martedì 12 febbraio 2013

SABRINA IMPACCIATORE, ‘È STATO COSÌ’


di LUIGI SCARDIGLI

MONSUMMANO. Sa fare un sacco di cose, romana, 44 anni, con un back ground meridionale e con un trascorso televisivo ad origine controllata per fare successo per forza, se hai qualche numero da spendere, oltre che essere carina.
Nella faretra di Sabrina Impacciatore i numeri sono quelli del teatro e venerdì prossimo, alle nove della sera, al Montand  di Monsummano, il pubblico potrà davvero stabilire se Gianni Boncompagni, suo antico ed infaticabile estimatore, abbia avuto ragione a lanciarla nell’emisfero dello spettacolo.
Lo toccherà con mano, il pubblico monsummanese, vedendola, unica e assoluta protagonista, di È stato così, il romanzo di Natalia Ginzburg che il regista Valerio Binasco ha deciso di traghettare in scena.
È la storia, dolorosissima, ma dignitosa, di una donna, senza nome, senza tempo, senza età, costretta a convivere con la manifesta infedeltà del marito, in un’immersione fatale verso il baratro dell’esistenza che trova, proprio nella sua solitudine, l’arma del riscatto. Un monologo straziante reso ancor più tenero e impegnativo dalla totale assenza scenografica, che non fa che evidenziare, fino al collasso, l’arte recitativa di Sabrina Impacciatore, chiamata a dimostrare, a coloro che la ricordano solo come donzella pon pon a Domenica In, che prima d’ogni altra cosa, la ragazza, seguì i corsi newyorkesi all’Actor’s Studio e qualcosa, per forza, deve aver imparato. E ricordare.

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[Martedì 12 febbraio 2013 | 15:54 - © Quarrata/news]

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