sabato 5 febbraio 2011

BUGIE, GAMBE CORTE E POLTRONE


MONTALE. Giacomo Bini, su La Nazione, ci illustra una cosa che abbiamo sempre saputo, ma che Fli, in questo momento, sta riesumando a séguito delle vicende del processo sull’inceneritore.
Leggiamo il testo.

Inquinamento: interviene Fli
«Quali sono le vere cause?»
L’accusa: «Mutismo
dei tre sindaci della Piana»

«Basta con le ordinanze inutili sull’abbassamento del riscaldamento e sulla proibizione di bruciare le stoppie: il sindaco di Montale si preoccupi di escludere le responsabilità dell’inceneritore nell’inquinamento dell’aria». Futuro e Libertà di Montale, Agliana e Quarrata prende posizione contro i sindaci della Piana e in particolare contro il sindaco di centrodestra di Montale David Scatragli che accusano di «mutismo e inerzia» di fronte agli sforamenti record nei valori delle polveri Pm10 nell’aria registrati dalla centralina di Montale. «Tanti sforamenti come quelli di gennaio, 20 su 28 giorni, non si erano mai verificati – dice Franco Vannucci, di Fli di Montale – soprattutto impressiona che si siano superati i limiti in giorni festivi, come 1, 2 e 7 gennaio, quando le fabbriche erano chiuse e non c’era traffico. Si sono raggiunti valori dai 120 ai 140 di Pm10 mentre le centraline di Pistoia e Montecatini registravano la metà. Di fronte a questi dati il sindaco Scatragli non si può limitare ad ordinanze che lui stesso definisce dei palliativi e ad invitare poi la provincia e gli altri sindaci a emettere ordinanze dello stesso tipo. Ci piacerebbe poi sapere la risposta dell’Asl alla richiesta del Comune sulle misure da prendere».
«C’è un mutismo dei tre sindaci – dice Maurizio Ciottoli capogruppo Fli di Quarrata – malgrado uno sia di centrodestra, una, quella di Quarrata, sia un medico e l’altro, di Agliana, fosse apparentemente molto sensibile alle questioni ambientali». «Il sindaco di Montale si è adeguato completamente al sistema degli altri sindaci di centrosinistra – dice Mario Niccolai di Quarrata –. Non ci fidiamo assolutamente di questi amministratori dopo che nel 2007 sapevano degli sforamenti dell’inceneritore ma lo resero noto solo dopo il ballottaggio elettorale di Quarrata».
«A Montale abbiamo fatto la campagna elettorale, come centrodestra, sui temi ambientali, sul centro di riciclo e su un’alternativa all’inceneritore. È inconcepibile che all’opposizione si dicano certe cose e poi una volta al governo non si faccia niente. Per esempio il sindaco Scatragli dovrebbe chiaramente mettere uno stop netto all’ulteriore ampliamento dell’impianto a 220 tonnellate al giorno». «Il Cis ha tre milioni di debito – dice Ciottoli – e i sindaci si stanno accapigliando per le poltrone del consiglio di amministrazione e stanno zitti sull’inquinamento dell’aria».

Dunque riaffiorano i soliti problemi: Sergio Gori di Quarrata sapeva, ma per motivi di ballottaggio – pur essendo un medico di base! –non volle che nel 2007 si denunciasse il pericolo; Razzoli e Magnanensi non avevano niente in contrario a che il Cis facesse la sua lucrosa strada. I sindaci nuovi dell’oggi – Scatragli e Ciampolini – hanno da pensare (come si legge nelle accuse) ad accapigliarsi «per le poltrone del consiglio di amministrazione e stanno zitti sull’inquinamento dell’aria».

Quanti delitti, signori elettori, si compiono in nome di Dio, da parte della chiesa – e di tutte le ‘chiese’!

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[Sabato 5 febbraio 2011]

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