venerdì 15 luglio 2011

PISTOIA, BERTI E LA SUA CITTÀ D’ARTE




Sulla Nazione, oggi, si dà la notizia brillante della maxi-multa all’artista che ha colpito i cartelli stradali. E Roberto Fedi scrive: «Clet Abraham è uno dei grandi ‘artisti da strada’ (non è un’offesa: si chiama street art) del mondo. Come ha scritto Pierluigi Crivelli, ordinario di Semiotica alla Sapienza di Roma (dove quest’anno Clet è stato invitato per tenere conferenze), è straordinaria in Clet “l’abilità di evidenziare il messaggio del cartello e non di annullarlo”. Anche La Nazione, un paio di mesi fa, ne ha scritto in modo intelligente. Avremmo dovuto ringraziarlo, visto che ci ha regalato (Pistoia è o no una città d’arte?) qualche piccolo capolavoro nel suo genere. Personalmente, nei panni dell’assessore alla Cultura lo avrei invitato per dirgli grazie, e magari avrei collocato i cartelli modificati in una sala di Palazzo Fabroni. Invece l’artista è stato perseguito. Occhiuti vigili hanno fotografato i 54 cartelli, li hanno schedati, e poi hanno multato l’artista per “imbrattamento”. È la prima volta che accade nel mondo, e anche questo (complimenti!) è un bel primato di cui faremmo volentieri a meno. In una città in cui nei giorni scorsi hanno scorrazzato e imbrattato migliaia di giovanotti lordando il centro in ogni modo, e naturalmente indisturbati, la solerte Amministrazione comunale ha multato un artista internazionale. Alla Sapienza di Roma lo hanno invitato per celebrarlo; a Pistoia per multarlo».
Tutto vero e tutto giusto. Tanto che la risposta più appropriata, all’amministrazione e ai vigili, non può che essere quella prodotta dallo stesso artista con il ‘cartello irriverente’ che noi abbiamo inserito al centro della pagina.
Sì: perché proprio questa è la Pistoia di Berti e della sua amministrazione – che Fedi scrive con la A maiuscola, non si sa se per prenderla in giro o per mero errore del cronista che ha trascritto il suo intervento.
È la Pistoia in cui quel che conta sono gli ospedali nuovi costruiti sulla falda acquifera del subalveo dell’Ombrone; le casse di espansione a 30 milioni di euro; le ‘porte nuove’ a 13 milioni e tanti, tanti, tanti – fin troppi – discorsi dei giornali di cronaca, che fanno cronaca al 5% o a scartamento ridotto, e cioè iniziano a grattare e lasciano perdere subito dopo, abituando male sia il sindaco bello – come viene chiamato Berti –, che l’iperqualificato comandante dei vigili, che si occupa solo di piazzare t-red e autovelox dappertutto, e che multa chi entra in piazza San Francesco alle 18.59 anziché alle 20 (grave colpa: crimine di lesa maestà!). La Pistoia in cui la procura della repubblica mantiene bassi profili sui t-red taroccati e su fatti e problemi come l’inceneritore di Montale, ma che scatta in piedi se un gattino muore in macchina per errore o se qualcuno spara a una specie protetta di volatili – e magari non si accorge di avvalersi di falsi esperti per le proprie perizie tribunalizie.
E tutto questo mentre il consiglio comunale è – come scrive il Tirreno stamattina – il più caro di tutti, quanto a spese.
Un consiglio in cui sembra di vedere di continuo lo spot che va ora di moda per Vivident Blast 2011, con una giunta pronta a cantare Io non sono tuo padre, sono tua madre, e una opposizione altrettanto solerte che scatta in piedi e grida Io non sono tuo figlio: sono una marionetta, iaiaò!

Auguri, Pistoia, città a misura d’uomo!
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 15 luglio 2011]

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