FIRENZE. Spending review in sanità sì, ma a patto che si
mantengano elevati standard di qualità, professionalità degli operatori e non
si disperda il patrimonio del rapporto con il mondo del volontariato. La
vicenda delle nuove centrali operative del 118 approda in Consiglio regionale,
con un’interrogazione urgente bipartisan, firmata da consiglieri di diversi
gruppi, tra cui i pistoiesi del Pd Caterina Bini e Gianfranco Venturi.
Lo scopo è di chiamare l’assessore
regionale alla salute a dare risposte sulle prospettive del servizio visto che
con la legge regionale approvata nel dicembre scorso si stabilisce che “Le
Centrali Operativa Territoriali, di cui all’articolo 76 ter, comma 2, della
legge regionale 24 febbraio 2005 N° 40 (Disciplina del Servizio Sanitario Regionale),
sono organizzate a livello di area vasta”, vale a dire tre in tutta la Toscana.
In particolare, i consiglieri
chiedono all’assessore regionale di “conoscere quale soluzione di ubicazione
delle centrali operative del 118 avrebbe il vantaggio di non depauperare
ulteriormente i territori periferici, mantenere standard qualitativi di
eccellenza, non demotivare quegli operatori che con sacrificio ed impegno hanno
costruito negli anni sistemi di assoluta qualità” e “se non si ritenga di
privilegiare quelle strutture che hanno instaurato un rapporto di
collaborazione, sia in Centrale Operativa, che sul territorio, con le
associazioni di volontariato per il trasporto sanitario e se non si ritenga
utile ascoltare le indicazioni che questi ultimi vorranno fornire a livello
regionale”.
«Vogliamo ricordare a tutti –
spiega Caterina Bini – che proprio la giunta regionale, con la recente delibera
n. 1235, entrando nel merito della questione, ha chiarito che per l’individuazione
da parte delle Aree Vaste sanitarie della centrale si debba intendere una sede
“già esistente da ampliare, con contemporanea definizione dei requisiti
strutturali, funzionali, tecnici ed organizzativi”, e cioè che sia una centrale
esistente ed operante alla data di entrata in vigore della legge stessa. E’
anche per questo che l’attuale centrale di Pistoia ha le caratteristiche per
essere prescelta, rispondendo anche alla maggior parte dei requisiti stabiliti
in termini di efficienza, economicità e organizzazione. Un altro punto di
rilievo – prosegue Bini – è quello del rapporto consolidato con il mondo del
volontariato, le cui strutture sono impegnate nel trasporto sanitario, un
rapporto che per la Regione stessa è imprescindibile. Su tutto ciò – conclude
Bini – non accetteremo forzature o stravolgimenti e siamo pronti a dare
battaglia affinché la scelta finale sulla nuova centrale operativa di area
vasta sia ubicata nel sito più adeguato e cioè a Pistoia».
[Ciro Becchimanzi – ufficio stampa gruppo Pd
Consiglio Regionale della Toscana]
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[Martedì 5 febbraio 2013 | 17:23 - © Quarrata/news]
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