sabato 16 febbraio 2013

COMUNE UNICO, TAPPA A GAVINANA

di MARCO FERRARI

GAVINANA-MONTAGNA. Palazzo Achilli ore 21 del 13 febbraio. La carovana in Tour del Comune Unico fa tappa a Gavinana. Un’occasione, comoda – sono del paese –, per aggiornarsi sullo stato del progetto e per porre alcune domande. Presenti, tre componenti il Comitato Promotore della Fusione dei Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese più altre sei presenze.
L’assemblea, dopo l’illustrazione delle “slide” inerenti il percorso fin qui seguito dal Comitato ed i vantaggi economici che porterà il nuovo assetto amministrativo, si è presto trasformata in una amichevole chiaccherata.
La tabella di marcia a tappe forzate del Comitato Promotore, che dovrebbe portare alla costituzione del nuovo ente ad inizio 2014, è per il momento, rispettata. La proposta di legge di fusione è stata presentata in Regione ad opera del gruppo “Più Toscana” a fine novembre.

COMUNI SOCI
QUOTE SOCIETARIE
AZIONI
VOTI
Abetone
0,73
3.476
1
Camugnano
2,16
10.296
2
Castel d’Aiano
1,86
8.888
2
Castel di Casio
3,25
15.532
2
Castello di Serravalle
4,12
19.668
3
Castiglione dei Pepoli
6,21
29.656
3
Cutigliano
1,73
8.272
1
Gaggio Montano
4,94
23.584
3
Granaglione
2,19
10.472
2
Grizzana Morandi
3,82
18.260
3
Lizzano in Belvedere
2,31
11.044
2
Loiano
4,2
20.041

Marliana
3,06
14.608
2
Marzabotto
6,45
30.800
4
Monghidoro
3,66
17.485

Monzuno
5,66
27.016
3
Pescia
13,82
66.000
5
Piteglio
1,93
9.196
1
Porretta Terme
4,88
23.320
3
Sambuca
1,65
7.876
1
San Bendetto Val di Sambro
4,52
21.604
3
San Marcello Pistoiese
7,32
34.936
4
Savigno
2,64
12.584
2
Vergato
6,89
32.912
4
TOTALE
100
477.526

La Regione Toscana dovrà, ed è il prossimo passaggio istituzionale, interpellare direttamente i Sindaci dei quattro comuni interessati per avere un loro parere in merito. Allo stato attuale, per quanto emerso ultimamente sulla cronaca locale e per quanto riferito dal portavoce Roberto Orlandini, i favorevoli sono due: il Sindaco di Cutigliano, Carluccio Ceccarelli componente anche del comitato, e quello di Piteglio Claudio Gaggini. Enigmatica invece la posizione del Sindaco di San Marcello Silvia Maria Cormio, che recentemente ha smentito in sede istituzionale, suscitando non poche polemiche, uno dei punti cardine del suo programma elettorale “L’unione fa la forza: Comune unico, il nostro obbiettivo”.
Apertamente contrario Giampiero Danti, Sindaco di Abetone.
Espletato questo passaggio si andrà a referendum. Un referendum consultivo e pertanto senza quorum. Un referendum non vincolante, come non lo è nei fatti anche quello abrogativo. Il referendum sarà comunque valido anche se si registrerà l’affluenza minima delle assemblee. Il primo beneficio atteso dalla fusione, riportato sul depliant informativo distributito ai partecipanti e sottolineato senza però spiegarlo in quanto, per loro, ovvietà è l’aumento del peso politico della realtà montana.
Ma con quali modalità e in quali sedi si manifesterebbe il presunto maggior peso politico della realtà montana? Questo il succo della domanda posta.
La risposta è stata generica, adducendo che un Comune con popolazione numerosa (circa 10.000 persone pari a neanche un quartiere di Firenze) e territorio vasto sarà considerato diversamente nelle sedi istituzionali di Regione o Provincia.
Se di peso politico si tratta, oltre al carisma dei rappresentanti politici – e qui siamo messi maluccio – la forza politica si può misurare solo con il numero dei voti che un territorio può esprimere. Un argomento, questo, di estrema attualità legato alla vicenda del potenziamento beffa dell’Ospedale Pacini. Internamente alle Usl, per obbligo di legge, è presente un organo – la Conferenza dei Sindaci – composto da tutti i primi cittadini con compiti d’indirizzo e verifica della politica aziendale. Ogni Sindaco un voto; quattro comuni, quattro voti. Un Comunone, un voto solo.
Il mistero, ma è altra faccenda, è come questa forza sia stata o meno, nel recente passato, esecitata. Un altro esempio che confuta la tesi del maggior peso politico del comune più vasto, si ha nelle società partecipate dai Comuni stessi, come ad esempio il Cosea Ambiente Spa. Le quote dei quattro comuni ammontano in percentuale a 11,71 mentre i voti sono 7. Pescia con una percentuale di quote superiore vanta però solo 5 voti (vedi tabella allegata).
Riflettendo a freddo su quanto sentito e letto, sembra sempre più un’operazione dirigistica della solita nomenclattura d’élite, dove i cittadini e il loro pensiero sono un optional. Sintomatico è non aver percorso la sicuramente più lunga e difficile, ma forse anche più democratica, strada della raccolta delle firme per la presentazione del progetto di legge di fusione.
Siamo, come è stato detto, in stato di emergenza.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 16 febbraio 2013 | 16:51 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.