martedì 5 febbraio 2013

OSPEDALE DI SAN MARCELLO FRA DIETRO-FRONT E ELEZIONI IN ARRIVO


di FELICE DE MATTEIS

Sabato scorso in Comune la commissione ha fatto inversione di marcia, ma i Sindaci dovrebbero strappare l’accordo di non dismissione del Pacini prima delle elezioni e del ‘tempo delle bugie’

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Meno male che la Zeno c’è, possiamo dire, riprendendo un conosciuto slogan.
Questa benemerita Associazione (vedi l’immagine) ci ragguaglia in ordine alla riunione della Commissione Tecnica di Sabato 2 febbraio e ci offre un quadro di sintesi importante ma anche estremamente pericoloso.

In questa riunione, infatti e finalmente, si butta al macero tutta l’architettura proposta dalla Dirigenza Asl sul futuro del Pacini e si riconferma – seppur in maniera minimalista – il diritto alla salute senza ridimensionamenti; non si parla di potenziamento dell’Ospedale Pacini e questo sarebbe il momento di farlo. La Montagna non chiede la luna, chiede un Ospedale efficiente e funzionante, come lo era prima.
I medici intervenuti in questa Commissione ci dicono chiaramente che a San Marcello il Reparto di Chirurgia funzionava alla grande e l’Ortopedia faceva la sua parte, anche se penalizzata nel tempo da scelte ottuse e aprofessionali (questo lo diciamo noi). Idem dicasi del Pronto Soccorso e del Reparto di Medicina.
La lettura della relazione del 2 febbraio u.s. è esaustiva e ad essa rimandiamo; vorremmo solo sottolineare quanto affermato dal dottor Rimediotti quando dice che «la Medicina è fragile senza un ortopedico, senza un’anestesista, senza specialisti in genere. È fragile anche allorquando i nuovi medici non abbiano prospettive professionali».
Già, prospettive professionali. Tradotto significa che solo medici votati al dolce far niente per mancanza di supporti sanitari e disponibili a vivere in un classico deserto dei Tartari, senza alcuna possibilità di personale soddisfazione ed ambizione professionale, possono adattarsi a fare i passaparola con Pistoia, riducendosi a fornire qualche aspirina o qualche diuretico.
Esiste questa tipologie di medico? Il lettore è comunque in grado, leggendo il comunicato della Zeno Colò, di farsi una precisa idea di quello che la Dirigenza Asl vorrebbe per la Montagna e il suo Ospedale e ciò che invece la Montagna pretende.
Lasciando perdere, perché non è il momento, il cambio di parere della Commissione rispetto all’ultima del 23 gennaio, dove l’Ospedale veniva di fatto soppresso con un partito (il Pd) spaccato al suo interno perché favorevole allo scempio a livello provinciale e contrarissimo a livello locale, un’altra pericolosa trappola è stata nascosta davanti a tutti: è la trappola del tempo che fra nemmeno venti giorni ci porterà alle elezioni.
Se in questo lasso strettissimo non verrà messo nero su bianco, una volta passate le elezioni, niente di più facile, anzi, sicuramente, si tornerà alla proposta precedente del 23 gennaio. Di solito funziona così.
Sarà pure malizia, questa, ma siamo pronti a scommettere!
Dunque, messa da parte la Commissione delegata dai Sindaci, siano i Sindaci stessi, con il buon Danti, se è in comodo, a risolvere il problema a strettissimo giro di consultazioni con la Dirigenza Asl.
Dovesse mai scattare la trappola del dopo elezioni di cui sopra, allora veramente potrebbe esserci qualcuno che, non accettando questa ulteriore presa di giro, mette “in moto” l’Ortopedia, la Medicina e la Chirurgia a secondo della bisogna.
L’auspicio di tutti è che i Signori Dirigenti dell’Asl di Pistoia si rendano conto che la salute non vive di budget o di parametri astrusi tirati fuori per giustificare una interruzione di un servizio, quale quello sanitario, che corrisponde con il più generale diritto alla salute. Un diritto che nessuna alchimia politica può ridurre a sigla o a fumisteria verbale. Non sappiamo chi fosse presente dell’Asl alla riunione della Commissione. Le hanno viste questi Signori le persone presenti e determinate che erano in piazza? Se non c’erano o non hanno visto, se lo facciano raccontare, perché quelle presenze e quelle pettorine indossate dai cittadini erano, di fatto, armature!
Si tagli sui garibaldini dell’amministrazione ma non si tocchi il diritto di un territorio che per estensione è il più grande della Provincia.
Signori Sindaci, attenzione: il tempo passa e il 23 febbraio è alle porte. Datevi da fare, senza tante storie.

P.S. – Perfino la sindaca Cormio e il Vicesindaco Paggagnini si erano… ‘armati’!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 5 febbraio 2013 | 09:12 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.