di MARCO FERRARI
«Stiamo lavorando per voi» e il Sindaco Cormio mette
gentilmente alla porta i cittadini della ‘manifestazione silenziosa’ –
Amministratori ‘di carta’ che fanno da passacarte all’Asl e a Abati – E il
Sindaco di San Marcello, che non risponde mai, si lamenta che nessuno le ha
scritto una lettera con una proposta
SAN MARCELLO-MONTAGNA. San Marcello Pistoiese, ore 15. Va in onda la
manifestazione silenziosa contro il “potenziamento” dell’Ospedale Pacini. Sì! Avete
letto bene: potenziamento.
È questo il termine utilizzato nei documenti ufficiali
che Asl e Comuni si scambiano cordialmente. Un termine non solo inappropriato
ma oltremodo irriguardoso e ingiurioso contro l’intelligenza delle persone
comuni, non però contro quella di chi dei Comuni è a capo. Un qualcosa di cui
bisogna essere grati e ringraziare.
La gente, radunatasi all’entrata del Comune per
ringraziare, era tanta. Il tam-tam su internet e il passaparola ha sortito i
suoi effetti e nonostante il cattivo tempo, tutti indossavano le pettorine
“Montagna Pistoiese. è qui che voglio vivere”.
La presenza del direttore dell’Asl Abati, a differenza di
quanto inizialmente diffuso, non era prevista. Tutti in sala consiliare. Al
tavolo la commissione al completo; due i Sindaci, ovviamente quello di San
Marcello e quello di Cutigliano ai lati le associazioni.
Si inizia alla grande. Si viene informati che la
commissione è salva: è diventata permanente. Ci ritroviamo un ospedale sempre
più precario ma compensati da una commissione stabile.
DALLA
MILANESE
QUESTO
NO
«Nessuno
mi ha scritto».
Non
lo accettiamo proprio il discorsino morale dalla milanese.
È
qui come ospite e passa alla guida del Tir: ma con riserva. Non legge, non
risponde e, se risponde – mi torna in mente la squallida vicenda delle cacche
di piccione e di Mauro Banchini – risponde sgarbatamente.
Tutti
i torti non li ha, perché forse, il meglio di sé, ha imparato a darlo stando
vicina alla sua Assessora esterna proveniente dalle mie terre, Quarrata, la
dottoressa che salva il mondo, ma che ha mandato a fondo l’area del mobile.
La ‘Sindaca muta’, com’era chiamata.
Ha
il coraggio di lamentarsi, la Silvia, del fatto che nessuno le scrive. C’è
anche un bel romanzo di Márquez, Nessuno scrive al colonnello, che le
si adatterebbe alla perfezione. Solo che lei, l’artista di Brera, che sorride
sotto un pino (così la propaganda elettorale) non ce la racconta giusta.
Noi
di Quarrata/news di lettere gliene abbiamo scritte almeno tre o
quattro: non solo aperte, ma addirittura inviate anche per posta elettronica
certificata. Ha risposto? No.
Le
abbiamo parlato sempre della pensilina
per i cittadini e i ragazzi delle scuole costretti a prendere il Copit sotto
l’acqua d’inverno a Gavinana. Un problema da appena 1.000-2.000 €.
Non
è stata capace, la Silvia, di rispondere e ci ha pure sfottuti: perché se ne
frega, dei suoi cittadini come anche di chi svolge il mestiere
dell’informazione.
Se
fa finta di nulla per pochi euro, cosa farà per gli interessi milionari della
gente del suo stesso democratico partito?
La
risposta è semplice, pur se crudele; e sta nei fatti: elettori della sinistra
e del Pd, avete voluto la Cor(da)mio? Impiccàtevici!
Edoardo Bianchini
|
Come i lavori della Salerno-Reggio Calabria o i rotoloni
Regina, non finiscono mai. Questo è uno degli stupefacenti “risultati”
collaterali ottenuti in difesa dell’ospedale Pacini. Una commissione
dichiaratasi, per bocca del vice sindaco del comune di San Marcello Pistoiese,
Sonnj Paccagnini, soddisfatta del lavoro fatto fino ad ora, rivendicando che
oltre il 90% delle richieste avanzate dalla commissione all’Asl sono state
accolte. Ergo: se l’ospedale è in queste condizioni il merito è tutto
nostro. Il dott. Abati dg dell’Asl 3 di Pistoia ci ha dato la zappa e noi ce la
siamo tirata sui piedi. Ma quand’è che si sente bene? Semplice: tra una zappata
e un’altra, quando non ci si picchia!
È oltremodo rassicurante sentire il Sindaco di San
Marcello, massima autorità locale in campo sanitario, dichiararsi incompetente
in materia, dato che loro, i Sindaci e i componenti della commissione
permanente devono fungere da collettori di idee e proposte provenienti dalle
associazioni e dai cittadini.
Si è perfino lamentata, la Cormio, di non aver ricevuto
nessuna lettera di proposta dai cittadini: come se le lettere e le richieste,
lei, la milanese, le leggesse e le stesse a sentire o a valutare.
Oltre all’inversione dell’onere della prova, si assiste
ora – ed anche questa è una
primizia tutta montana – all’inversione delle
responsabilità. In altre e recenti occasioni pubbliche è stato sottolineato,
sempre da loro, “i padroni del vapore”, che in fondo qualcuno li ha votati. Se
non sono quindi capaci di risolvere i problemi loro, gli eletti, non hanno
responsabilità.
Raccolgono le idee e le girano a chi di competenza,
ricevano la risposta e la rigirano alla commissione. Amministratori di carte e
di carta. Leggono e tentano di spiegare l’ultima proposta fatta all’Asl e la
relativa controproposta. Siamo sempre fermi al P.I.O.T., al P.P.S., un paio di
letti in più, l’ortopedico forse da martedì in pianta stabile fino alla fine
della stagione sciistica, il chirurgo sei giorni la settimana e per sei ore a
supporto del P.P.S. e gli ambulatori medici che da via Roma si traferiranno
nella ex-chirurgia.
Poi gentilmente la padrona di casa invita i presenti ad
accomodarsi fuori dalla sala: scusate stiamo lavorando. Per chi? Per noi o per
voi?
No. Stanno semplicemente ordinando le carte per passarle
– come s’è detto – a quegli altri dell’Asl…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Marco Ferrari.
[Domenica 3 febbraio 2013 | 09:37 - © Quarrata/news]
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