martedì 14 maggio 2013

OSPEDALE DI SAN MARCELLO. NELL’ESERCIZIO DELLA DEMOCRAZIA È COMPRESO ANCHE IL DOVERE DI FARSI PRENDERE IN GIRO?


di FELICE DE MATTEIS

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Esiste un limite anche alla servile propaganda imposta dai “capoccia” che scippano stipendi da oltre centomila euro l’anno solo per esercitare la poco onorevole arte di soddisfare i desiderata del maggior artefice dello sfacelo della sanità in Toscana che corrisponde al nome di Enrico Rossi: Assessore alla Sanità della Regione Toscana per dieci anni e per grazia, non di Dio e volontà della Nazione, ma dei suoi compagni e di una comoda e compiacente opposizione, addirittura Presidente di quella Regione Toscana e successore, tra i successori, di un certo Vannino Chiti.
Vi proponiamo di rileggere il comunicato stampa dell’Asl 3 di Pistoia, senza commenti e dedicato agli abitanti della Montagna che hanno occhi per leggere e comprendere.

È un comunicato rispettoso dei cittadini e della loro intelligenza?
Si può, in maniera così poco seria, contrabbandare una dismissione chiamandola “integrazione”, “Ospedale della Montagna” etc. etc.?
Vi lasciamo – se ne avete lo stomaco – la lettura integrale del comunicato.
Mettetelo da parte, soprattutto coloro che credono ancora di poter discutere ad armi pari con certa gente.
L’estensore del comunicato è un semplice dipendente: lo perdoniamo.
Chi lo ha commissionato è certamente persona che poco rispetto ha della altrui intelligenza: forse perché il suo “ufficio” si è fermato alle tasche senza passare dal cuore e soprattutto dal cervello.
Nell’esercizio della democrazia è forse compreso anche il farsi prendere in giro da queste sconcezze verbali?
Se l’Ospedale di San Marcello dovrà chiudere perché troppo si è rubato negli anni passati nella integerrima Regione Toscana, nessuno è tenuto a sbeffeggiare le vittime di questo corrotto sistema.
Loro, gli assatanati con i nostri soldi, sappiano che la memoria è strumento per migliorare e non solo per ricordare.
La si usi, questa memoria, leggendo il comunicato ufficiale dell’Asl e riponendola nei nostri pensieri.
Tornerà utile per spiegare alla generazione che verrà come, in democrazia, si debba bere anche l’amaro calice della menzogna. Per ricordare e mettere a frutto per i tempi migliori.
Quando certi scheletri, per legge di natura o in virtù di legge dello Stato, saranno finalmente, o sotto terra o nelle patrie galere.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 14 maggio 2013 | 08:12 - © Quarrata/news]

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