PISTOIA. La riorganizzazione della rete dell’emergenza
sanitaria passa dalla necessità di contenere i costi del sistema,
conseguenza diretta della recessione economica che stiamo vivendo.
La realizzazione della centrale operativa a Pistoia,
come centrale di riferimento per l’Area Vasta Centro (Firenze, Prato, Pistoia),
comporterebbe minimi investimenti, oltre ad un’ottima integrazione con la rete
del soccorso extraospedaliero e con il volontariato.
Inoltre in base agli indicatori regionali derivanti
dai flussi dei dati trasmessi dalle aziende “progetto mattoni”, possiamo
evidenziare che Pistoia è una delle poche centrali insieme ad Arezzo ed alla
Versilia che per l’anno 2013 risponde agli standard fissati dalla normativa
regionale.
I dati ufficiali evidenziano che il lavoro svolto
dalla Centrale Operativa Pistoiese è di altissima qualità sia rispetto alle
altre centrali regionali che nel confronto a livello nazionale, pertanto non è
chiaro perché l’assessorato toscano non abbia ancora preso decisioni in merito,
innescando anche ritardi nel cronoprogramma dettato dalla delibera della RT n.
1235.
La LR 81 del 27/12/2012 “Misure urgenti di
razionalizzazione della spesa sanitaria “ e la Delibera G.R.T. n. 1235 del
28/12/2012 “Azioni di riordino dei servizi del Sistema Sanitario Regionale”,
Approvazione linee d’indirizzo alle aziende sanitarie ed alle Aree Vaste e
relativo piano operativo, indicano puntualmente le scelte fatte dal
legislatore.
La legge 81 art. 5, al comma 2, rimarca
il termine “esistente” e cioè la nuova Centrale Operativa del 118 di area vasta
deve risultare esistente ed operativa alla data di entrata in vigore della
legge stessa.
Il legislatore lascia quindi intendere la finalità
principe della riorganizzazione e cioè il contenimento dei costi, escludendo di
fatto l’attivazione di centrali operative in locali diversi dalla
localizzazione esistente al 27 dicembre 2012, rafforzata anche dalla Delibera
G.R.T. 1235 del 28 Dicembre 2012 nel punto in cui si parla di ampliamento di
una centrale esistente.
In questo panorama normativo l’Azienda Sanitaria
Fiorentina sembrerebbe invece aver iniziato i lavori per la realizzazione di
una nuova centrale operativa, posta presso il presidio ospedaliero IOT, dopo l’entrata
in vigore della LR 81, di fatto disattendendo quanto riportato nella normativa
regionale a discapito del principio di risparmio di denaro pubblico, facendo
inoltre ipotizzare una candidatura ad essere riferimento per l’Area Vasta
Centro, che riteniamo inopportuna oltreché dispendiosa e fuori dalle
disposizioni di legge.
Ci auguriamo che il ritardo nella indicazione di
Pistoia come C.O. di Area Vasta non sia dovuto a pressioni politiche che
puntino alla scelta di Firenze, o su altre scelte alternative, anche se la
stessa ha performance inferiori a Pistoia.
La CISL, insieme a tutti i soggetti interessati del
volontariato e delle associazioni, si uniscono per dare forza alla battaglia
perché Pistoia abbia il giusto riconoscimento di C.O. di Area Vasta.
[comunicato cisl pt]
Tabelle dati: gli indicatori colorati in rosso sono
obiettivi non raggiunti.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 9 maggio 2013 | 18:27 - © Quarrata/news]
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