giovedì 17 febbraio 2011

I BUCHI NERI DEL CIS


di Alessandro Romiti

AGLIANA. Struggente la sceneggiata del Sindaco Ciampolini che, dopo aver condotto per anni l’assessorato all’Ambiente sotto la guida del superinceneritorista sindaco Magnanensi (...sarà poscia ben informata delle vicende?), convoca oggi la “commissione bilancio” alla presenza del Cis, sollecitata in ciò dall’interpellanza dell’integerrimo consigliere Colangelo per discutere i bilanci che definire in rosso è un grave eufemismo.
 Infatti, sul gioiellino di via Tobagi, incombe oggi anche la grave ipoteca dovuta al mancato raddoppio (previsto dal programma della Giunta) e iscritto sull’attuale emergenza sanitaria Pm10, anche certificata Asl: se viene meno il raggiungimento dei volumi di progetto a 225 T/die, chi raggiungerà i progettati fatturati indispensabili al ripiano della voragine?
E gli investimenti immobilizzati (28 Mil di €) chi li dovrà coprire?
Ma deve colpire il fatto che è stato solo grazie alla straordinaria sensibilità del prode consigliere Colangelo che il Sindaco ha scoperto il buco del Cis che, ammonta formalmente a soli € 1.647.263: lacrime di coccodrillo? Giudicate voi!
Il consigliere, una volta leader del Comitato contro l’inceneritore, sembra oggi muoversi come un paludato vice-assessore che pone niet (incredibile la recente votazione contro il comitato di controllo sull’impianto) o da a seconda delle possibili lusinghe del signor Sindaco… Niet e da sono ovviamente no e sì in russo, per chi non avesse capito.
Dopo la tempestiva interpellanza della lista civica DaT, convocare la Commissione bilancio  è stato un tutt’uno: le vicende orribili del Capitini fanno ancora paura e, la paura, almeno ad Agliana, fa 90! La capogruppo Lucia Salaris scalda i muscoli e predispone una commissione a cui sarà interessante partecipare, vista la congiuntura odierna! 
L’illuminato Sindaco e assessore all’ambiente sembra aver dimenticato che l’attuale consiglio di amministrazione, guidato dall’Arch. Angelo Fazio, aveva previsto nel 2008 un ripianamento del precedente buco in solo un biennio d’esercizio… Ma nient’affatto.
Il buco è sempre lì ma senza la menta intorno e sembra lievitare in modo esponenziale a causa degli alti costi imposti dalle procedure di controllo e di abbattimento degli inquinanti organici e del Pm, sistematicamente emessi dall’impianto.
Cittadini, preparate il borsello: a qualcuno il conto salato andrà servito e anche questa volta i responsabili sono lì, sempre loro, a giudizio della storia!

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[Giovedì 17 febbraio 2011]

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