venerdì 22 febbraio 2013

SEL RISPONDE ALLE DOMANDE DI QUARRATANEWS


PISTOIA. Alle domande di Lorenzo Cristofani, che abbiamo pubblicato in questo post, risponde stamattina Sinistra Ecologia e Libertà per mano di Giuliano Ciampolini:

Caro Lorenzo,
in tutta Italia ci sono tanti candidati che pur di ottenere qualche voto in più.... hanno firmato qualunque proposta programmatica gli sia stata presentata: molti hanno firmato anche proposte lontanissime e persino opposte alle posizioni programmatiche dei partiti a cui aderiscono e i più “disinvolti” – persino sulle tematiche ambientali... – mi sono sembrati quelli che aderiscono al Pdl, dove – a mio parere – è un ossimoro essere per la sostenibilità ecologica e per lo sviluppismo liberista senza limiti e senza regole (come dichiara ogni giorno Silvio Berlusconi,
che a me sembra il “Re degli Imbroglioni” che ha tanto successo perché parla agli egoismi individuali... a partire dagli evasori fiscali dei ricchi e straricchi, fino a chi ha costruito abusivamente e chi ritiene normale o comunque un reato lieve il “falso in bilancio”, ecc.).
A proposito: ieri è arrivata anche a me la lettera per la restituzione dell’Imu 2012 e non ho dubbi che – se vincesse le elezioni la coalizione di Berlusconi – la restituirà davvero: di conseguenza taglierebbe ulteriormente le risorse finanziare alla sanità e alla scuola pubblica ed a tanti altri servizi sociali e collettivi che hanno costruito quella che viene definita la civiltà in Europa, quella civiltà che cerca di garantire a tutti i diritti fondamentali per una vita degna di essere vissuta e che consente la convivenza civile e democratica).
Per questo provo a rispondere alle tue domande con le posizioni politiche/programmatiche non di un singolo candidato, ma di Sinistra Ecologia Libertà (posizioni rintracciabili nei documenti e nelle posizioni dichiarate pubblicamente da Sinistra Ecologia Libertà e da Nichi Vendola. Ad un paio di domande non rispondo perché, nella fretta di questi giorni, non ho trovato risposte di Sel).
Cordiali saluti.
Giuliano Ciampolini
Membro dell’Assemblea di Sel a Pistoia e in Toscana

ECCO LE RISPOSTE

1 – Dopo la sentenza della Corte Costituzionale anche il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la nuova tariffazione del servizio idrico integrato, che intende clamorosamente aggirare l’esito del referendum del giugno 2011 dove votarono 27 milioni di italiani per sostenere la ripubblicizzazione del servizio. Quale è la posizione e l’impegno che intende assumere per affrontare questa fondamentale questione di democrazia, politica e legalità?
R. SEL – Il 95% di SÌ nel secondo quesito referendario del 12/13 giugno 2011 (quello sull’abolizione della remunerazione del capitale investito nei servizi idrici) va attuato tramite l’abolizione del profitto nella gestione dei servizi idrici e quindi tramite un percorso – anche approvando una legge nazionale di sostegno, come quella proposta al Parlamento nel luglio 2007 tramite oltre 400.000 firme dei cittadini italiani – di ripubblicizzazione della gestione dei servizi idrici, cioè cacciando dalla gestione dei servizi idrici il capitale privato e arrivando ad una gestione pubblica controllata democraticamente dai cittadini.
In questo senso nel Programma di SEL nelle elezioni 2013 sta scritto questo:
“L’acqua è un bene comune. Indietro non si torna. Dobbiamo ripensare i suoi modelli di gestione, favorendo la pubblicizzazione delle reti e dei sistemi di gestione. Quei beni necessari ed essenziali per proteggere e promuovere una vita degna per ognuno ed ognuna, l’acqua, il cibo, l’aria, la conoscenza, non possono essere messe a disposizione del mercato, ma riconosciuti come beni comuni. Questo ce lo hanno detto quei milioni di persone che nel nostro paese hanno votato nel referendum contro la privatizzazione dell’acqua, un risultato senza precedenti che impone al nostro Paese un radicale ripensamento delle politiche di gestione dell’acqua. In primo luogo riaffermeremo con forza che l’acqua è un bene comune ed un diritto umano da garantire alle generazioni attuali e future. L’ONU, con la risoluzione del 28 luglio 2010, ha dichiarato l’acqua un diritto umano universale inviolabile, naturale e coerente estensione del diritto alla vita, come segue: “dichiara il diritto all’acqua potabile e sicura ed ai servizi igienici un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani”. È necessario, inoltre, proteggere l’acqua come bene comune, costruendo forme di tutela nei confronti dei numerosi interessi speculativi che gravitano nel settore. Dobbiamo ripensare ai modelli di gestione della risorsa acqua, favorendo la pubblicizzazione delle reti e dei sistemi di gestione. In tale contesto è necessario sancire il diritto dell’accesso al quantitativo minimo a tutte le fasce sociali, pensando a forme di welfare per i soggetti più deboli. Il prossimo governo di centrosinistra si dovrà impegnare in una gigantesca opera di razionalizzazione dell’acqua incentivando il risparmio idrico, la lotta agli sprechi, il riuso nei settori industriali ed agricoli. Andranno ripensate le città ed i contesti edilizi in tale direzione, mettendo al centro l’efficienza nell’uso delle risorse idriche.”
