di FELICE DE MATTEIS
Alcune (poche) riflessioni sulle grandi
manovre dei soliti politici di turno
SAN
MARCELLO-MONTAGNA.
Fateci caso: solo questo blog ed il lucido Grillo Parlante, con i suoi pezzi,
pongono interrogativi seri e documentati sulla vicenda Comunone/Dynamone.
Gli
altri, stampa “organica” in testa, propagandano questo parto – che già
chiamammo podalico – senza favorire dibattiti ed interventi. Qualcosa vorrà
dire o no?
Le
amministrazioni dei quattro Comuni montani accettano che il logo del loro Comune
venga usato impropriamente da “un non si sa chi” che promuove assemblee anche
nei vespasiani (battistrada Cutigliano) pur di arrivare alla “soluzione finale”:
la nascita del Comunone/Dynamone e la morte annunciata di tutti gli scandali
che hanno contraddistinto trenta anni di vita pubblica (leggi ruberie:
ognuno ha le sue… Ruby, anche le sinistre locali) sulla Montagna.
Penso
non debbano averla vinta, se non rivogliamo sulla scena pubblica, per i
prossimi decenni, persone politicamente macchiate che, a titolo
personale, o come avanguardia del Pd, tanto si stanno dando da fare. Basterebbe
solo questo per fare storcere la bocca ai “normo-pensanti”.
Pensiamo
anche che la Montagna “pensi” (scusate il bisticcio) e che sia necessario pretendere
una adeguata informazione, prima di arrivare al referendum che la Commissione
Regionale si appresta a indire dopo l’audizione di martedì 14 – bontà loro! – per dare parvenza a un
obiettivo che si prefigge solo di far calare il silenzio sulle pregresse e
criminogene vicende della politica montana.
Di
ciò ha già parlato alla perfezione il Grillo Parlante.
A
noi preme fare rilevare che mentre i quattro Sindaci – Cavalieri dell’Apocalisse?
– hanno delegato ad una
commissione di ragazzotti anche la sorte dell’Ospedale Pacini, in questo caso, tutti
insieme, si rivolgono alla Regione per avere soldi da destinare a una corretta
informazione e chiedere addirittura supporti informativi su ciò che la
popolazione dovrà decidere.
Compreso
che roba? Quella sana ramazza che purifichi e vivifichi la Montagna non è forse
più che mai necessaria?
E,
per finire, un cordiale avviso ai Comitati sorti recentemente e supportati da migliaia
di firme: attenzione! Le vostre firme, per certa gente, sono voti. Non fatevi
blandire o infinocchiare da gente che ha la faccia di bronzo e che non si
vergogna neppure di fare finta di non sapere e di chiedere appoggio,
perché – pensano – tanto la gente è
fessa.
Vale
sempre – a questo proposito – la famosa pernacchia di Totò.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 12 maggio 2013 | 20:22 - © Quarrata/news]
Visto che l'artefice politico ufficiale della proposta di legge è un consigliere regionale eletto nelle liste di quello che andava con le ampolline dal "dio po", il Comune unico della Montagna Pistoiese potrebbero chiamarlo "Trota".
RispondiEliminaSecco, sintetico, efficace, ricordabile.