mercoledì 27 aprile 2011

GIOCO. UN VERO DISASTRO



PISTOIA. La notizia che stamattina pubblica La Nazione non solo non ci piace punto, ma ha tutta l’aria di essere una vera e propria cronaca di una morte annunciata.
I responsabili possono dire quello che vogliono; possono parlare di forte input all’occupazione, ma a fronte di 10 nuovi posti di lavoro – che presto potrebbero essere 15, come si legge – quanta gente, o sciagurata o scriteriata, rischia di rimetterci il cosiddetto osso del collo?
La terribile crisi che ancora stiamo attraversando con nostro rischio e pericolo, ci mette tutti in condizione di sentire, in maniera viva e preoccupante, un senso di precarietà che ci strozza: c’è quindi il rischio di fughe irrazionali che si concretano, da che mondo è mondo, in avventure di cui i nostri giornali di cronaca sono pieni, tanto da non essere quasi più degne memoria: impiegati che sottraggono soldi dalla cassa delle loro aziende per tentare la fortuna nel gioco; pensionati e casalinghe che dilapidano le scarse risorse economiche in trappole fatte apposta per togliere e non per dare; gente che, pur di credere al colpo di fortuna, rovina se stessa e chi le sta intorno.
Lo scenario del Casinò di Pistoia sarà questo. Non è proprio il caso di credere al benefico risvolto della crescita occupazionale.
Situato poi in Sant’Agostino, a contatto con il tessuto più vivamente produttivo della città, questo luogo d’inferno – ci si passi la metafora – non promette, a nostro giudizio, niente di buono.
Nessuno ci starà a sentire, ne siamo certi. Ma non possiamo tacere, perché tacere significa ingannare la gente comune, la gente che lavora e che suda, la gente che vive le difficoltà di ogni giorno.

Urlare sarebbe compito della politica. Ma con i politici che ci ritroviamo a Pistoia, e che guardano solo all’immagine, sarà mai possibile che qualcuno raccolga una sfida così… impopolare?
e.b. blogger
* * *
Minicasinò, scommessa su Pistoia
Sisal Matchpoint apre in Sant’Agostino
Dieci nuove assunzioni
Inaugurazione a maggio

Viene annunciato come un vero e proprio casinò, un punto fra i più importanti dell’intera regione per gli appassionati delle puntate. La famosa società italiana di giochi e scommesse Sisal Matchpoint scommette (e mai verbo fu più azzeccato) su Pistoia e lo fa scegliendo la città nell’ambito delle numerose filiali e agenzie che controlla sull’intero territorio nazionale. Sarà infatti il grande punto Sisal Matchpoint di via Enrico Fermi, Sant’Agostino una delle cinque agenzie italiane che saranno oggetto di una notevole serie di interventi «tanto da diventare – si spiega dalla Sisal – un vero e proprio casinò ultramoderno e ultrasicuro, un vero e proprio centro del divertimento sicuro e di qualità». In questo, Pistoia ha sbaragliato la concorrenza di tante altre città, e potrà trarne alcuni vantaggi economici.
L’investimento della Sisal potrebbe infatti avere una forte ricaduta anche in termini occupazionali, dato che quando la nuova sala sarà a regime avrà necessità di almeno dieci nuovi assunti che – come previsto nel piano di assunzioni dei titolari – potranno arrivare a quindici in breve tempo. I lavori per la realizzazione del nuovo punto di ritrovo per gli amanti della dea bendata, sono iniziati in questi giorni e si concluderanno, con una previsione ragionevole, verso la metà di maggio, momento in cui è prevista l’inaugurazione «in grande stile» della struttura, «che sorprenderà per le soluzioni proposte e per le scelte anche architettoniche di utilizzo degli spazi». Il tutto avverrà in uno dei cuori pulsanti della città, lungo la strada principale della zona industriale e artigianale.
«Si tratterà – spiegano gli addetti ai lavori – di un vero e proprio casinò, altamente tecnologico e raffinato grazie alle nuovissime e strabilianti Vlt, che vuole accogliere il cliente nel migliore modo possibile, in un ambiente di gran classe». Insomma, niente a che vedere con la «classica» concezione della sala da gioco tradizionale e con l’attuale configurazione della agenzia Sisal, «che subirà profonde modifiche sia tecniche che concettuali».
 
La statistica
Ogni mese si spendono 300mila euro

La febbre del gioco è alta in tutta la nostra provincia. Senza contare la Valdinievole e Montecatini, tradizionali capitali della puntata, il numero dei giocatori si sta espandendo a macchia d’olio ovunque. Sulla montagna, si calcola per esempio che ogni mese vengano spesi 300mila euro fra Gratta e vinci e slot. Di gran lunga più alta, «incalcolabile» – sostiene qualcuno – la cifra per il capoluogo, che si appresta a veder spuntare nuove sedi specializzate per il gioco. La concorrenza è forte. Il numero dei locali è in aumento, di pari passo con gli appassionati, che stanno dilagando in ogni fascia di età, anche se fra i giovani è sempre più forte la «moda» della puntata on-line.

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[Fonte: La Nazione/Pistoia, 27.04.2011]
[Mercoledì 27 aprile 2011]

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