3 – Una classe dirigente che ha studiato la storia, anche en passant, sa che il Senato della Repubblica è un relitto del costituzionalismo ottocentesco che, accanto alla rappresentanza eletta dal popolo aveva posto un organo legislativo nominato dal re per controllare cosa si decideva nell’altra Camera. I costituenti avevano infatti guardato al passato, forse alla rappresentanza delle classi – camera dei Lord e dei comuni – non al futuro quando previdero le due assemblee legislative; si può pertanto sintetizzare, per dirla alla Umberto Nobile, che “se le due camere sono d’accordo, la seconda è superflua, se sono in disaccordo la bicameralità è dannosa”. Quale è in merito la sua eventuale proposta di riforma e l’esame storico-prospettico che la sorregge?
R. SEL – Siamo per il dimezzamento del numero dei parlamentari e per il superamento del bicameralismo.
4 – Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori, il forum italiano dei movimenti per la terra, ha sottoposto ai candidati il proprio manifesto programmatico (vedi qui). Alla luce dell’ emergenza data dal consumo di suolo agricolo in Italia, accompagnato però dalla presenza di migliaia e migliaia di capannoni industriali e civili abbandonati ed inutilizzati, cosa ritiene prioritario sottoscrivere e perché del manifesto qui in oggetto?
R. SEL Le 8 proposte di legge di Salvare il paesaggio sono ampiamente condivisibili da Sinistra Ecologia Libertà ed è testimoniato da molte delle nostre proposte programmatiche e impegni conseguenti a livello nazionale, nelle regioni e in tantissime realtà locali.
5 – Tav. Servizi essenziali come il trasporto pubblico subiscono tagli indiscriminati e spesso non sono efficienti; i treni dei pendolari sono sempre in ritardo e le tariffe diventano insostenibili: servono ad esempio 5 euro per fare Pistoia-Prato, 20 km, andata e ritorno. Alla luce allora della situazione attuale in Valsusa, studi scientifici di singoli docenti (vedi l’appello a Monti) e di Università italiane, francesi, americane che dimostrano la non sostenibilità tecnico-economica dell’opera, la mozione di contrarietà di 24 amministrazioni comunali della zona, le irregolarità emerse nelle procedure, il fatto che si sia solo ad un progetto preliminare e che l’UE non abbia ancora promesso un euro – confermando l’inessenzialità dell’opera! –, cosa ritiene doveroso dire ai cittadini di un paese gravato da esigenze vere e prioritarie e da 2mila miliardi di debito pubblico? E ancora, come imposteresti il ragionamento, sulla necessità di rivedere, per valutare, seriamente quest’operazione che ad oggi è ancora ad un livello molto preliminare e reversibile?
R. SEL – Nichi Vendola, in risposta ad una “lettera aperta” dell’ex-sindaco di Condove Barbara Debernardi, ha scritto: “Come tu sai benissimo essere contrari alla Torino-Lione è semplicemente un fatto di buon senso, perché è chiaro che questa opera sia ambientalmente, democraticamente e soprattutto economicamente insostenibile. Arrivo dunque al ruolo che Sel giocherà su questo e su altri temi cruciali su cui non c’è totale sintonia con una parte del Pd, e sottolineo una parte perché sia sul tema della Torino–Lione che su altri temi quali l’Art. 18 o gli F35 il Pd ha posizioni articolate. Io credo, che su temi come questi, di grande importanza per i cittadini, se non c’è possibilità di trovare una sintesi politica si debba ricorrere a forme di democrazia diretta, si facciano i referendum consultivi all’interno dell’elettorato di centro sinistra”.
6 – molti economisti sono convinti che si debba pensare alla nazionalizzazione di alcune banche per farle diventare infrastrutture a servizio dell’economia del Paese, come erano in origine. Le ipotesi, molte anche di autorevoli studiosi, sono diversificate (eccone una) ma interessanti. Cosa sostiene al riguardo?
