Comunicato stampa
In scena un “teatro dell’assurdo” ad Agliana. Questa la denuncia del Coordinamento dei Comitati FI-PT-PO e il Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale che restano allibiti sulla più scellerata iniziativa della Giunta Ciampolini: i cittadini/sudditi, avranno l’imposizione della gestione differenziata della raccolta “porta a porta” senza l’uso di alcun “centro di riciclo”, con il mantenimento dell’inceneritore progettato per le 250 T/die e l’aumento di oltre il 30% della TIA, spalmata in due volte. La circostanza è paradossale e contraria all’esperienza di qualunque comunità dove, e ciò da sempre, l’attuazione della raccolta differenziata con “PaP integrale” è salutata con gioia dai cittadini che ne apprezzano gli immediati effetti di riduzione dei costi e l’eliminazione di ogni effetto d’inquinamento indotto dalla combustione dei rifiuti. Contraddittorie le dichiarazioni di alcuni consiglieri che – seppur lamentandosi dell’impianto di via Tobagi – si richiamavano remissivi alle rassicurazioni più volte riportate dalle autorità sanitarie, reiteratamente contestate perché contraddittorie, illogiche e fuorvianti. Sconcertante la dichiarazione del Sindaco Ciampolini che, dopo aver ricordato: “...l’impianto è al servizio dell’ATO, che definirà una T.I.A. unica ... ma oggi dobbiamo aumentarla del 25%...” (oltre al 9% già applicato), ha riferito che “…gli effetti dannosi per l’ambiente sono innegabili ma compatibili (!!!???) per risolvere la gestione dei rifiuti e si dovranno pertanto sopportare!”
Ebbene, ecco dunque dimostrato come al peggio non vi sia fine: quali sarebbero i criteri di compatibilità citati dal sindaco per la dimostrata minaccia alla salute? Ciampolini ha dimenticato che “È la dose a fare il veleno”? Dopo trent’anni di incenerimento coatto i cittadini di Agliana (presto con Montale, Montemurlo e Quarrata) saranno costretti a subire l’inquinamento dell’incenerimento di rifiuti di altri 70 comuni, con aggravio di costi e l’impegno legato alle procedure che la raccolta differenziata “PaP integrale” richiede.
La giunta aglianese è riuscita arrogantemente nella mistificazione più grave imponendo con disinvoltura un atto illogico ma intriso di irresponsabilità: la raccolta differenziata “PaP” senza l’uso di alcun impianto di riciclo a freddo dei rifiuti (su LG Plast tutto tace!), verrà affidata al CIS – una società esercente l’incenerimento dei rifiuti – ma proposto ai cittadini come prerogativa esclusiva (è altresì imposta per legge dal 2006), negando quindi tutte le virtuosità e risorse che – a “cascata” – sono apprezzate da Novara a Salerno e altri mille comuni d’Italia.
Coordinamento dei Comitati della Piana FI-PO-PT
Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale
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[Venerdì 29 luglio 2011]
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