lunedì 14 febbraio 2011

SE NON ORA QUANDO


PISTOIA. Con il titolo di un romanzo di Primo Levi, le donne sono scese in piazza per gridare Se non ora quando (1982).
Rivendicavano il rivendicabile.
Eppure se si è giunti a questo che stiamo vivendo – come ci insegnano gli stessi ex-marxisti o, come direbbe qualche comunista illuminato, i nipotini di Stalin – le radici vanno cercate nei fatti seguenti alle onde rivoluzionarie degli anni 60-70.
Niente è mai senza una ragione: vogliamo tutto e lo vogliamo sùbito ha portato anche a questo.
Ed è difficile smentire – a di là delle verità di quello che ieri hanno gridato le donne – ciò che scrive, sul Tirreno, un pugno di uomini e donne di diverso parere.

Sempre che non si voglia essere dei meri integralisti targati e basta.
* * *
Diverso parere
Falsi moralismi, ricominciamo
a insegnare i valori etici e religiosi

È offensivo dell’intelligenza femminile, oltre che lesivo della memoria storica del nostro Paese, il falso moralismo che tardivamente si accorge del disastro morale del mondo giovanile: ma quello che avviene oggi non è altro che il frutto, scontato e prevedibile, di anni di lassismo e di permissivismo, di falsi modelli di liberazione della donna proposti nel tempo, per non dire di incitamento a comportamenti irriverenti (chi non ricorda gli slogan femministi urlati per le strade?). E ora che quell’apparente emancipazione è stata raggiunta e la donna (o alcune donne) usano consapevolmente il proprio corpo e la propria sessualità per scopi che solo oggi si scoprono scandalosi e immorali, come si può prendere ad un tratto argomento da una specifica occasione politica per trasformarsi in paladini della coscienza etica e religiosa?
Non è credibile e non è condivisibile.
Se vogliamo veramente essere propositivi, facciamo quello che avremmo dovuto sempre fare: ricominciamo tutti insieme a insegnare ai nostri figli i valori etici e religiosi che sono alla base della convivenza sociale e che potranno restituire il senso morale della vita, la coscienza civile dello Stato, la percezione della naturale soglia della decenza.

Maria Valbonesi e Sandra Palandri
Commissione pari opportunità
Marcello Paci, cap. Pdl Provincia
Alessandra Nesti, c. prov. Lega Nord
Patrizio La Pietra, c. prov. Pdl
Jessica Cipriani, c. com. Pdl
Giorgio Zuccherini, c. com. Pdl
Chiara Venturi,consigliere comunale
Pari opportunità Piteglio

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[Lunedì 14 febbraio 2011]

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