R. SEL È necessario che la Cassa Depositi e Prestiti torni a svolgere il ruolo importante svolto in passato, a sostegno degli investimenti dei Comuni (con mutui a tassi agevolati) e anche “l’ipotesi di nazionalizzare Mps” potrebbe essere “uno sbocco naturale, trasformando i titoli in azioni, laddove la banca non riuscisse a sostenere quel ritmo di percentuali sul debito, l’esito, potrebbe essere questo”.
7 – Il territorio pistoiese è in caduta libera, dalla Montagna alla Piana, tra tagli ai servizi (ferroviari, postali, sanitari…) ed episodi anomali a danno del denaro pubblico (scandalo della Comunità Montana, vicenda dell’APR/Aias/Bardelli, Untouchables…) . Sicuramente anche il bassissimo spessore dei politici degli ultimi trent’anni ha favorito la chiusura di piccole realtà manifatturiere che, invece, in altre province toscane sono state mantenute e consolidate. Basti pensare in proposito che ultimamente i politici locali non sono riusciti a far fiorire, tutelando così anche l’occupazione, un settore industriale – peraltro della green economy – in crescita in tutta Italia come il trattamento e riciclo delle plastiche (LG Plast di Agliana) mentre invece sembra quasi si siano fatti in quattro per iniziative di utilità e beneficio ancora da dimostrare – Repower, inceneritore. Quale sarà il tuo impegno per invertire la tendenza?
R. SEL – L’impegno di Sel, a livello regionale toscano e in provincia di Pistoia, contro la scelta del Piano Interprovinciale rifiuti dell’Ato Toscana Centro di quintuplicare l’incenerimento è stato dimostrato ampiamente e continuerà con la stessa determinazione e anche sul progetto Repower a Canapale abbiamo opinioni molto critiche e di contrarietà perché ci sembrano prevalenti le preoccupazioni sull’aumento dell’inquinamento dell’aria in un’area metropolitana dove già oggi è di pessima qualità (e ogni scelta deve evitare di peggiorarla) e anche perché in quel progetto non esiste una destinazione per il riutilizzo del calore nel territorio circostante (detto questo, precisiamo che condividiamo le proposte di Wwf e Legambiente e per la riconversione a metano delle attuali centrali elettriche a olio combustibile e a carbone: in Toscana ce ne sono almeno due – tra Piombino e Livorno – che sarebbe importante riconvertire... perché così verrebbe più che dimezzato l’attuale inquinamento dell’aria).
8 – L’industria delle armi a livello mondiale è considerata un settore strategico e di alta innovazione tecnologica. Anche in Italia le esportazioni sono una voce importante ed irrinunciabile per il Pil e per l’occupazione. Ovviamente le vittime di conflitti armati aumentano di continuo nel globo: come parlare di questi argomenti, senza tabù, reticenze ed ipocrisia con tanti giovani che, seppur pacifisti ed idealisti, avrebbero l’intelligenza di capire le complessità storiche e geopolitiche del nostro mondo?
R. SEL – Sulla corsa agli armamenti, sulle guerre, sul ruolo delle Forze Armate, la posizione di SEL è questa: “Ispirati all’articolo 11 della Costituzione, vogliamo essere protagonisti di nuovi strumenti per costruire la pace tra i popoli: dal sostegno attivo alla prevenzione dei conflitti alle mediazioni politico-diplomatiche, fino all’interposizione nonviolenta dei corpi civili di pace. Metteremo al primo posto la prevenzione e la ricerca di una soluzione politica e diplomatica del conflitto, la tutela dei diritti delle popolazioni civili beneficiarie dell’intervento, la legalità internazionale considerando l’eventuale uso della forza solo in funzione di polizia internazionale e di interposizione, attraverso l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza. La partecipazione dell’Italia a iniziative autorizzate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sarà caratterizzata dalla dimensione civile e di cooperazione, e la diplomazia popolare e nonviolenta. Ci impegneremo per il rientro immediato delle truppe dall’Afghanistan prima della scadenza naturale del mandato prevista per il 2014. L’Italia sosterrà le iniziative volte a rafforzare il protagonismo della società civile, la promozione dei diritti umani e delle donne, la cooperazione dal basso volta a creare le premesse per un processo di riconciliazione nazionale, e all’accesso ai servizi essenziali. Sosterremo la riduzione drastica delle spese militari nel nostro paese e di quelle a livello internazionale. Vogliamo partire dalla cancellazione del programma per la costruzione del cacciabombardiere di ultima generazione Joint Strike Fighter F35 ed utilizzare i fondi così liberati in sostegno a politiche di welfare, buona occupazione, conversione ecologica dell’economia, cura del territorio e del patrimonio artistico-culturale. Tale dibattito