domenica 2 ottobre 2011

PISTOIA. STADIO INAGIBILE? GIÀ PREVISTO


PISTOIA. Ecco l’intervento di Daniela Simionato riguardo al problema dello stadio Melani.

Dispiace, e lo dico con sincero rammarico, che sempre più spesso le mie ipotesi più negative su vicende e problemi della nostra città trovano puntuale conferma nei fatti e, talvolta, nelle cronache della stampa locale. Tre mesi fa avevo scritto un articolo che partendo dalla richiesta del Borgo a Buggiano di impiegare il Melani come secondo campo, terminava denunciando uno stato di confusione e disorganizzazione che avrebbe potuto mettere a repentaglio l’impiego dell’impianto nella corrente stagione.
Ecco l’articolo di allora:

Calcio professionistico
e dilettanti nell’amministrazione

Tutto nasce da un evento felice, dell’ingiustamente definito “calcio minore”, della nostra provincia.
Il Borgo a Buggiano, contro tutti pronostici, vince uno straordinario campionato di serie D, guadagnando la promozione in Lega Pro Seconda Divisione (già C2).
A quel punto, passata la gioia, subentrano gli oneri che il futuro campionato impone.
Lo stadio di Borgo necessita di interventi importanti di adeguamento, per i quali la Federazione concede una proroga. Ma c’è un’altra richiesta tassativa alla quale la società deve fare fronte.
Offrire un proprio secondo campo nella provincia, con le carte in regola per il nuovo campionato, come emergenza, qualora il primo non fosse, per qualche motivo, utilizzabile.
La società richiede a Pistoia la disponibilità dello stadio nella quasi certezza che l’impianto fosse a norma. Al termine di settimane perse dietro ad estenuanti quanto farraginose procedure si giunge ad una verifica della commissione vigilanza.
Vengono rilevate una serie di irregolarità che fanno rigettare la richiesta. Il Borgo a Buggiano, a qualche giorno dal termine ultimo per l’iscrizione al campionato, si trova a sperare nello stadio di Agliana, per il quale non c’è certezza, ma resta l’ultima spiaggia per non rischiare di veder vanificati anni di impegno e successi.
Qui finisce la cronaca e cominciano le riflessioni. Non mi intendo di calcio ma la questione che sollevo è di tutt’altra natura.
Data l’importanza dei rilievi mossi dalla commissione di vigilanza, siamo sicuri che lo stadio ottemperi alle norme imposte anche alla serie minore in cui milita la Pistoiese? Solo qualche mese fa si parlava di speranze di ripescaggio per aspirare alla Lega Pro per la Pistoiese. Ma non erano al corrente i nostri dirigenti e amministratori delle stato di inadeguatezza dell’impianto? Soltanto pochi anni fa sono stati spesi fior di quattrini per la “messa a norma” della stadio. Ma a quali norme è stato adeguato se oggi ci troviamo in questa condizione. Oltretutto, la possibilità di avere a Pistoia una squadra che milita in un campionato Pro, anche soltanto per qualche partita, avrebbe portato qualche potenziale cliente alla sempre più asfittica economia cittadina.
La Pistoiese si trova di fronte ad un futuro incerto per le note vicende che hanno coinvolto il presidente Ferrari. Ora un’altra tegola potrebbe abbattersi sulla società.
L’ennesimo pasticcio di un’amministrazione che fa poco e male, tra approssimazione e incapacità. Dispiace che stavolta a farne le spese sia stata una simpatica e meritevole squadra della nostra provincia per la quale provo sincera ammirazione. Se nessun altro ci ha pensato, come consigliere provvedo a scusarmi a nome del consiglio di cui faccio parte per le difficoltà in cui i nostri hanno messo il Borgo a Buggiano, realtà sportiva e societaria che meritava ben altro trattamento.

Carta canta, come quella stessa carta sulla quale è riportata una relazione degli organismi preposti alla gestione degli impianti che conclude l’analisi della situazione dello stadio affermando che per ottenere la disponibilità completa dell’impianto sarebbero necessari alcuni lavori (specificati nella relazione), ma che comunque  “la mancanza di tali interventi viene compensata dalla riduzione del numero degli spettatori e dall’adozione di misure compensative (ad esempio incremento del numero degli stewards)”. Tutto questo sei mesi fa.
Oggi si legge sulla stampa che il vice-sindaco con delega ai problemi in oggetto si dichiara stupito e ignaro dei motivi che hanno portato gli organi preposti al controllo a questa grave decisione. Sono già iniziati i rimpalli e gli scaricabarile tra documenti smarriti e firme mancanti. Qualcuno dovrà assumersi qualche responsabilità. Il sindaco, in primis, potrebbe mettere l’ennesima toppa esponendosi a rischi ai quali non è abituato. Intanto i tifosi arancioni, tra i quali conto sinceri amici, mi invitano a fare qualcosa.
Ma io, povera Cassandra, oggi elevata dai fatti al ruolo di grillo parlante, posso fare ben poco oltre che denunciare tutti i problemi che affliggono la città. Prepariamoci al peggio.

Daniela Simionato
Capogruppo LegaNordT

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 2 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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