sabato 26 febbraio 2011

UNA DOTTRINA SOCIALE DISATTESA NEI FATTI

PISTOIA. Ci accorgiamo solo ora che tre giorni fa, sul blog della diocesi di Pistoia, Mauro Banchini si interessava di darci suggerimenti circa la dottrina sociale della chiesa, l’idea del bene comune e della partecipazione, legati, ovviamente, all’informazione.
Forse è il caso di suggerire a Banchini di ricordare al vescovo, di cui lui è ufficiale portavoce, di spiegare al popolo minuto il nesso causo-effettuale fra la dottrina sociale della chiesa e – nell’ultima fattispecie di questi giorni – le vicende dell’Aias, per le quali il vescovo Bianchi è sceso in pista a favore di una rappacificazione di cui, per la verità, non ci ha detto una parola, né accennato a prendere una benché minima posizione.
Come dovrebbe fare, del resto, un vescovo, dato che il termine significa, appunto, sorvegliante, vigile, sentinella

Banchini crede forse che, se la vicenda Aias fosse emersa a Ippona nel IV-V secolo, il vescovo Agostino se ne sarebbe stato muto come un pesce?

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23 febbraio 2011
Filed under: LIBRO APERTO di Mauro Banchini — Mauro Banchini Diocesi Pistoia @ 21:21
Tags: chiesa, dottrina sociale, informazione, partecipazione
“Nelle prospettive di un’autentica democrazia, la vita politica ha bisogno, pur se in forme diverse, della partecipazione di tutti: il cristiano, in particolare, non può disinteressarsi dei problemi del bene comune“.
Allegato all’ultimo numero del settimanale diocesano pistoiese si trova un pieghevole dedicato alla (abbastanza sconosciuta) dottrina sociale della Chiesa: uno dei dieci punti riguarda proprio il problema della partecipazione giustamente legato agli aspetti dell’informazione “il cui esercizio va regolato dalla legge della verità e dell’oggettività e temperato da un effettivo pluralismo”.
Anche vista la situazione italiana, c’è qualcosina, mi pare, su cui riflettere…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 26 febbraio 2011]

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