domenica 27 gennaio 2013

LA MISERICORDIA, L’ASSEMBLEA, BARONTINI, I GIORNALI E ALESSANDRO VANNUCCHI


di EDOARDO BIANCHINI

Artioli accusa Barontini, ma poi non lo fa neppure parlare

AGLIANA. Stamattina, ma solo pochi minuti fa, leggo i servizi che La Nazione e Il Tirreno hanno dedicato alla “incredibile e triste storia della Misericordia di Agliana e del suo presidente snaturato”. E non cercate di farci causa, perché stiamo semplicemente parodiando il titolo di uno strafamoso romanzo breve di Gabriel García Márquez: e del resto non è tanto naturale che un Presidente come Artioli – che sa di Lingua Italiana e che ha diretto una filiale della Cariprato (se non sbagliamo: altrimenti ci corregga, è abbastanza maestro per farlo) – passi la bellezza di 9 anni a girarsi i pollici in attesa di costruire una nuova sede che, alla fine, è “costata più del Serchio ai lucchesi” (è un modo di dire, se Artioli non lo sapesse).

Stamattina vogliamo semplicemente focalizzare l’attenzione sui risultati delle “cronache di una morte annunciata” (e siamo di nuovo alla parodia di un altro romanzo di Márquez).
La Nazione sfuoca il fatto più rilevante, sul quale, al contrario, Massimo Vitulano, del Tirreno, punta la canna: l’accusa – come noi abbiamo detto già da ieri –, piuttosto squallida e indicativa del malcostume dei nostri politici-amministratori, di rovesciare le colpe sugli altri quando è stra-evidente che, comunque (e quando dico comunque – Articoli circhi di capire, dato che per lo più l’italiano gli sfugge di mano – intendo dire comunque), dato che Artioli era succeduto a Barontini, se ne aveva constatata l’inadeguata (a suo avviso) condotta nell’affidare l’incarico ai Mangoni, avrebbe dovuto lui, neoeletto, adeguatamente e subito, rimettere il treno sulle rotaie: e non certo aspettare che la locomotiva arrivasse in stazione dopo 9 anni (ripeto 9 anni!) con tutti i vagoni rotti e un danno di 300-400 mila euro alla Confraternita. E questi sono fatti: voglia o non voglia Artioli e i suoi fedelissimi.
Ma un’altra cosa, su cui mi voglio soffermare, è un ulteriore rimarchevole difetto della nostra Italietta: cioè il parlare, degli affiliati alle varie loggette, in modo palesemente partigiano e depistante, senza rispondere alla domanda.
Riferisce la Salvi (La Nazione) che Alessandro Vannucchi, segretario di «Pistoia soccorso», ha sottolineato: «Nessun dubbio sulla trasparenza» di Artioli.
Ecco: chiedo a Vannucchi se Quarratanews ha mai parlato di non-trasparenza se non nel fatto che Artioli manda i bilanci a Paparazzinghe (come dice il Vernacoliere), ma non li fa vedere a chi glieli chiede. Pertanto credo che Vannucchi meglio farebbe a risparmiare il suo fiato.
La metta, invece, sotto un altro punto di vista: più concreto e più pragmatico.
La direzione di Artioli ha provocato, per trascinamento, questa falla economica.
Di tutto il resto, non ce ne può importare di meno. Compresa la storia degli appalti alla Cmsa tirata in piazza da Vono. Su cui però – ma per altri aspetti e di tutt’altro genere – torneremo in séguito.
Lui, Vannucchi, se lo terrebbe un ragioniere che gli fa un buco così nei conti di famiglia, oppure se lo leverebbe distintamente di torno?
La pensi così. E su questo risponda.
O altrimenti parli meno, che forse è meglio.

