martedì 15 ottobre 2013

ANSALDOBREDA. FANUCCI (PD): «PRUDENZA SULLE PAROLE ZANONATO, EVIDENTE SUA DIFFERENZA DI VEDUTE CON DE VINCENTI»


PISTOIA. Nel ringraziarlo per la disponibilità e per l’attenzione rivolta alla nostra Provincia, prendo atto delle dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio dal Ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, durante la visita agli stabilimenti produttivi di AnsaldoBreda a Pistoia.

«LE PAROLE TRA NOI LEGGÈRE»

Flavio Zanonato

QUESTO TITOLO di Lalla Romano si adatta perfettamente allo stato emotivo di una intera città che sogna a occhi aperti. Cioè non tiene conto dei conti.
È bello sentirsele riproporre, certe parole, da un Ministro, quanto, per chi ha malati di cancro in casa, ascoltare dai medici qualcosa che, alla fine, si rivelerà però profondamente ingiusto, insperato e deprecabile.
Fa benissimo, dunque, il giovane Fanucci, a dubitare e ad essere scettico. È sempre troppo poco. Ed è strano per un giovane, ma adatto al momento e soprattutto estremamente realistico.
Torno, perciò, sul mio commento di ieri pomeriggio riguardo a Zanonato: ha lavorato troppo poco il Signor Ministro; ha chiacchierato troppo tanto il Signor Ministro, in vita sua. È, quindi, come quella categoria di giornalisti (gli inviati speciali) che arrivano, interrogano, rispondono e, in un’ora e mezzo, fanno prendere il volo (con il loro volo radente) a chi aspetta il miracolo, ma cadrà per terra come la fetta biscottata di Banderas: dalla parte della marmellata.
Da uomini così monopolitici/monoculturali, ci si può aspettare di tutto. Anche che parlino a vuoto.
Cioè a sproposito e con quei fini edificatorii che Gramsci rifiutava dal Manzoni dei Promessi Sposi.
Ma di uomini come lui (Gramsci, dico), quanti ce ne sono rimasti nella sinistra…?
Edoardo Bianchini
Accolgo con favore, ma con grande prudenza, le rassicurazioni e il sostegno offerti dal Ministro alla causa della più grande azienda italiana impegnata nei trasporti. Sulle prospettive future e sulla garanzia di italianità per AnsaldoBreda, ritengo opportuno evidenziare una sostanziale differenza di vedute rispetto a quanto recentemente dichiarato dal Sottosegretario Claudio De Vincenti (vedi qui) che aveva messo in discussione il persistere della maggioranza dell’azienda in mani pubbliche.
Il partner privato, che ritengo debba essere soggetto industriale con capacità e competenze comprovate nel settore, diventa strategico in un’ottica di competizione internazionale dei mercati ed economie di scala di portata sempre maggiore. Le condizioni poste devono essere tuttavia chiare e ineludibili. La tutela e la valorizzazione dei siti produttivi, di conseguenza dell’indotto, dei dipendenti e dei territori di riferimento, non può prescindere da investimenti mirati e lungimiranti in macchinari, nella modernizzazione della catena di montaggio e in ricerca e sviluppo.
Nei prossimi mesi sarà opportuno verificare che quanto annunciato oggi dal Ministro Zanonato non rimanga “carta straccia” e vigilare affinché alle parole seguano azioni concrete da parte del Governo. Non sarebbe accettabile un gioco sulla pelle dei lavoratori, né atteggiamenti superficiali in merito a un tema così importante per il destino del Paese e del nostro territorio.
[on. fanucci]
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[Martedì 15 ottobre 2013 | 07:26 - © Quarrata/news]

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