mercoledì 27 aprile 2011

INCENERITORE. AVREMO INCENTIVI IN CAMBIO DI CHEMIOTERAPIE

di Alessandro Romiti


AGLIANA-PIANA. Un autentico black-out affligge il principale partito della piana, come dimostrato dalle tante reticenze e faziosità che vengono  espresse in questi giorni dal Pd. Già Federica Fratoni aveva  ben predicato tale suggerimento nella sua campagna elettorale e, in vista della prossima tornata elettorale su Quarrata, ecco che l’argomento viene rilanciato dalla  sponda montalese del partito.
Mentre il capogruppo Pd di Quarrata, Gabriele Romiti, interviene saggiamente nella IV commissione della Provincia di Pistoia dichiarando principalmente massima attenzione alla ricerca della “… salute dei cittadini, chiarezza, trasparenza e corretta informazione”, il gruppo dei Giovani Pd di Montale-Agliana espone, in un delirante comunicato stampa, che “È necessario un ripensamento della politica dello smaltimento dei rifiuti, senza demagogia e falsi allarmismi” e conclude auspicando per “… una futura chiusura e riconversione  (in quale tipo di impianto? n.d.r.) dell’inceneritore.”
Stupefacente giunge quindi la posizione del Pd montalese che, sperando in premessa che “… la posizione non venga strumentalizzata”, si differenzia però bene dagli junior (…e dunque, viene da chiedersi, cosa succederà quando diverranno senior nel Pd titolare?).
Le dichiarazioni rilasciate dal segretario Betti contraddicono nei fatti i continui richiami alla responsabilità e attenzione alla tutela della salute, delle quali i politici sono soliti riempirsi la bocca con ineguagliabile populismo.
Se è possibile pensare a un’effettiva “gratificazione economica” – restituita sotto forma di riduzione delle tariffe dei servizi, aumentate negli anni per l’arrivo della raccolta differenziata e la voragine del Cis –, qual è il giusto indennizzo per il risarcimento da una malattia grave? Quante chemioterapie saranno necessarie per l’ottenimento del risarcimento?  E ancora, quanto “varrà” una malattia  solamente  invalidante (diabete, ipertiroidismo, allergie)?
Il Pd ribadisce – incorrendo in un’espressione faziosa perché contraddetta dalla predicazione sistematica della volontà dell’incenerimento – che “la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente vengono prima di tutti”!
E. dunque, questi politici sanno di cosa parlano? Hanno udito le incredibili posizioni espresse nell’ultima sessione della commissione Ambiente provinciale che evidenzia le diffuse reticenze, le risposte evasive e/o distratte con il largo impiego di argomenti solo surrettizi?
Lo stesso sindaco Ciampolini ha ammesso (La Nazione del 19/8/2010) consapevolezza su di un periodo di anni in cui si sono registrati eccessi negli indici di mortalità dei concittadini che lei oggi amministra.
Questi politici – che si propongono come responsabili e consapevoli – hanno letto la più recente letteratura medica sugli impianti di incenerimento divulgati dalla dottoressa Gentilini? Sanno della coraggiosa battaglia di questo medico oncologo, che si batte per la prevenzione primaria dei tumori?
La scelleratezza di queste dichiarazioni è pesante e deleteria in modo proporzionale all’ampiezza dell’area esposta all’inquinamento. Non contento il segretario Betti, liberatosi da ogni pudore prosegue con autoreferenzialità  specificando che la posizione  è “…ispirata dal buon senso” (e, dunque ci dica dov’è) e che “…il potenziamento dell’impianto sia condizionato alla entrata in funzione da altri impianti previsti dal piano interprovinciale”.
Se Betti afferma che il piano interprovinciale è un puzzle, (autentico eufemismo è dimostrato dalle stesse contestazioni del Pd aglianese) come possiamo definire la più poliedrica, illogica e controversa posizione che il partito detiene sul fondamentale tema che investe in modo epicentrico la salute della comunità da tutelare?

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[Mercoledì 27 aprile 2011]

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