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[Domenica 27 gennaio 2013 | 13:36 - © Quarrata/news]

3 commenti:

  1. Sono Miriam Marini una cittadina di Agliana, ho partecipato all’Assemblea Pubblica monotonale di venerdì u.s, dove ho assistito e sofferto le lunghe, logoranti pause del Governatore con la lenta ricollocazione dei documenti nelle buste trasparenti, che hanno impedito una celere rassegna delle narrazioni.
    Mi hanno colpito due cose: che non abbia dato i bilanci e che non abbia dato uno spazio per una replica immediata al precedente Governatore Dott. Barontini.
    Sul primo fatto il Governatore Artioli sbaglia a difendersi dietro ragioni di formale tutela della privacy, perché se anche vera, potrà essere risolta consegnando i bilanci occultando i nomi dei donatori e raggruppando le entrate.
    Chiaro che le entrate non interessano.
    Sulla seconda mi richiamo anche alle argomentazione portate dal Dott. Ferdinando Santini: il Dott. Barontini ha affidato l’incarico in quanto Presidente delegato dal Consiglio Direttivo dell’epoca e, la scelta del professionista, non può che essere stata condivisa visto anche il contributo fornito gratuitamente dall’Arch. Mangoni per il restauro della Chiesa parrocchiale e la sua indiscussa onorabilità.
    Confido che qualcuno si attivi per indire una nuova assemblea e garantire con il contraddittorio la massima chiarezza sugli incresciosi avvenimenti utili a chiarire le responsabilità.
    Ringrazio dell’ospitalità e attendo fiduciosa chiarezza.
    Cordiali saluti
    Miriam Marini

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  2. ASSEMBLEA DELLA MISERICORDIA

    Una propria relazione quella di Corrado Artioli,Presidente pro tempore della Misericordia di Agliana,durata oltre tre ore.
    Se fossi stato un giornalista di Repubblica,invece di un modesto pubblicista,avrei detto che, artatamente la “tirava per le lunghe”
    L’Artioli ha impedito interventi, perfino dell’ex Presidente Barontini,accusato di non aver dato un incarico scritto al progettista, lui,Artioli avrebbe fatto….
    L’Artioli è, ex Direttore di banca,e come sanno i cittadini le banche a scatola chiusa non danno niente,prima firmi poi……
    Alla fine della relazione piena, di distinguo e sottili accuse….viene data la parola per interventi,silenzio di tomba.
    Mi decido e chiedo la parola:
    Come mai,lui Artioli, alla sua successione Al Barontini non aveva fatto firmare l’incarico al progettista, e poi dopo la revoca al nuovo direttore dei lavori,non specificando dopo oltre tre ore se era anche il nuovo progettista?

    La risposta articolata si può riassumere in due parole: Non serviva…………

    Un’ultima considerazione, da pubblicista: Edoardo Bianchini”non ha lanciato palate di fango” contro La Misericordia ma solo contro l’arroganza delle risposte in merito alle condanne.
    Ancora rimane un mistero,dopo averli dati a tutti, alcuni documenti richiesti dal blog Quarrata News, a loro sono stati negati,creando una tempesta in un bicchier d’acqua.
    Lei è fortunato,se il fatto avesse coinvolto un altro personaggio ed il giornale fosse stato “La Repubblica” di Scalfari e non Quarrata News come se la sarebbe cavata ?
    Non cerchi di coinvolgere i Volontari della Misericordia che meritano un grande rispetto da tutti e lo hanno.
    Chiedo scusa se le mie parole avessero offeso qualcuno,
    Pier Vittorio Porciatti

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    1. Caro Porciatti e caro collega,
      grazie per le tue parole. Che sono inutili: perché quando la gente non fa vedere niente, niente evidentemente vuole capire.
      Ma non preoccuparti: anche se Quarratanews non è «la Repubblica», ha ugualmente un gran rigore morale e ha abbastanza palle e polvere per non farsi intimidire da chi, per difendersi, accoltella gli amici alle spalle.
      La vita non è lunga, ma – come si dice – chi vivrà vedrà.
      Non abbiamo ancora finito, credimi.
      Séguici e grazie del tuo sostegno.
      Edoardo Bianchini

      P.S. – Qualcuno ha detto che siamo scappati con la coda tra le gambe.
      Niente di più sbagliato.
      Tra le gambe avevamo due bei “cabbasisi” pieni per la storia di Mosè e dei quarant’anni nel deserto con tanta manna di quattrini sprecati.
      Eravamo venuti parlare e discutere, ci hanno costretti a stare a veglia a sentire l’Artioli che raccontava le favole.
      Ma se si voleva andare a veglia, s’andava da una bella donna – «che è meglio», dice il Puffo Quattrocchi, anche se don Paolo non sarà d’accordo…

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