mercoledì 29 maggio 2013

MA CHE ACCADE A PISTOIA?

PISTOIA. Sul suo profilo facebook, il collega professionista Mauro Banchini scrive con una certa preoccupazione:

Sono in attesa di qualche reazione pistoiese (almeno una banalissima richiesta di chiarimenti ... veri) davanti a quanto sta emergendo nella Giunta Comunale e su cui la stampa (blog compresi) ci sta cominciando a informare.
Se un sindaco viene portato in giudizio da una dirigente per valutazioni non particolarmente amichevoli verso una donna che aspetta un figlio;
se un assessore (donna) viene cacciata e non sono molto chiari i motivi ma da tutte le parti si scrive che questi motivi possono anche essere ricercati in piccole o grandi questioni di legalità;
se quell’assessore denuncia pubblicamente di essere stata vittima (una sorta di stalking da social network) di attacchi sul web portati avanti da una persona che utilizzava falsi profili...
non dovrebbe bastare, tutto questo, in una città civile e democratica come Pistoia, per dare più coraggio a qualcuno? Possiamo, come cittadini, avere il diritto di capire cosa davvero è accaduto e cosa sta accadendo? Se davvero la politica cittadina è stata inquinata da falsi profili facebook, non è questa una cosa grave e meritevole di conoscere chi ha usato questo tipo di mezzucci?
Mi riferisco, in particolare, a diversi ambienti, laici e cattolici, che stanno sempre in prima linea nelle (giustissime, sacrosante) battaglie per la legalità contro le mafie ... Mi riferisco ai grillini pistoiesi (assordante il loro silenzio) ... Mi riferisco ai berluscones (dispersi) ... Mi riferisco a un Pd che può sperare di tornare vivo solo se dimostra di essere vivo ...

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[Mercoledì 29 maggio 2013 | 11:53 - © Quarrata/news]

4 commenti:

  1. Sarebbe opportuno, a mio avviso, cominciare ad usare meno a sproposito i cosiddetti "social network" e lasciarli solo per la funzione per cui sono nati: le chiacchere.
    Secondo me di "sociale" questi strumenti hanno ben poco visto che permettono a chiunque, ben nascosto dietro lo schermo di un computer, di parlare, sparlare, diffondere informazioni senza esporsi alla luce del sole. Sarebbe opportuno riscoprire la socialità del faccia a faccia fra le persone: a volte uno sguardo diretto dice più di mille parole scritte.

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  2. Ma se uno prende una zappa e la tira in testa ad una persona, non usa uno strumento utile in modo sbagliato?
    Basterebbe usare questi strumenti in maniera corretta, con un minimo di trasparenza e moralità. Io li uso regolarmente con tanto di mia foto in bella vista. C'è gente invece che li usa per manipolare l'opinione pubblica, e questo è antidemocratico.
    Da questo caso si comprende anche l uso che i partiti fanno del web, della stampa e dei media in genere.
    A loro interessa solo l'apparenza. Siamo tutti assoggettati al fare errori, battute uscite male, giornate storte in cui dici cose che non pensi; basta ammettere per una volta "sono un essere umano ed ho sbagliato" ma l'immagine deve essere di onnipotenza di perfezione totale e le critiche devono essere smorzate disgregate e annichilite anche con l uso di sistemi come questi, e le critiche, a mio avviso, sono la cosa più importante nella vita democratica di una città.
    Ora mi chiedo: come si sentono i consiglieri di maggioranza sapendo che venivano spiati in questo modo? Perché nessuno dice niente? Perché non nasce una riflessione importante su questi temi invece di "maledire" strumenti come i social network?


    saluti

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  3. Evidentemente, ma non è la prima volta che mi succede, il mio italiano non è assolutamente chiaro e neanche all'altezza di quello delle persone che normalmente leggono questo blog. E' normale, io non sono di cultura classica e me ne rendo conto.
    Non mi sembrava di "aver maledetto" i social network, vorrei solo che venissero usati in modo corretto.
    Quello che ribadisco è che secondo me, molte persone trovano molto più facile ed anche di moda, scrivere qualcosa su uno schermo di un computer che esporre, quando ne hanno l'opportunità, la loro opinione faccia a faccia con gli altri. Sempre più spesso mi sono trovato ad interloquire con persone che esponevano concetti altissimi e sopraffini sulle loro pagine facebook e poi a voce non sapevano "spiccicare" una parola.

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