I sospetti del comitato
erano fondati
MOTALE-PIANA. Dopo la denuncia presentata la scorsa settimana dal Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale e dal Coordinamento dei Comitati della Piana, circa la mancata pubblicazione degli ultimi report degli autocontrolli sull’impianto di incenerimento di Montale, la provincia di Pistoia ha provveduto a pubblicare il report relativo agli autocontrolli del maggio 2011.
La lettura di questo documento, che era stato tenuto nascosto per oltre un mese (il documento era pervenuto alla Provincia il 10 giugno), ha purtroppo confermato come i sospetti del Comitato fossero fondati: i dati, finalmente resi pubblici, dimostrano come l’inceneritore sia fuori controllo proprio per quanto riguarda il sistema di abbattimento degli inquinanti più pericolosi per la salute: diossine, Pcb, e metalli pesanti.
Infatti, nonostante che, ancora una volta, non vengano rese pubbliche le misurazioni puntuali dei quantitativi di carboni attivi utilizzati nel sistema di abbattimento, sono sufficienti i dati parziali a dimostrare che l’impianto è fuori controllo.
Dalla lettura dei dati pubblicati si vede come nella notte tra il 4 ed il 5 maggio, ad impianto regolarmente in funzione, così come dichiarato dalla scheda sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie ed anche dalla scheda misurazioni in continuo (dichiarate 48 semiore di marcia), nella linea 3, è mancato per diverse ore il carbone attivo. Qualcuno, a mano, ha scritto nella scheda di rilevazione: «impianto in stand-by», come se l’inceneritore fosse spento, dato che è però palesemente contraddetto dalla documentazione del monitoraggio in continuo che è una registrazione automatica. Ma questo non è l’unico pasticcio che si legge nel rapporto: diverse volte i controlli, su linee diverse, vengono riportati essere fatti nella stessa ora, cosa palesemente non possibile, altre volte i dati sono scarabocchiati; una volta, il 20 maggio, un dato viene addirittura cancellato.
La cosa stupefacente non è poi tanto il fatto che l’impianto sia fuori controllo, questo è accaduto già altre volte, ma che questo avvenga mentre l’impianto è sotto diffida, da parte della Provincia, anche per gli aspetti relativi all’abbattimento dei carboni attivi.
Quindi, proprio quando l’attenzione degli organi di controllo (Provincia ed Arpat) doveva essere più vigile, il controllo è mancato e l’impianto, invece di essere chiuso, viene lasciato funzionare.
Ed intanto anche altri ulteriori dati non sono stati forniti, i risultati delle misurazioni delle diossine nelle fiale per i controlli quindicinali e mensili, ed i risultati dei metalli pesanti degli autocontrolli di maggio risultano essere insolitamente elevati.
Sembra proprio che trasparenza e controllo non siano di casa a Montale.
Comitato per la chiusura
dell’Inceneritore di Montale
Coordinamento dei Comitati
della Piana FI-PO-PT
[Comunicato]
* * *
Dinanzi a queste affermazioni dei comitati, l’unica cosa che resta è lo stupore. E non basta.
Rileggetevi questo passaggio: Dalla lettura dei dati pubblicati si vede come nella notte tra il 4 ed il 5 maggio, ad impianto regolarmente in funzione, così come dichiarato dalla scheda sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie ed anche dalla scheda misurazioni in continuo (dichiarate 48 semiore di marcia), nella linea 3, è mancato per diverse ore il carbone attivo. Qualcuno, a mano, ha scritto nella scheda di rilevazione: «impianto in stand-by», come se l’inceneritore fosse spento, dato che è però palesemente contraddetto dalla documentazione del monitoraggio in continuo che è una registrazione automatica. Ma questo non è l’unico pasticcio che si legge nel rapporto: diverse volte i controlli, su linee diverse, vengono riportati essere fatti nella stessa ora, cosa palesemente non possibile, altre volte i dati sono scarabocchiati; una volta, il 20 maggio, un dato viene addirittura cancellato.
Avete letto bene? Ora pensate che, se quanto avete letto è vero, saremmo dinanzi a dei falsi che nasconderebbero verità preoccupanti per la salute pubblica.
Nel frattempo la procura della repubblica mantiene il suo usuale basso profilo…?
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[Martedì 19 luglio 2011]
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