lunedì 13 maggio 2013

PESCIA DEMOCRATICA: «PER RIMANERE SUL SEGGIOLONE IL SINDACO MARCHI SI FA SOSTENERE DALL’EX-SINDACO ABENANTE»


«Sarebbe stato preferibile il Commissario Prefettizio» – Un progetto di opposizione costruttiva in vista delle prossime elezioni amministrative

PESCIA. Alla luce degli ultimi avvenimenti della politica pesciatina, mozione di sfiducia e approvazione bilancio consuntivo 2012, appaiono ormai chiari e lampanti agli occhi dei cittadini alcuni elementi incontrovertibili.
L’amministrazione comunale di centrodestra è politicamente defunta ovvero non può contare più su una maggioranza politica ma solo su una maggioranza tecnica, dove “tecnica” diventa una parola elegante per celare ciò che veramente tiene ancora in piedi questa giunta, ossia un’accozzaglia di interessi particolari che niente hanno a che vedere con il bene di Pescia e dei suoi abitanti.

In questo senso, diviene addirittura spassosa, se non ci fosse di mezzo il bene di una comunità, la nemesi storica di ciò che è avvenuto nel momento in cui il Sindaco Marchi ha accusato per quattro anni il suo predecessore di tutti i disastri della città e oggi per stare ancora sul seggiolone ha bisogno proprio del sostegno del precedente sindaco.
Vorremmo proprio sapere cosa vanno a raccontare gli esponenti del centrodestra ai loro elettori, come giustificano questa situazione a dir poco vergognosa.
C’è anche qualcuno, come il vice sindaco Franceschi, che ha il coraggio di parlare e di giustificarsi rilanciando sul piano dell’azione di governo. Ma se questi amministratori hanno fatto solo danni fino ad oggi, come può qualcuno credere che in un anno che rimane possano porre rimedio al loro stesso mal governo?
Detto questo, la mozione di sfiducia è servita a fare momentanea chiarezza su una situazione grigia che si trascinava da anni, anche se non ci meraviglieremmo più di tanto se da qui alla fine della legislatura ci fosse qualche altra piroetta e qualche saltimbanco rientrasse alla casa madre.
Avremmo preferito il Commissario per interrompere l’azione di governo di una giunta incapace e dannosa per la città, soprattutto per impedire altri errori fatali come interrompere la procedura per la rescissione del contratto di servizio con la Pe.Par e avallare il passaggio di proprietà del Comicent dalla Regione al Comune di Pescia.
Su questi temi faremo la nostra battaglia in consiglio comunale così come abbiamo sempre fatto, perché proprio su questi argomenti vantiamo una coerenza pluriennale a prova di bomba.
Del resto, giova ricordare che la nostra associazione ha appoggiato una candidatura alternativa a quella di Abenante nel 2009 proprio perché criticava l’azione di governo anche della passata amministrazione e non si trovava d’accordo sulle scelte fatte che si volevano ostinatamente portare avanti: ricordiamo tra tutte la nostra contrarietà ai progetti di finanza, al nuovo ospedale senza garanzie finanziarie della Regione, alla soppressione della Biennale dei Fiore e altro ancora.
Noi ora vogliamo pensare al futuro facendo opposizione costruttiva con le nostre idee per l’anno che rimane, confrontandoci con le altre forze politiche del centrosinistra per redigere un progetto di rilancio credibile per la città e contribuire nello specifico di Pescia a rimettere insieme i pezzi di una moderna forza politica riformista che abbia l’ambizione di guidare la città verso un futuro migliore con un ampio consenso.
Proprio per quest’ultima ragione abbiamo aderito al progetto politico di Renzi e siamo disponibili a lavorare per rafforzare a Pescia la componente riformista.
Riguardo al passato potremmo dire che su molte questioni politiche e amministrative la storia recente ci ha dato pienamente ragione, per questo non ci sentiamo di aver mai tradito l’elettorato a cui volevamo parlare, ma anzi di aver cercato di rappresentarlo nell’esclusivo interesse della città. Quindi staremmo molto attenti a distribuire patenti di nuovismo o dare giudizi avventati sui fatti accaduti, poiché non eravamo certo noi quattro anni fa a sostenere in prima fila come Sindaco Abenante e il suo programma che poi tutti hanno rinnegato. Noi per l’inverso crediamo di aver detto sempre quello che pensavamo pubblicamente e senza scegliere momenti di comodo, senza attaccare personalmente nessuno, ma limitandosi a giudicare idee e contenuti.
Per il futuro ci impegneremo con chi vuole confrontarsi per redigere un programma di pochi punti chiari e significativi per il rilancio di Pescia (il primo dei quali la rescissione immediata del contratto con la Pe.Par e avvio di azioni di rivalsa e responsabilità) e a selezionare una classe dirigente di persone capaci e competenti a cominciare da un candidato Sindaco che dovrà a nostro parere essere scelto dal basso con il massimo della trasparenza e della partecipazione dei cittadini che si riconosceranno in un progetto politico-amministrativo di centrosinistra.
Pescia Democratica
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[Lunedì 13 maggio 2013 | 12:40 - © Quarrata/news]

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