martedì 5 febbraio 2013

EXTRAVERGINE FASULLO. LA LEGGE SALVA-OLIO È IN VIGORE, SCATTANO I ‘BLITZ’ COLDIRETTI ANCHE A PISTOIA


Tutelare i produttori corretti, i consumatori e i 7.500 ettari di uliveti attivi in provincia

PISTOIA. Entrata finalmente in vigore la legge salva-olio, sono scattati i controlli a Pistoia come in tutta Italia. Con una serie di ‘blitz’ per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Stamane una pattuglia di produttori pistoiesi, accompagnati dai responsabili zona e dal direttore di Coldiretti Pistoia, Vincenzo Tropiano, hanno acquistato bottiglie d’olio extravergine riportante in etichetta la qualificazione ‘tutto italiano’ o definizioni simili.

I raggiri mettono a rischio 7.500 ettari di uliveto attivi a Pistoia, circa l’8% del territorio provinciale, dove l’olio è una delle principali produzioni agricole.
La nuova legge salva olio è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013: ‘Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini’, una legge fortemente voluta da Coldiretti, che ora comincia a far verificare cosa contengono effettivamente le bottiglie di extravergine presenti sul mercato. I campioni raccolti, anche a Pistoia, di bottiglie di olio saranno analizzati in laboratori pubblici dal punto di vista chimico ed organolettico per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto.
L’operazione è in corso in tutte le province toscane. Le anomalie saranno denunciate alle autorità di controllo che grazie all’entrata in vigore della nuova legge devono intervenire con ispezioni e analisi documentali nelle aziende coinvolte.
La nuova norma prevede l’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento, il riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine, la fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, l’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, l’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, il rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, il diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali.
“L’azione di Coldiretti – spiega Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia – ha l’obiettivo di porre fine a frodi, truffe e comunicazioni ingannevoli ai danni dei produttori corretti e dei consumatori: troppo olio ‘marchiato’ toscano o italiano c’è in commercio, troppi extravergine si vendono a prezzi che non coprono neppure i costi di raccolta delle olive in Italia. Con tante etichette che riportano la bandiera tricolore o nomi che hanno assonanza con l’italianità, ma che di italiano hanno poco o nulla”. Un danno gravissimo per un Paese in cui l’olio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani “con un consumo nazionale stimato – sottolinea la Coldiretti – in circa 14 chili a testa e per la Toscana considerata la regione regina per la produzione di olio extravergine”. I risultati dell’azione di controllo e le attività messe in atto a Pistoia ed in Toscana saranno rese pubbliche successivamente.
[comunicato coldiretti]
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[Martedì 5 febbraio 2013 | 17:47 - © Quarrata/news]

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