venerdì 2 novembre 2012

PER IL REFERENDUM DI INIZIATIVA POPOLARE SENZA QUORUM


L’iniziativa sostenuta dal Gruppo di Acquisto Solidale Biologico G.A.S. Colle-Quarrata

QUARRATA. Martedi sera, 30 ottobre alle 21, al Parco Verde di Olmi /Quarrata, con un incontro organizzato dal Gruppo di Acquisto Solidale G.A.S. Colle-Quarrata, è partita l’iniziativa proposta dal Movimento Cinque Stelle di Pistoia aperta a tutti i cittadini, per introdurre negli statuti comunali lo strumento giuridico della Democrazia diretta, che è il Referendum di iniziativa popolare senza il quorum del 50%+1 dei votanti per la validità del risultato.

In termini giuridici il risultato del referendum così inteso, non può essere violato o modificato dai rappresentanti, in base all’art. 1° comma 2° della Costituzione che recita: “La sovranità appartiene al popolo...”.
Il referendum deliberativo (e non consultivo, abrogativo e propositivo che si sono dimostrati vere e proprie truffe di democrazia), consente un effettivo controllo dei rappresentanti dei partiti da parte dei cittadini sovrani.
Oltre a Pistoia e a Quarrata, altri comuni della Toscana hanno aderito all’iniziativa del Movimento Cinque Stelle di Pistoia.
I presenti alla riunione, rappresentanti di Gruppi Gas, del Movimento Acqua Bene Comune, della Commissione della Partecipazione del Comune di Quarrata, della Lista Civica Città per Te, di Cittadinanza Attiva, del Comitato della Caserana, dell’Unione Comitati della Piana Contro le Alluvioni e singoli cittadini, per la maggioranza, sono stati concordi nel sostenere che è indispensabile intraprendere un percorso comune di effettiva partecipazione dei cittadini alle cose pubbliche, che questa iniziativa è una strada percorribile e può essere lo stimolo giusto affinché ciò avvenga.
Il referendum deliberativo di iniziativa popolare, consente ai cittadini, che in democrazia sono “sovrani” e non “sudditi” dei partiti come è oggi, di deliberare direttamente su quanto oggetto di competenza comunale, senza che il risultato possa essere modificato o disatteso dal Consiglio. Si tratta di una autentica “rivoluzione dal basso” che permette ai cittadini di controllare le spese dei “rappresentanti” fatti eleggere dai partiti e di rispettare il principio di sussidiarietà che recita che “Non v’è ragione di ricorrere alla provvidenza dello Stato perché l’uomo è anteriore allo Stato: quindi prima che si formasse il civile consorzio egli dovette aver da natura il diritto di provvedere a se stesso”. Di conseguenza, essendo i cittadini anteriori al comune, essi devono avere il diritto di governarsi da soli, cosa che solo lo strumento giuridico oggetto della Petizione al Sindaco ed al Consiglio, che sarà firmata dai cittadini residenti nel Comune, è in grado di garantire.
[comunicato]
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[Venerdì 2 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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