giovedì 28 febbraio 2013

«IMPRESSIONANTE LA ‘QUASI VITTORIA’ DEL SIGNOR SILVIO BERLUSCONI»


PISTOIA. Piero Giovannelli scrive:

La cosa più impressionante di questa consultazione, oltre alla affermazione di Grillo, certamente non casuale, è stata la grandissima rimonta e la quasi vittoria del sig. Silvio Berlusconi; una cosa che, se ha sicuramente reso felice chi lo ha votato, a me e non solo, ha fatto quasi vergognare di essere italiano.
Proprio per questo, credo sia il caso di farci tutti un grande esame di coscienza e senza sconti per nessuno.
A cominciare dalla “sinistra”, di cui, attraverso la lettura della stampa a lei vicina, quotidiana o periodica che sia, troppe volte si comprende come facilmente scambi i propri desideri con la realtà. In quante occasioni, infatti, in maniera ingenua ed intempestiva è stata in anticipo decretata la fine del “signore” di Arcore, e questa non è ancora avvenuta?

1) A titolo di esempio cito un numero di Micromega del 2005, stampato all’indomani di una vittoria del centro-sinistra alle elezioni amministrative. Si sprecavano, da parte di tutti i vari personaggi dell’epoca, dichiarazioni su “l’aria che era cambiata davvero”, “indietro non si torna”, “si chiude definitivamente un’era”, e via di seguito con il libro dei sogni. Risultato: i vari Fassino, Rutelli, Prodi, e tanti altri che c’erano allora nel campo del centro-sinistra, non ci sono più, sono da tempo passati ad altro, mentre quello che doveva sparire è ancora ignobilmente lì, protagonista della ennesima resurrezione che ci sottopone al ludibrio di mezzo mondo.
2) Se in tempi normali l’esempio insuperabile di giornalista leccapiedi, untuoso, opportunista, è senza alcun dubbio Bruno Vespa, ci siamo accorti in questi ultimi due mesi che tanti hanno fatto a gara ad imitarlo, invitando il sig. B a propalare le proprie spudorate menzogne in ogni specie di trasmissione, televisiva e radiofonica, e su ogni giornale; ad iniziare, mi dispiace dirlo, dai sig.ri Santoro e Travaglio, i quali avrebbero potuto “distruggere” tale individuo e non lo hanno fatto.
Non gli hanno infatti chiesto, loro come tutti gli altri:
a) come mai questo signore, che ha l’ossessione del comunismo, non faccia niente per nascondere la sua amicizia, con Putin in particolare, ma anche con Lukashenko e Nazarbayev, quelli sì, ex comunisti D.O.C.G. e con ancora il gene della tirannia ben evidente nel Dna.
b) Come mai, lui che vilipende ogni giorno la magistratura e che si lamenta per non avere alcun potere, è ancora a piede libero grazie ad un parlamento di servi che gli ha fatto passare decine di leggi “ad personam”, e ad un sistema giudiziario che non si può certo definire oppressivo.
c) Come ha fatto ad ottenere, sempre lui che si dichiara privo di poteri, che una accozzaglia di 314 idioti, comandati come marionette, votasse che Ruby era la nipote di Mubarak.
d) A che titolo egli venga, senza un minimo di riflessione, considerato uomo di destra dandogli così una patente di legittimità. Un uomo di destra può essere mio avversario, ma comunque onesto, leale, degno, in un regime democratico, del massimo rispetto (io, a tal proposito, ricordo assai bene, in tempi assai lontani, Giovanni Malagodi del Partito Liberale).
Ma il sig. B non c’entra niente con il concetto di destra sopra esposto; egli, semplicemente, si misura e si giudica sulla base della continua ed impunita violazione delle norme del codice penale; è uno che in un paese civile non sarebbe mai arrivato a “scendere in campo”, perché già nel 1994 sarebbe stato in galera per un bel po’ di reati; o, se proprio si vuole essere clementi, la discesa in campo gli sarebbe stata impedita a causa del suo gigantesco conflitto di interessi.
