venerdì 2 settembre 2011

AIAS/APR. «MA PERCHÉ SOLO L’ORDINANZA SENZA COMMENTO?»


PISTOIA. Un lettore, gentile ma severo, scrive:


Gentile Blogger,
lascia un tantino sorpresi (me lo lasci dire bonariamente e da sincero estimatore della schiettezza delle Sue passate esternazioni) il profilo davvero iper asciutto e super essenziale – direi: minimalista da Lei scelto nel dare la notizia dell’ulteriore round del caso Aias di Pistoia: mi riferisco alla recentissima ordinanza del Giudice Vitalone del Tribunale capitolino, che Lei ha “postato” pari pari e senza commento alla lettura e alla valutazione dei liberi lettori.
Lei mi dirà: magari i giornali fossero sempre capaci di mettere il fatto oggettivo, nudo e senza trucchi, davanti agli occhi dei lettori, lasciando che ognuno se lo analizzi direttamente e provi a farsi un’idea con la propria!
Non potrei non darLe pienamente ragione: ne abbiamo tutti veramente piene le scatole di un certo giornalismo, compreso quello locale, fatto soprattutto di chiacchiere e di pochi fatti veri raccontati alla gente (specialmente quando i fatti veri, a raccontarli nel modo giusto, possono generare fastidiose telefonate di “amici” scontenti).
Però, nel caso in questione, la cosa era (è) piuttosto ridicola: uno scollamento tra realtà (vera) e giornalismo (inetto e/o interessato) che davvero, detta proprio alla pistoiese, “passa la parte”…
Si è letto sulle cronache locali “ufficiali” (e ascoltato dagli schermi dell’ineffabile “Pistoia Libera”) di un Egidio “Diaz” Bardelli che brandiva la notizia della vittoria contro lo straniero invasore come se avesse sbaragliato per sempre il nemico A.I.A.S. Nazionale: come se il Tribunale di Roma avesse “pienamente riconosciuto il diritto dell’A.P.R. di Bardelli di proseguire nella sua pluridecennale opera di servizio…” nella più totale indipendenza dall’Associazione nazionale, decretando una sconfessione definitiva delle perfide mire delle circa duecento famiglie che non hanno seguito l’Egidio nelle sue spericolate alchimie associative e sono volute rimanere, a tutti gli effetti, soci della Sezione A.I.A.S. di Pistoia, con le sue regole e senza un “padre padrone”.
Mancava solo l’annuncio trionfante – sulle ali del rinnovato entusiasmo delle banche e delle Fondazioni dell’immediata ripresa del mega cantiere di San Biagio, che da circa un anno è lì fermo ed assomiglia sempre di più ad un grottesco monumento (d’arte contemporanea naturalmente) alla insipienza di qualche personaggio.
E poi, invece, leggo, come tanti altri, il provvedimento del Tribunale, che solo Lei – in mezzo a tanti “giornalisti” ha pubblicato.
E leggo allora il “fatto” direttamente. Non come lo raccontano i comunicati di Egidio.
E scopro che il Tribunale non è entrato minimamente nel merito delle illegalità imputate a Bardelli: si è unicamente limitato a sollevare un dubbio sulla propria competenza territoriale. Ed ha perciò negato, al momento, il provvedimento cautelare d’urgenza che l’A.I.A.S. ha richiesto.
Ma la richiesta cautelare potrà essere riproposta nei prossimi giorni allo stesso Tribunale.
E se anche dovesse essere nuovamente negata per ragioni di competenza, prima o poi un Tribunale (territorialmente competente) si pronuncerà – dovrà pronunciarsi – sul merito delle magagne dell’Egidio. O no?
E quindi penso: ma i “giornalisti” hanno bevuto a bocca di barile le storie confezionate dall’Egidio, senza porsi neppure il problema di farsi un’idea dal riscontro diretto del “fatto”, oppure, come si usa dire, stanno al gioco?
A dire il vero, queste (e simili altre considerazioni) pensavo di leggere sul Suo ormai frequentatissimo blog: mica si starà appannando?
La saluto con vivissima cordialità,
P.d.P.

Caro lettore,
che questo blog si stia appannando, se lo scordi. E glielo dico bonariamente come ha fatto lei, ma con la stessa fermezza.
Il blog c’è. È frequentato, frequentatissimo: e resta e – se la gente vorrà – resterà per un altro bel pezzo. E sempre più agguerrito. Ci vuole sempre qualcuno che dica quello che non si vuole che si dica.
Il problema è che essere giornalisti non significa vivere con uno stipendio garantito da un editore come accade alla stampa strutturata di qua – della carta stampata o della tv, sia pure locale.
C’è chi lo è, giornalista, e, grazie alla stampa strutturata, è costretto a farla, la sua professione, senza stipendio e sulla propria pelle, come chi le risponde: perché per due volte è stato messo cortesemente alla porta prima dalla Nazione (ma erano cattivi e di destra) e poi dal Tirreno (anche se erano buoni e di sinistra).
Ora, caro lettore, provi a pensare perché…
Se lo immagina se un giornalista (come chi scrive) si fosse trovato in mano la responsabilità di una cronaca, che cosa avrebbe potuto mettere in piedi e che cosa sarebbe potuto succedere in questo piccolo cosmo ordinatissimo e pieno di misteri gaudiosi e solenni miracoli?
Pistoia non avrebbe più avuto un istante di pace, perché ogni giorno ci sarebbero state inchieste su inchieste – come ha visto fare con l’Aias, del resto.
E invece qui, in questa città a misura d’uomo, le uniche inchieste possibili sono quelle su Miss Italia, sulle sagre delle frittelle dolci e di San Bartolomeo, e sulle convenzionali schermaglie politiche inconcludenti, che rientrano nel gioco delle parti blindate.

Tutto il resto deve dormire per non turbare l’ordine costituito identico a sé dal medioevo di Vanni Fucci ad oggi.

e.b. blogger

P.S. – Grazie dell’intervento e continui a seguirci anche punzecchiandoci –, certo che torneremo a parlare di Aias e Apr con il dovuto rilievo e, come sempre, senza peli sulla lingua.
P.S. 2 – Un giorno, trovandone il tempo, le racconterò, forse, le gustose storie dei licenziamenti. Con calma…

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[Venerdì 2 settembre 2011– © Quarrata/news, 2011]

1 commento:

  1. Mi sembra che fra tutti, tra i risentiti di una vittoria annuciata, e chi scrive su questo blog, ci siano delle sbavature macroscopiche.....di destra e di sinistra....nel mezzo ci siamo noi genitori, portatori coatti di croce, e dei quali a nessuno delle parti in causa frega un accidente.
    Abbiamo una dignità, non potete servirvene, a vostro piacimento. Chi attacca Egidio attacca tutti noi, e siamo molti....non come certi cani sciolti.....che vagano, stanno con chi attacca Egidio...ma restano nell'A:P:R:, senza un minimo di pudore, e coerenza!

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