, per di più con lo scarso interesse delle categorie
economiche di riferimento, è stato più un atto di demagogia che un vero e
proprio progetto di sviluppo territoriale. Senza contare lo scarso interessamento
della stessa università di Firenze.
Quante risorse potevano invece essere investite
nelle scuole superiori dalla provincia e quante invece potevano essere
dirottate per risolvere i problemi delle scuole e degli asili da parte del
comune?
Purtroppo poco vale “l’avevamo detto”.
Adesso si apre un’altra importante
partita per la provincia. Recuperare i fondi investiti nella struttura che ospita
Uniser. Ad una interrogazione puntuale del Pdl esposta dal consigliere Galligani,
l’assessore ha spiegato che la cifra da recuperare ammonta a circa 300.000
euro.
Non è chiaro chi debba pagare. Uniser,
e quindi i soci rimasti o il nuovo proprietario?
Vedremo nei prossimi mesi.
Rimane solo l’amara considerazione che
in fondo, i molti progetti che negli anni sono stati fatti in nome dello sviluppo,
sono solo serviti a riqualificare strutture edilizie.
Patrizio La Pietra
Capogruppo Pdl Provincia di Pistoia
È il caso di fermare la nostra
attenzione su un passaggio di La Pietra, allorquando il capogruppo scrive che
certi impegni finanziari «sono solo serviti a riqualificare strutture edilizie»:
intende forse sottolineare che milioni di euro sono finiti in fini molto meno
istituzionali di quelli che ci saremmo potuti e dovuti aspettare? E che, forse,
più che pensare a necessità e bene comune, si è operato con fini e scopi di
facciata o quantomeno di promozione d’immagine?
Di fatto, ad oggi Uniser sta andando incontro
– come pare – all’effetto soufflé.
Aperto il forno sembra che tutto si
stia ammosciando e sgonfiando.
E allora stiamo alla finestra.
Q/n
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[Giovedì 1° agosto 2013 | 18:46 - © Quarrata/news]
riguardo a chi debba rimborsare la Provincia della propria quota, non credo ci siano dubbi: la Fondazione Caript ha comperato l'edificio, non Uniser (di cui fa comunque parte). Uniser ha in uso l'edificio ma non ne era proprietaria: il proprietario era il Comune di Pistoia.
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