mercoledì 14 settembre 2011

UNA RISPOSTA DA… MAGO

PISTOIA. Niccolai stamattina, sulla Nazione, risponde a Capecchi. Con una sequenza di nulla senza né dati né conferme – specie quando parla di interventi che hanno salvato Pistoia e la sua occupazione.
Leggiamolo umilmente:


L’assessore all’organizzazione della struttura comunale Alberto Niccolai interviene sui costi della politica e della macchina comunale, rispondendo così all’analisi del consigliere Alessandro Capecchi. «Secondo il consigliere Capecchi la situazione di bilancio sarebbe generata dal tenace mantenimento di servizi antieconomici e dell’aver cantierato opere faraoniche — ha spiegato Niccolai —. Ognuno può vederla come vuole, ma è troppo facile fare della demagogia, proponendo come ricetta ‘meno assessori e meno dirigenti’. E’ vero che il bilancio è stato ‘stressato’ da considerevoli investimenti che hanno pesato sulle casse del comune: ma sono opere faraoniche, come dice Capecchi, o erano opere necessarie per cambiare finalmente il volto della città? E senza quelle opere, quante sarebbero le imprese che — in clamorosa assenza di politiche nazionali per lo sviluppo — sarebbero in sofferenza? Quanti dipendenti avrebbero magari perso il lavoro? Quanto ai dirigenti — continua Niccolai — ben sa il consigliere che Pistoia è il capoluogo più virtuoso in Toscana per il rapporto dirigenti – abitanti (siamo passati in pochi anni da 21 a 14 dirigenti), come sa che Pistoia è il capoluogo con minor numero di assessori. Che la macchina comunale abbia margini di miglioramento, può anche essere condiviso, ma se il costo dei tagli governativi (per il 2012 oltre 5 milioni di euro) significa dover rinunciare ai servizi alla persona e smantellare lo stato sociale, i cittadini dovrebbero essere grati a questa amministrazione di “aver conservato i servizi da anni Settanta” che Capecchi contesta».

Quand’è professore, certamente Niccolai si incazza se uno studente, in una tesi, in una ricerca o in un intervento durante un esame, fa delle affermazioni di questo genere.
Ma la politica è questa: far prendere per buono ciò che buono non è.
E forse Niccolai ha imparato questa bella verità, da buon forteguerriano, sui banchi del fu prestigioso liceo cittadino, quando ha studiato la sofistica – dacché la politica è sofistica.

Del resto, quando uno è un mago…
e.b. blogger
P.S. – Bel neologismo anche il participio cantierato, assessore!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 14 settembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

2 commenti:

  1. Pistoia sarà anche il capoluogo più virtuoso in Toscana per essere passati in pochi anni da 21 a 14 dirigenti, ma l'assessore e candidato sindaco che ha fatto sparire un servizio (magia!), ma ovviamente non le relative competenze e senza che al Comune derivi alcun risparmio, tanto meno maggior efficienza, e non c'è sofismo che tenga, si dimentica che nel Comune ci sono ben 34 funzionari con posizione organizzativa. Sono pagati un po' meno dei dirigenti ma non saranno un po' troppi?

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  2. A proposito di funzionari con P.O. (posizione organizzativa), conosciuti anche come minidirigenti, consiglio la lettura dei loro curricula sul sito del Comune di Pistoia alla voce “Trasparenza, valutazione e merito”
    Vi si trovano laureati in Pedagogia all’Ufficio Igiene Ambientale
    Laureati in Scienze dell’Educazione all’Ufficio Anagrafe, Stato civile ed Elettorale
    Laureati in Magistero alla Polizia Municipale
    Laureati in Filosofia all’Ufficio del Personale
    Licenza media inferiore ed attestato di apprendista meccanico
    Periti tecnici industriali alla Polizia Municipale ed allo Sviluppo Economico e così via.

    Non dubito che si tratti di persone capaci e meritevoli:magari qualcuno sorvola sull’anno di laurea ma comunque la laurea è stata sempre conseguita con 110 e lode, hanno poi partecipato a master e quant’altro. Una è stata segnalata come migliore studente della facoltà di Scienze della Formazione in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico alla presenza dell’allora Presidente della repubblica Ciampi e giustamente lo segnala.

    I laureati in giurisprudenza pare non siano contemplati fra coloro che possono accedere a tale ambita e ben retribuita posizione. Probabilmente è considerato un titolo di demerito.

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