«Sarebbe stato preferibile il
Commissario Prefettizio» – Un progetto di opposizione costruttiva in vista
delle prossime elezioni amministrative
PESCIA. Alla luce degli ultimi avvenimenti della politica
pesciatina, mozione di sfiducia e approvazione bilancio consuntivo 2012,
appaiono ormai chiari e lampanti agli occhi dei cittadini alcuni elementi incontrovertibili.
L’amministrazione comunale di
centrodestra è politicamente defunta ovvero non può contare più su una
maggioranza politica ma solo su una maggioranza tecnica, dove “tecnica” diventa
una parola elegante per celare ciò che veramente tiene ancora in piedi questa
giunta, ossia un’accozzaglia di interessi particolari che niente hanno a che
vedere con il bene di Pescia e dei suoi abitanti.
In questo senso, diviene
addirittura spassosa, se non ci fosse di mezzo il bene di una comunità, la
nemesi storica di ciò che è avvenuto nel momento in cui il Sindaco Marchi ha
accusato per quattro anni il suo predecessore di tutti i disastri della città e
oggi per stare ancora sul seggiolone ha bisogno proprio del sostegno del
precedente sindaco.
Vorremmo proprio sapere cosa
vanno a raccontare gli esponenti del centrodestra ai loro elettori, come
giustificano questa situazione a dir poco vergognosa.
C’è anche qualcuno, come il vice
sindaco Franceschi, che ha il coraggio di parlare e di giustificarsi rilanciando
sul piano dell’azione di governo. Ma se questi amministratori hanno fatto solo
danni fino ad oggi, come può qualcuno credere che in un anno che rimane possano
porre rimedio al loro stesso mal governo?
Detto questo, la mozione di
sfiducia è servita a fare momentanea chiarezza su una situazione grigia che si
trascinava da anni, anche se non ci meraviglieremmo più di tanto se da qui alla
fine della legislatura ci fosse qualche altra piroetta e qualche saltimbanco
rientrasse alla casa madre.
Avremmo preferito il Commissario
per interrompere l’azione di governo di una giunta incapace e dannosa per la
città, soprattutto per impedire altri errori fatali come interrompere la
procedura per la rescissione del contratto di servizio con la Pe.Par e avallare
il passaggio di proprietà del Comicent dalla Regione al Comune di Pescia.
Su questi temi faremo la nostra
battaglia in consiglio comunale così come abbiamo sempre fatto, perché proprio
su questi argomenti vantiamo una coerenza pluriennale a prova di bomba.
Del resto, giova ricordare che la
nostra associazione ha appoggiato una candidatura alternativa a quella di
Abenante nel 2009 proprio perché criticava l’azione di governo anche della
passata amministrazione e non si trovava d’accordo sulle scelte fatte che si
volevano ostinatamente portare avanti: ricordiamo tra tutte la nostra
contrarietà ai progetti di finanza, al nuovo ospedale senza garanzie
finanziarie della Regione, alla soppressione della Biennale dei Fiore e altro
ancora.
Noi ora vogliamo pensare al
futuro facendo opposizione costruttiva con le nostre idee per l’anno che
rimane, confrontandoci con le altre forze politiche del centrosinistra per
redigere un progetto di rilancio credibile per la città e contribuire nello
specifico di Pescia a rimettere insieme i pezzi di una moderna forza politica
riformista che abbia l’ambizione di guidare la città verso un futuro migliore
con un ampio consenso.
Proprio per quest’ultima ragione
abbiamo aderito al progetto politico di Renzi e siamo disponibili a lavorare
per rafforzare a Pescia la componente riformista.
Riguardo al passato potremmo dire
che su molte questioni politiche e amministrative la storia recente ci ha dato
pienamente ragione, per questo non ci sentiamo di aver mai tradito l’elettorato
a cui volevamo parlare, ma anzi di aver cercato di rappresentarlo nell’esclusivo
interesse della città. Quindi staremmo molto attenti a distribuire patenti di
nuovismo o dare giudizi avventati sui fatti accaduti, poiché non eravamo certo
noi quattro anni fa a sostenere in prima fila come Sindaco Abenante e il suo
programma che poi tutti hanno rinnegato. Noi per l’inverso crediamo di aver
detto sempre quello che pensavamo pubblicamente e senza scegliere momenti di
comodo, senza attaccare personalmente nessuno, ma limitandosi a giudicare idee
e contenuti.
Per il futuro ci impegneremo con
chi vuole confrontarsi per redigere un programma di pochi punti chiari e
significativi per il rilancio di Pescia (il primo dei quali la rescissione
immediata del contratto con la Pe.Par e avvio di azioni di rivalsa e
responsabilità) e a selezionare una classe dirigente di persone capaci e
competenti a cominciare da un candidato Sindaco che dovrà a nostro parere
essere scelto dal basso con il massimo della trasparenza e della partecipazione
dei cittadini che si riconosceranno in un progetto politico-amministrativo di
centrosinistra.
Pescia Democratica
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[Lunedì 13 maggio 2013 | 12:40 - © Quarrata/news]
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