sabato 27 novembre 2010

INCENERITORE, RETICENZE ED ECO-BALLE


di Alessandro Romiti

Dopo l’ennesima denuncia di sforamento di microinquinanti (Pcb per fattori di 40 volte superiori rispetto a quelli consentiti) i sindaci del CIS continuano nella politica dello struzzo, mentre il governatore Rossi, propone l’accoglimento di qualche tonnellata di rifiuti campani: così giustifica a pieno la presenza e la progettazione degli impianti in Toscana, essendo il prossimo, introdotto già in agenda, nella zona del Calice.
Il tavolo tecnico si è riunito il 19 novembre scorso e, si noti bene, nessun comunicato stampa è uscito dal Palazzo che non perde mai occasione e tempo per strombazzare incredibili rassicurazioni sul “niente” giusto per rassicurare gli stolti e i sodali.
Ben diversamente, l’oncologa dott.ssa Gentilini ha rilasciato una pesante dichiarazione, redatta a verbale, ma che sembra essere scivolata via sulla giacca dei presenti, oramai perfettamente coesi nella più scellerata resistenza anche contro l’evidenza più clamorosa.
Dove la mistificazione è perseguita con la reticenza, si possono opporre solo gli atti formali più che scritti, verbalizzati, sperando in qualche “giudice a Berlino”, come fece il mugnaio di Potsdam nella Prussia del 1700.
Il tavolo tecnico instituito dalla Provincia sembra afflitto da una clamorosa cecità: nessuno aveva consultato i valori delle Pcb (Policlorobifenili) prima della riunione tecnica (e sottolineo tecnica) ed è stato solo grazie allo stimato medico che è stato svelato lo scandaloso comportamento delle Amministrazioni tutte: con l’applicazione di nuove e ristrette regole sulle procedure di riconoscimento dei rifiuti all’ingresso del forno di incenerimento, sono emersi valori superiori di 20 volte i dati misurati da ARPAT.
È purtroppo da ritenere vero che la misura dimostratasi tanto errata e insolita, sia la regola e non l’eccezione, fatto che mostrerebbe come l’ARPAT effettuava misurazioni annuali e pre-avvisate. La classica condizione di conflitto legata alla coincidenza tra controllore e controllato! Roba da Italia, insomma.
Sulla vicenda è emblematico – perché dimostrativo dell’imbarazzo – il silenzio delle Amministrazioni alla denuncia pubblicata da tre giorni sulla rete e sulla stampa locale.
La vicenda mette bene in luce la correttezza delle denunce dei Comitati dei cittadini che incidono come piccole brecce nella massiccia diga costituita dal Palazzo a difesa dell’impianto: siamo evidentemente di fronte a gravi irregolarità con un pesante effetto di danneggiamento per la salute dei cittadini, come dimostrano conclusivamente le note di verbale deposte dalla dott.ssa Gentilini che ringraziamo a nome della comunità degli ignavi.

***

Su questo argomento, vedi anche un post di Andrea Balli cliccando su questo link:

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