In Italia niente di tutto questo è accaduto, ed a B. è stato indecentemente consentito, da parte di tutti, di fare il proprio porco comodo, a cominciare, e lo ripeto, dall’ignobile e continuo dileggio della magistratura, che lui ed i suoi servi (Bondi, Gasparri, Cicchitto, Capezzone per citare i più assidui) hanno perpetrato e continuano a perpetrare con scientifica e pervicace continuità.
3) Nessuno degli osservatori di costumi ed abitudini si è reso veramente conto di quale è il livello medio di sensibilità degli italiani oggi, nel 2013.
A tal proposito, alcune recenti “perle” del sig. B sono rivelatrici.
a) In data 27/1, durante una cerimonia di commemorazione della Shoah, avvenuta a Milano, dove questo individuo si è recato da abusivo e non invitato occupando un posto riservato ad altri e dormendo ignominiosamente durante la cerimonia medesima, ha poi detto che Mussolini “ha fatto anche cose giuste”. Tutto ciò, al solo scopo di mettersi in mostra, di far vedere che lui era lì ad occupare il video, non importandogli niente delle conseguenze di ciò che andava affermando; in quanto, diciamocelo chiaro e senza ipocrisia, l’elettorato di B. queste cose le pensa tranquillamente, oltre al fatto che, essendo Mussolini scomparso da sessantotto anni, purtroppo, a tanti italiani di oggi, rincoglioniti dal telefonino, dall’i-Pod e da tante altre amenità, di queste cose non gliene potrebbe fregare di meno. Casomai, un giornalista attento, avrebbe dovuto ridicolizzarlo dal punto di vista dell’immagine, su cui tale signore ha basato gran parte delle sue fortune. Egli si è infatti presentato davanti ai microfoni con lo sguardo assonnato, la faccia impiastricciata dal cerone, gli occhi tirati a mandorla che lo facevano quasi somigliare ad un cinese... o ad una vecchia baldracca a fine carriera.
b) In data 10/2 (se non vado errato) B. si è tranquillamente permesso di fare stupide battute da vecchio porco ad una giovane signora, tra l’ilarità di una platea addomesticata, succube, ipnotizzata dal decrepito ammaliatore. Anche qui, nessuna apprezzabile, visibile, palpabile, durevole reazione, neppure dall’elettorato femminile, visti poi i risultati elettorali.
c) Infine, proprio il giorno che ha preceduto la consultazione elettorale, B, tanto per non smentirsi, ha definito la magistratura un cancro peggiore della mafia siciliana; anche qui tutto bene, tutto normale,come se niente fosse. Neanche uno che si sia preso la briga, a quel che se ne sa, di denunciarlo per vilipendio.
Ed allora, per concludere, la cosa più giusta la ha detta un grande ed eroico personaggio della società civile, per questo sottilmente ed inconfessabilmente indigesto a molti: Roberto Saviano. Smettiamola, ha detto Saviano, di correre dietro a tutto quanto questo individuo dice, dichiara, propone; togliamogli spazio, circondiamolo di indignato silenzio; basta e avanza lo spazio che gli danno i servi delle sue tv e dei suoi giornali. 
Piero Giovannelli
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[Giovedì 28 febbraio 2013 | 10:55 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Ho solo iniziato a leggere ed ho smesso subito. Mi basta per poter dire, non avendo votato Berlusconi, di essermi vergognato del Sig. Giovannelli. Lui è veramente un democratico! Magari anche un cattolico adulto. Ma,per piacere!

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  2. sono perfettamente d'accordo col Sig. Bonacchi. Aggiungo che il sig. giovannelli (volutamente minuscolo) farebbe meglio a guardare in casa sua prima di dare giudizi sugli altri e veda anche che non è che abbia vinto qualcun'altro, se non Grillo, visto la probabile ingovernabilità da parte della sinistra in questo momento mentre Berlusconi ha vinto non vincendo Bersani ha dovuto ammettere di essere arrivato primo ma di non aver vinto niente. sig. giovannelli mi dispiace per lei ma dovrà farsene una ragione vergognandosi anche delle sue parole.....

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