martedì 5 febbraio 2013

118, NUOVA CENTRALE OPERATIVA. INTERROGAZIONE BIPARTISAN IN REGIONE. BINI (PD): “PISTOIA HA GIÀ TUTTI I REQUISITI RICHIESTI, NON SI FACCIANO FORZATURE”


FIRENZE. Spending review in sanità sì, ma a patto che si mantengano elevati standard di qualità, professionalità degli operatori e non si disperda il patrimonio del rapporto con il mondo del volontariato. La vicenda delle nuove centrali operative del 118 approda in Consiglio regionale, con un’interrogazione urgente bipartisan, firmata da consiglieri di diversi gruppi, tra cui i pistoiesi del Pd Caterina Bini e Gianfranco Venturi.
Lo scopo è di chiamare l’assessore regionale alla salute a dare risposte sulle prospettive del servizio visto che con la legge regionale approvata nel dicembre scorso si stabilisce che “Le Centrali Operativa Territoriali, di cui all’articolo 76 ter, comma 2, della legge regionale 24 febbraio 2005 N° 40 (Disciplina del Servizio Sanitario Regionale), sono organizzate a livello di area vasta”, vale a dire tre in tutta la Toscana.

In particolare, i consiglieri chiedono all’assessore regionale di “conoscere quale soluzione di ubicazione delle centrali operative del 118 avrebbe il vantaggio di non depauperare ulteriormente i territori periferici, mantenere standard qualitativi di eccellenza, non demotivare quegli operatori che con sacrificio ed impegno hanno costruito negli anni sistemi di assoluta qualità” e “se non si ritenga di privilegiare quelle strutture che hanno instaurato un rapporto di collaborazione, sia in Centrale Operativa, che sul territorio, con le associazioni di volontariato per il trasporto sanitario e se non si ritenga utile ascoltare le indicazioni che questi ultimi vorranno fornire a livello regionale”.
«Vogliamo ricordare a tutti – spiega Caterina Bini – che proprio la giunta regionale, con la recente delibera n. 1235, entrando nel merito della questione, ha chiarito che per l’individuazione da parte delle Aree Vaste sanitarie della centrale si debba intendere una sede “già esistente da ampliare, con contemporanea definizione dei requisiti strutturali, funzionali, tecnici ed organizzativi”, e cioè che sia una centrale esistente ed operante alla data di entrata in vigore della legge stessa. E’ anche per questo che l’attuale centrale di Pistoia ha le caratteristiche per essere prescelta, rispondendo anche alla maggior parte dei requisiti stabiliti in termini di efficienza, economicità e organizzazione. Un altro punto di rilievo – prosegue Bini – è quello del rapporto consolidato con il mondo del volontariato, le cui strutture sono impegnate nel trasporto sanitario, un rapporto che per la Regione stessa è imprescindibile. Su tutto ciò – conclude Bini – non accetteremo forzature o stravolgimenti e siamo pronti a dare battaglia affinché la scelta finale sulla nuova centrale operativa di area vasta sia ubicata nel sito più adeguato e cioè a Pistoia».
[Ciro Becchimanzi – ufficio stampa gruppo Pd
Consiglio Regionale della Toscana]
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[Martedì 5 febbraio 2013 | 17:23 - © Quarrata/news]

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