sabato 26 febbraio 2011

INCENERITORE NON PIÙ NECESSARIO?

di Alessandro Romiti

AGLIANA. Ieri sera, 25 febbraio, appassionata relazione del sindaco Ciampolini alla pubblica assemblea sul tema Una diversa politica dei rifiuti in Toscana.
Dopo le dichiarazioni categoriche e più radicali del governatore Rossi, sostenute appieno dal presidente della provincia Fratoni e dall’assessore Fragai, sull’avvio di quattro nuovi impianti,  l’amata sindaca aglianese ha aperto i lavori dichiarandosi contraria alla costruzione dell’impianto del Calice.
Infatti il Sindaco ha chiarito a tutti che l’ipotesi è ben più che reale, apparendo scritta a chiare lettere sul piano interprovinciale dei rifiuti della piana Pt-Po-Fi.
Ordunque, la battuta diviene drammaticamente paradossale e sconcertante perché:
1) Il sindaco riconosce che il territorio è esposto agli effetti dell’impianto di Montale e quindi non potrà essere ulteriormente gravato dagli effetti di quello del Calice (ma come? Non diceva lei stessa e il potente Magnanensi che tali impianti non inquinano? Quando si dice contraddizione!).
2) I cittadini della zona, sono esposti a una grave situazione di inquinamento ambientale che incide su acqua/terra/aria, e dopo essere cornuti per questo, verranno anche mazziati sul piano economico, visto il crescente aumento dei costi di immobilizzazione dell’impianto di incenerimento (28 milioni di €) e dei suoi crescenti costi di gestione.
L’esperto architetto Larini ha poi ben esposto uno strabiliante documento, accompagnato da grafici (si acclude il testo: 1 e 2), nel quale sono state ripresentate, una ad una, tutte le posizioni espresse dal prof. Paul Connett e ribadite in più modi e luoghi dai comitati sorti contro l’impianto di Montale. Le teorie connettiane, una volta sbeffeggiate da Magnanensi & C., vengono oggi sostenute dall’illuminata sindaca? Che è mai successo?
I rappresentanti dei comitati avevano un comprensibile torcibudella, quando sentivano plaudire alle deduzioni dall’architetto Larini che, prima di iniziare la relazione, si è presentato chiaramente come un inceneritorista, specificando, però, che ormai nella piana l’inceneritore di Montale non è più necessario se si dà l’avvio a una raccolta differenziata porta-a-posta e a una tariffazione puntuale.
I prossimi, decisivi sviluppi ci potrebbero essere fra qualche tempo: quando verranno pubblicati gli esiti delle indagini chimico-fisiche in esecuzione in questo momento.
Delle analisi riparleremo a fine-marzo o inizio-aprile.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Sabato 26 febbraio 2011]

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