Nel paese dei balocchi non importa affatto che la democrazia sia vera e reale: interessa solo che i potenziali somari salgano sulla diligenza di Pinocchio e si lascino trasportare a diritto fino al luogo in cui in un primo momento si troveranno a divertirsi in maniera frenetica, mentre sùbito dopo cominceranno a vedersi crescere le orecchie, poi la coda e poi le zampe – rigorosamente con gli zoccoli asinini.
È questa l’immagine che viene alla mente leggendo il post Aree APD: scelta di trasparenza che mette tutti i cittadini alla pari pubblicato sul blog del sindaco di Quarrata in data 25 novembre.
Siete espressamente invitati a leggerlo con estrema attenzione e circospezione, perché – come in tutti i discorsi retorici e un po’ fasulli del primo cittadino di Quarrata – si nascondono, com’è naturale, sostanziali e pericolosissime insidie.
Guardatevi dai falsi profeti, recitava quel brav’uomo di Gesù.
Si ripete qui perché la Signora Sabrina è molto religiosa, quindi lo accetterà di buon grado – e lo farà anche quella faccia di chiùlo (guardatevi, magari, il film Quattro matrimoni e un funerale di Mike Newell, 1994, da cui sto citando), quella faccia di chiùlo che, in commento anonimo a un post di Andrea Balli, mi accusava di essere un lotro perché non mi firmavo sul blog di Mario Niccolai e della destra quarratina: senza capire, ovviamente, come spesso fanno i compagni sempre portatori della verità, che quella non era casa mia e che lì ero un semplice operaio (i dipendenti della Nieri – di cui la Sabrina non ha ancora parlato – firmano forse i divani?); mentre qui, fra le mie mura, in Quarrata/news, mi posso permettere anche di dare dell’imbecille a chi scrisse quel commento: imbecille, ma anche stupido, cretino, demente e idiota, tanto quell’ eroe della rinascita democratica filoSabrina non avrà mai il coraggio di saltar fuori e querelare per offese, perché dovrebbe scoprire – appunto – la sua bella e intelligente faccia di chiùlo.
Detto questo, reggetevi e leggetevi quella melassa diabetica dell’intervento del sindaco sul regolamento edilizio. E fate attenzione a ciò che questa signora, normalmente inattendibile – come del resto è stato opportunamente dimostrato da più parti e in più occasioni –, vuol fare credere: di aver cioè trovato il toccasana, la panacea della legalità e della trasparenza.
D’ora in poi tutti i comuni d’Italia e del mondo, se faranno come Lei, cancelleranno qualsiasi pericolo e sospetto di affarismo nel settore edilizio-fabbricativo.
Brava! Ma chi ci crede?
Stralciamo – poi, magari, stracciàmolo anche… – il discorso del sindaco:
Con l’istituzione delle aree APD non è il Comune che sceglie i terreni su cui si può costruire, ma tutti i terreni potenzialmente edificabili possono partecipare a dei bandi, attraverso i quali si selezionano i migliori progetti e quelli con un ritorno pubblico maggiore, in termini di realizzazione di opere per la collettività da parte dei privati che costruiscono.
Secondo Lei e i suoi, questo meccanismo consentirebbe «a tutti di competere alla pari per aggiudicarsi l’edificabilità». E buon per chi ci crede!
E ora scendiamo a terra e non lasciamoci acchiappare come citrulli.
Chi potrà edificare, in buona sostanza?
Non certo tutti i cittadini, ma solo coloro che, dopo aver partecipato ai bandi, vedranno selezionati i loro «migliori progetti e quelli con un ritorno pubblico maggiore in termini di realizzazione di opere per la collettività da parte dei privati che costruiscono».
Ora fissiamo l’attenzione sulle parole che, oltre che essere pietre (per citare da Carlo Levi), hanno anche il peso delle pietre stesse, purtroppo in faccia e sulle nostre facce:
- selezione
- migliori progetti
- progetti con il ritorno pubblico più consistente per la collettività
e ragioniamo non con la testa del sindaco:
- chi farà la selezione?
- quali saranno i criteri per decidere i migliori progetti? Quegli stessi che hanno portato la nostra prima cittadina a scegliere opere d’arte come il Something happened di Nannucci e la fontana di Buren? C’è da dormire tra due guanciali.
- quali sono i progetti con maggiore ricaduta pubblica? Lo saranno quelli preparati da me, che posso costruire solo una modestissima casetta e un garage, oppure quelli di una cordata di gente che, disponendo di ingenti mezzi economici, potranno anche realizzare un aeroporto internazionale con annessi hangar, almeno 12 piste e centri commerciali fantastici da Emirati Arabi e da New China?
Dopo avere riflettuto su questo, pensate a quante fregnacce vi sta rifilando questo sindaco paladino della legalità e della trasparenza che ancora non ha risposto alle mie domande pubbliche di quindici giorni fa.
E provate a dire che è credibile, se vi riesce.
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