Tutelare i produttori corretti, i consumatori
e i 7.500 ettari di uliveti attivi in provincia
PISTOIA. Entrata finalmente
in vigore la legge salva-olio, sono scattati i controlli a Pistoia come in
tutta Italia. Con una serie di ‘blitz’ per smascherare l’extravergine fasullo
negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Stamane una pattuglia di
produttori pistoiesi, accompagnati dai responsabili zona e dal direttore di
Coldiretti Pistoia, Vincenzo Tropiano, hanno acquistato bottiglie d’olio
extravergine riportante in etichetta la qualificazione ‘tutto italiano’ o
definizioni simili.
I raggiri mettono a rischio 7.500
ettari di uliveto attivi a Pistoia, circa l’8% del territorio provinciale, dove
l’olio è una delle principali produzioni agricole.
La nuova legge salva olio è stata
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013: ‘Norme sulla qualità e
la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini’, una legge fortemente
voluta da Coldiretti, che ora comincia a far verificare cosa contengono
effettivamente le bottiglie di extravergine presenti sul mercato. I campioni
raccolti, anche a Pistoia, di bottiglie di olio saranno analizzati in
laboratori pubblici dal punto di vista chimico ed organolettico per verificare
la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto.
L’operazione è in corso in tutte le
province toscane. Le anomalie saranno denunciate alle autorità di controllo che
grazie all’entrata in vigore della nuova legge devono intervenire con ispezioni
e analisi documentali nelle aziende coinvolte.
La nuova norma prevede l’introduzione
in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di
imbottigliamento, il riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo
qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine, la
fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva
nei pubblici esercizi, l’estensione del reato di contraffazione di indicazioni
geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine,
l’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività
pubblicitarie per spot ingannevoli, il rafforzamento dei metodi investigativi
con le intercettazioni, il diritto di accesso ai dati sulle importazioni
aziendali.
“L’azione di Coldiretti – spiega Vincenzo
Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia – ha l’obiettivo di porre fine a
frodi, truffe e comunicazioni ingannevoli ai danni dei produttori corretti e
dei consumatori: troppo olio ‘marchiato’ toscano o italiano c’è in commercio,
troppi extravergine si vendono a prezzi che non coprono neppure i costi di
raccolta delle olive in Italia. Con tante etichette che riportano la bandiera
tricolore o nomi che hanno assonanza con l’italianità, ma che di italiano hanno
poco o nulla”. Un danno gravissimo per un Paese in cui l’olio di oliva è
praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani “con un consumo
nazionale stimato – sottolinea la Coldiretti – in circa 14 chili a testa e per la
Toscana considerata la regione regina per la produzione di olio extravergine”.
I risultati dell’azione di controllo e le attività messe in atto a Pistoia ed
in Toscana saranno rese pubbliche successivamente.
[comunicato
coldiretti]
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[Martedì 5 febbraio 2013 | 17:47 - © Quarrata/news]
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