di FELICE DE MATTEIS
SAN
MARCELLO-MONTAGNA.
Esiste un limite anche alla servile propaganda imposta dai “capoccia” che
scippano stipendi da oltre centomila euro l’anno solo per esercitare la poco
onorevole arte di soddisfare i desiderata del maggior artefice dello sfacelo
della sanità in Toscana che corrisponde al nome di Enrico Rossi: Assessore alla
Sanità della Regione Toscana per dieci anni e per grazia, non di Dio e volontà
della Nazione, ma dei suoi compagni e di una comoda e compiacente opposizione,
addirittura Presidente di quella Regione Toscana e successore, tra i
successori, di un certo Vannino Chiti.
Vi
proponiamo di rileggere il comunicato
stampa dell’Asl 3 di Pistoia, senza commenti e dedicato agli abitanti
della Montagna che hanno occhi per leggere e comprendere.
È
un comunicato rispettoso dei cittadini e della loro intelligenza?
Si
può, in maniera così poco seria, contrabbandare una dismissione chiamandola “integrazione”,
“Ospedale della Montagna” etc. etc.?
Vi
lasciamo – se ne avete lo stomaco – la lettura integrale del comunicato.
Mettetelo
da parte, soprattutto coloro che credono ancora di poter discutere ad armi pari
con certa gente.
L’estensore
del comunicato è un semplice dipendente: lo perdoniamo.
Chi
lo ha commissionato è certamente persona che poco rispetto ha della altrui
intelligenza: forse perché il suo “ufficio” si è fermato alle tasche senza
passare dal cuore e soprattutto dal cervello.
Nell’esercizio
della democrazia è forse compreso anche il farsi prendere in giro da queste sconcezze
verbali?
Se
l’Ospedale di San Marcello dovrà chiudere perché troppo si è rubato negli anni
passati nella integerrima Regione Toscana, nessuno è tenuto a sbeffeggiare le
vittime di questo corrotto sistema.
Loro,
gli assatanati con i nostri soldi, sappiano che la memoria è strumento per
migliorare e non solo per ricordare.
La
si usi, questa memoria, leggendo il comunicato ufficiale dell’Asl e riponendola
nei nostri pensieri.
Tornerà
utile per spiegare alla generazione che verrà come, in democrazia, si debba
bere anche l’amaro calice della menzogna. Per ricordare e mettere a frutto per
i tempi migliori.
Quando
certi scheletri, per legge di natura o in virtù di legge dello Stato, saranno
finalmente, o sotto terra o nelle patrie galere.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 14 maggio 2013 | 08:12 - © Quarrata/news]
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