mercoledì 6 febbraio 2013

‘PALADINI DI FRANCIA’, 50 MINUTI CHE VOLANO VIA SULLE ALI DEI CAVALLI


di LUIGI SCARDIGLI

PISTOIA. Non sarà facile comprenderlo. Men che mai interpretarlo. E non vi nascondo qualche difficoltà per presentarlo. Mi riferisco alla rappresentazione che il teatro Manzoni ospiterà venerdì prossimo, 8 febbraio, ore 21, come secondo appuntamento stagionale fuori abbonamento. Si tratta di Paladini di Francia, allestito dalla Compagnia teatrale Koreja Stabile d’Innovazione del Salento e dedicato – qui inizia ad inerpicarsi la comprensione – a Pier Paolo Pasolini, il più grande intellettuale del ’900 italiano e alla sua Che cosa sono le nuvole? per la regìa di Enzo Toma che ha lavorato sulla riscrittura di Francesco Niccolini.

Sul palcoscenico, agghindati da marionette senza fili, Francesco Cortese, Carlo Durante, Antonella Iallorenzi e Silvia Ricciarelli, che insceneranno amore e morte garolinge come prodi paladini di Carlo Magno; l’amore sconvolgente per la bella e devastante Angelica e la morte cruenta del massacro di Roncisvalle.
Ho chiesto a Francesca Marchiani quanto fosse digeribile ed appetibile la rappresentazione: mi ha assicurato – a sua volta tranquillizzata da un altro pezzo importante del Teatro, Elysabetta – che è una poesia veloce e densa: 50 minuti che volano via sulle ali dei cavalli cinquecenteschi e sulla prosa, dolorosa e soave, che nasce dalla complessità ariostesca, il sarcasmo pasoliniano e l’umanità shakespeariana.

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[Mercoledì 6 febbraio 2013 | 12:53 - © Quarrata/news]

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