andrà sviluppato anche a livello europeo, al fine di identificare modalità di ridurre drasticamente le spese del comparto difesa e di riconvertire l’industria bellica in sostegno alla conversione ecologica dell’economia e la promozione della piena e buona occupazione. Siamo per il disarmo nucleare e convenzionale, attraverso il sostegno ad una convenzione internazionale sulla messa al bando delle armi nucleari, la denuclearizzazione delle dottrine della Nato. L’Italia seguirà l’esempio di altri paesi Nato decidendo di non ospitare sul loro territorio nazionale ordigni nucleari tattici Usa come quelli presenti a Ghedi ed Aviano. L’Italia dovrà inoltre dotarsi di strumenti incisivi per il controllo, regolamentazione e monitoraggio del commercio di armi. Crediamo che l’Europa debba dotarsi, nella logica dell’articolo 11 della Costituzione italiana, di una forza dell’Unione il cui unico mandato, oltre eventuali compiti difensivi, sia quello di operare a supporto delle iniziative delle Nazioni Unite e in conformità con la Carta dell’’ONU, sempre e solo con funzioni di polizia internazionale, interposizione, tutela dei civili, e supporto a processi di mediazione e di risoluzione diplomatica e nonviolenta dei conflitti. Rilanciamo una proposta di riforma dei modelli di governo globale e per la democratizzazione delle Nazioni Unite, attraverso una profonda revisione del funzionamento del Consiglio di Sicurezza e un ruolo più significativo dell’Assemblea Generale nel definire le iniziative relative alla pace ed alla giustizia internazionale.”
9 – In Germania un partito, nella sua proposta di governo (appoggiata dal Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung uno dei più importanti enti tedeschi di ricerca economica), ha inserito il progetto di proibire alle banche «le transazioni di materie prime ed energia». Un’idea di ecologismo, visto come pragmatica politica di governo. Condivide una proposta del genere? Pensa che il suo partito possa appoggiarla?
R. SEL Ci sembra condivisibile, ma non abbiamo il tempo di approfondire questa proposta in questi ultimi giorni di campagna elettorale.
10 – Lavoro e priorità nella destinazione delle risorse pubbliche. Non è vero che i giovani, gli italiani in generale, non siano più disposti a svolgere i mestieri di una volta, è assolutamente vero che non sono disposti a fare quelle cose con gli stipendi da miseria, in un contesto di sperequazione dei redditi che ha il primato europeo. Come lo declina questo aspetto? La politica dovrebbe operare una rivalutazione dei beni utili e disincentivare quelli futili che alla lunga aggravano situazioni già precarie?
R. SEL – Sinistra Ecologia Libertà ha, tra le proprie scelte fondamentali, quella di ridefinire le priorità nella destinazione delle risorse finanziarie pubbliche, togliendo risorse a molte grandi opere inutili e comunque non prioritarie, per destinare più risorse alle priorità indicate dalla campagna nazionale di circa 50 associazioni, denominata sbilanciamoci! (vedi su www.sbilanciamoci.org) e riteniamo che le grandi opere pubbliche più importanti per l’Italia siano la messa in sicurezza dei territori (da alluvioni e frane) e la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati per prevenire le conseguenze di eventuali terremoti e per ridurre notevolmente la dispersione termica e lo spreco di energia (queste scelte rianimerebbero le economie locali, con molti posti di lavoro in più in tutta Italia di quanti ne darebbero, in pochi luoghi, le grandi opere inutili o comunque non prioritarie).
11 – Più nel dettaglio e nel concreto, relativamente a lavoro e Toscana, come giudica il fatto, analizzato anche da Report e qui accennato, che nelle cave di Carrara il marmo viene tagliato per essere lavorato nei paesi asiatici dove la manodopera non ha praticamente costo? Quanto ancora si può fondare la competitività retrocedendo sul piano di diritti e del costo del lavoro? Come pensa che il “sistema Toscana” debba impostare la questione del marmo che espatria per esser lavorato e cercare di favorire una filiera lavorativa integrata locale, con tutti i benefici che comporterebbe?
R. SEL Sulla lavorazione del marmo delle cave di Carrara non abbiamo ho trovato il tempo per approfondire, anche se – ovviamente – riteniamo condivisibile favorire una filiera integrata locale e di fondare la competitività scegliendo il sostegno pubblico alle attività imprenditoriali che non tagliano diritti e costo del lavoro... e che scelgono di valorizzare la professionalità e la qualità dei prodotti da esportare nel mercato mondiale.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 22 febbraio 2013 | 13:17 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.