domenica 27 gennaio 2013

IL REGOLAMENTO URBANISTICO E LA DIGA SUL TORRENTE VINCIO DI BRANDEGLIO: LA POSIZIONE DEL COMITATO DI GELLO


PISTOIA. Il Comitato per la difesa idrogeologica di Gello ci scrive:

Si allega documento approvato dal comitato di Gello. Grazie per lo spazio ed il tempo che ci vorrete dedicare.
C'è confusione sui 90 giorni da dedicare alle osservazioni.
Fare chiarezza è un servizio utile per tutti.
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“Considerata la rilevante incidenza che le scelte fatte con il Regolamento Urbanistico hanno sul territorio e sui cittadini che lo abitano, la Legge (Legge Regionale n° 1 del 3-1-2005) prescrive una approfondita disamina preventiva degli effetti ambientali, sociali, economici e sulla salute umana delle soluzioni adottate: cosiddetta valutazione integrata. Componente essenziale di tale valutazione è il coinvolgimento informale dei cittadini, la loro partecipazione, nella fase che precede il progetto di Regolamento e la sua adozione.

Successivamente ci sarà anche la possibilità di esprimersi in via formale e istituzionalmente riconosciuta formulando specifiche osservazioni, che potranno essere accolte o motivatamente respinte dal Consiglio Comunale nella fase di approvazione definitiva del Regolamento Urbanistico.
Il Garante della comunicazione
La Legge Regionale toscana garantisce la partecipazione dei cittadini in ogni fase del procedimento di formazione e di approvazione degli strumenti di pianificazione e del governo del territorio attraverso la figura del Garante della Comunicazione.
Il Garante deve assicurare la conoscenza effettiva e tempestiva delle scelte e dei supporti conoscitivi alla base del percorso di definizione del Regolamento Urbanistico, promuovendo l’informazione in materia nelle forme e con le modalità più idonee ai cittadini singoli o associati. In sede di assunzione delle determinazioni provvedimentali, il Garante dovrà provvedere a stendere un dettagliato rapporto sull’attività svolta”.
Come si può certamente notare, il percorso informativo sopra menzionato non è una invenzione del comitato di Gello, ma è la prassi che il Comune deve rispettare attraverso il Garante.
Facciamo un passo indietro fino al 2010.
“Il Comune di Pistoia ha adottato il Regolamento Urbanistico con deliberazione del Consiglio Comunale n° 35 del 10-3-2010, esecutiva dall’8-4-2010 pubblicata […] del 21-4-2010.
Da quest’ultima data decorrono i 90 giorni di tempo utile per le osservazioni”.
Come sia possibile che nei tre mesi successivi al 24 aprile 2010 non ci sia stata nessuna osservazione in merito alla diga da costruire a monte di Gello, alta 14 metri, con un bacino da 200 mila metri cubi di acqua, da parte degli abitanti di Gello? Sulle mappe, la zona interessata alla costruzione della diga, da zona “verde sportivo (vs)”, è stata trasformata, già nel 2010, in “art. 92 area per bacini idrici ed opere per salvaguardia idraulica”. Ciò dimostra che tutti gli addetti ai lavori dovevano essere a conoscenza di quest’opera.
Per sapere di che parliamo, facciamo il punto della diga al 2010.
La diga da costruire nel Vincio di Brandeglio, a monte di Gello, è nata in Consiglio Provinciale nel 2006. E’ prevista in terrapieno con materiale scavato a monte della diga stessa, alta 14 metri e con bacino da 200 mila metri cubi di acqua. Rialzamento di 100 metri della strada comunale. Cifra prevista 5,00 milioni di euro, 2,700 milioni avuti già dalla Regione Toscana e 2,300 milioni a carico della Provincia. Un’opera di questa portata ha impatto ambientale? Sì. Influisce sull’asseto idrogeologico della zona? Sì. Influisce sulla vita sociale ed economica della popolazione che vive a valle della diga? Sì. Che livello di rischio rappresenta per la popolazione che vive a valle? Non si sa. Influisce sulla salute delle persone? Sì.
E’ stata fatta la valutazione integrata prevista dalla normativa? La popolazione di Gello non ne è a conoscenza. Il Garante ha il dettagliato rapporto da farci visionare? Dobbiamo chiederlo per iscritto?
Come è possibile che nel 2010 nessun consigliere, durante la lunga discussione, in Consiglio Comunale, del regolamento urbanistico che poi non è stato neanche approvato, abbia messo in luce il possibile impatto sociale ed ambientale per la popolazione che vive a valle ?
Possibile che la previsione di detta diga sia passata inosservata o sia sta considerata ininfluente? Siamo sicuri che non ci sia stata una totale disinformazione sull’argomento? C’è qualcuno che può rispondere a queste domande? Forse il Garante della Comunicazione?
Per il Regolamento Urbanistico che attualmente è in discussione in Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici, Patrimonio e Aree Verdi, con Presidente Capecchi, non sono previsti i 90 giorni per le osservazioni previsti dalla normativa, in quanto sono stati consumati nel 2010.
Noi pensiamo che, se il Regolamento Urbanistico in discussione è identico a quello del 2010, i 90 giorni sono stati consumati. Ma se non è uguale a quello vecchio, in quanto modificato, si tratta quindi di un nuovo Regolamento Urbanistico e per tanto, per prassi, dovrebbe essere prevista la normale riapertura dei termini per le normali osservazioni.
Allora qual è la versione giusta? Si tratta di un Regolamento vecchio o nuovo? I 90 giorni ci sono o non ci sono? Abbiamo verificato che c’è tanta confusione in merito, anche tra i tecnici del settore. E’ necessario che si faccia chiarezza.
Come comitato di Gello e come Lega ambiente (siamo autorizzati), chiediamo che siano ripristinati i 90 giorni, previsti dalla normativa, per le relative osservazioni. Se ciò è corretto, qualcuno si sentirà in dovere di spiegarlo.
Quindi noi chiediamo a tutti coloro, vari comitati e associazioni e pure partiti, che si battono per far rivivere la partecipazione del cittadino alle decisioni che poi incideranno sulla sua vita quotidiana, di intervenire per chiedere, a loro volta, il ripristino dei 90 giorni da dedicare alle osservazioni, ciò per riaffermare quei diritti che la politica ha ormai dimenticato.
Gello, 26 gennaio 2013.
p. Il Comitato p. Legambiente
Petrone
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[Domenica 27 gennaio 2013 | 11:06 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Dove è possibile vedere la mappa o il piano della zona dove è previsto questo bacino? Non è che sia una semplice cassa di espansione? Che senso avrebbe la costruzione in terra di un simile bacino quando sarà sicuramente approvata la ristrutturazione del bacino della giudea?

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