SAN MARCELLO-MONTAGNA. Dietro l’iniziativa del Comitato recupero ammanco in
Comunità Montana, di cui abbiamo dato notizia (vedi),
per il momento sono giunte due risposte: una di Luisa Soldati (Rivoluzione
Civile-Ingroia) e l’altra di Caterina Bini (Pd).
Le pubblichiamo in quest’ordine, che
corrisponde alla cronologia del ricevimento: la Soldati ha infatti risposto ieri,
4 febbraio, alle 10:33; mentre la Bini lo ha fatto, sempre ieri, ma alle 19:10.
LUISA SOLDATI
“Cosa
intende fare, nel pratico, per far emergere finalmente la verità sullo scempio
Comunità Montana? Quali iniziative pratiche porreste in essere?
Questa domanda
rivolta adesso, in campagna elettorale, è praticamente inutile, senz’altro le
risposte che arriveranno saranno tutte colme di buoni propositi e disprezzo per
la questione, ma poi?
La risposta da
parte dei partiti che sono già presenti in parlamento e che ad oggi sono anche
alla guida dei Comuni Montani l’abbiamo già avuta, “il silenzio”. Dico “l’abbiamo”,
in quanto come cittadina della montagna, ancor prima che come rappresentante
politica e oggi candidata al Senato della lista Rivoluzione Civile-Ingroia, ho
scritto e denunciato in più occasioni il vergognoso silenzio e la mancata
assunzione di responsabilità da parte delle forze politiche che hanno
amministrato l’Ente. Detto questo, la risposta pratica che oggi vi posso
sinceramente garantire, a prescindere dall’essere eletta o no, è che intendo,
mantenendo inalterata la mia volontà a conoscere la Verità, chiedere (a
chiunque sia eletto della mia lista) di portare all’attenzione degli organi
governativi, con un’interrogazione parlamentare, la discussione della questione
e la pubblicazione degli atti giudiziari, personalmente ho già aderito all’appello
di Libera “ Senza Corruzione Riparte il Futuro”. Inoltre Rivoluzione Civile –
Ingroia – ha già ben delineato la propria volontà politica di governo, ha
infatti presentato la proposta di legge Ingroia-La Torre, che si prefigge di
recuperare i 180 miliardi di patrimoni illeciti e combattere la corruzione e le
mafie di cui, ai-noi, anche la montagna parrebbe provvista.
Maresca 4
Febbraio 2013
Luisa Soldati
Candidata al Senato
per Rivoluzione Civile-Ingroia
• • •
CATERINA BINI
Comprendo
la domanda di verità che da più parti si è levata nei confronti di questa
vicenda che appare indubbiamente grave sia per l’entità, sia per come ha potuto
protrarsi nel tempo. Allo stato dei fatti l’accertamento delle responsabilità è
in mano alla magistratura, che auspico possa fare al più presto piena luce su
tutta la vicenda. Non riesco quindi a intravedere ulteriori iniziative pratiche
rispetto a questo compito che è oggi totalmente in mano ai giudici ai quali
spetta far emergere le responsabilità personali dei singoli coinvolti. Sul
piano politico, dopo lo scioglimento della CM, i comuni stanno avviando una
nuova forma di collaborazione tra loro che sono certa saprà superare questa
vicenda e al tempo stesso sviluppare un’efficace iniziativa comune per la
nostra montagna. Questo a partire da una rinnovata capacità di controllo affinché
simili vicende non abbiano a ripetersi.
Caterina Bini
• • •
È
pienamente comprensibile – anche secondo il Comitato, appositamente sentito – l’obiezione
di Luisa Soldati, circa le promesse elettorali, che di solito si rivelano carta
straccia come i Fresh del Monte dei Paschi cari (anzi carissimi: 10
milioni di €!) anche alla Fondazione Caripit.
Ma
la domanda si giustifica pienamente sotto un altro non meno importante profilo:
si vedrà, appunto, dopo le elezioni, chi è bugiardo e chi non lo è.
Lo
sbugiardamento è, dunque, la nuova frontiera civile alla quale gli
elettori devono andare incontro e con la quale dovranno assolutamente fare i
conti…
Q/n
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[Martedì 5 febbraio 2013 | 10:58 - © Quarrata/news]
La Dott.ssa Caterina Bini, pur comprendendo la domanda e nei quasi 24 mesi dalla scoperta del fatto, lo stesso PD, partito al quale appartiene, di fatto, non vogliono rispondere.
RispondiEliminaQuesta risposta è insignificante, di comodo e per non rispondere, si fa scudo delle solite frasi fatte.
Pur essendo arrivato tardi, come assiduo lettore del Blog Quarrata News, mi ha appassionato la vicenda e in alcuni mesi mi sono letto tutti gli scritti, fino al primo, relativi al caso Comunità Montana.
Ne ho trovati tanti, ma soprattutto quattro del mese di Aprile, che se risponde al vero quanto scritto, il PD e i suoi rappresentanti, oltre ai Presidenti, ex Presidenti, Revisori ecc. ecc. in Comunità Montana, non possono dire che non avevano avuto elementi e da tanti anni, su fatti e vicende che avrebbero dovuto essere verificati all’interno dell’Ente.
Perché non è stato fatto?
Dott.ssa Bini, l'invito, se non l’avesse ancora fatto, è quello di leggerli:
http://quarratanews.blogspot.it/2012/04/comunita-montana-raccomandate-su.html
http://quarratanews.blogspot.it/2012/04/comunita-montana-le-riflessioni-di.html
http://quarratanews.blogspot.it/2012/04/comunita-montana-qualcuno-aveva-detto-e.html
http://quarratanews.blogspot.it/2012/04/comunita-montana-le-fini-deduzioni.html
chissà, se dopo averli letti, non si senta invogliata a dare una risposta più esauriente e concreta.
In ogni caso valuti Lei, noi faremo di conseguenza le nostre considerazioni.