di ALESSANDRO
ROMITI
L’Assessore
Ciampi ammette che il Comune non ha dati certi sui plessi in cui vivono e
soggiornano migliaia di ragazzi – E la Preside Desideri non risponde alle
domande
AGLIANA. La vicenda-terremoto,
denunciata dal blog, che ha visto chiamate in causa la dirigente Angela
Desideri e la vicaria Paola Bertelli (vedi), ha trovato una sua compiuta e
imbarazzante comprensione nella risposta che l’Amministrazione comunale di
Agliana ha dato di recente all’interpellanza promossa dal consigliere d’opposizione
Luca Benesperi.
Intanto
è da sottolineare che nessuna risposta è mai pervenuta a chi scrive, alla
domanda proposta con mail certificata, inviata alla dirigente scolastica l’8
febbraio scorso: silenzio assoluto, nel rispetto della migliore tradizione
bulgara della nostra pubblica amministrazione tricolore.
MURI DI GOMMA. TRA IL RIDICOLO, L’OFFENSIVO E L’OSCENO
Scendo
in campo per qualche doverosa postilla. Sul Sindaco, sull’Assessore Ciampi e
sulla Preside-Dirigente Desideri: alla fine espungo dalle responsabilità –
con un atto di clemenza – l’improvvida Vicaria Bertelli, perché ha sbagliato
(sbagliano tutti…), ma a caldo, lì per lì, e con delle giustificazioni
balbettate che fanno tenerezza: «Ho visto che la scossa era ondulatoria
e non sussultoria». La Bertelli studi un po’ di più e si renda conto
che di terremoti sussultori ce ne sono davvero pochi: e quando vengono, nessuno
li racconta.
Più
gravi sono le posizioni del Sindaco Ciampolini e di Ciampi: che ci dicono, in
buona sostanza, di non sapere se i loro edifici scolastici sono in grado di
reggere una scossa (anche minima), se dura troppo. Perché per chi non lo
sapesse, anche una scossa di grado 1, se durasse 45 secondi potrebbe essere
letale. Tra i miei allievi non ho solo Ciampi, ma anche un sismologo di fama
internazionale che insegna all’Università di Bologna.
Sindaco
e Ciampi hanno la responsabilità – non
secondaria – di non aver sottoposto a verifica, nei tempi di legge, i
propri edifici. Dire, dunque, che non c’è quattrini non basta affatto: se le
cose vanno fatte, vanno fatte. E qui si tratta della vita della gente.
Sgradevole
è invece il comportamento della signora Preside Desideri. I Dirigenti hanno
la rappresentanza esterna dei loro istituti e se un giornalista fa loro una
domanda, devono – dico devono – cortesemente e immediatamente rispondere
in ossequio al rispetto dei principi dell’art. 21 della Costituzione,
di cui spesso si riempiono la bocca quando fanno le prediche sia ai ragazzi che
ai loro subordinati. È che questi Dirigenti sono complessivamente
ridicoli e inadeguati alla Dirigenza, sia come preparazione che come
attitudine: e basta vedere i concorsi con cui si accreditano, al momento
sotto inchiesta e sotto tiro.
Fra
l’altro, in via del tutto amichevole e conciliante, mi ero mosso anche io personalmente
telefonando al Dirigente Provinciale dell’istruzione, il dottor Mauro, e
chiedendogli di sollecitare la Desideri a comportarsi così come la sua
funzione richiede.
Tutto
inutile. Perché in Italia – il Paese più corrotto d’Europa, come ci ricorda
la Gabanelli da Report – quando uno siede su un seggiolone, fa come
cavolo gli pare e diventa più ignorante (etimologicamente) di un mulo.
Che
schifo, dunque, tutta questa vicenda! Che mancanza di rispetto nei confronti
delle regole della comunicazione e, dunque, dei cittadini e della democrazia,
signora Desideri!
C’è
rimasto da considerare il tocco finale dell’osceno.
La
Sindaca Ciampolini dice che gli amministratori di Agliana «...non hanno
avuto comunicazioni che non ci sono state scuole che non hanno evacuato».
Attenzione a quel che non hanno
evacuato: se le parole usate sono proprio queste, l’Eleanna ringrazi il
cielo che le scuole di Agliana «vanno bene d’intestino», ma torni sui banchi
di scuola per una maggiore proprietà di linguaggio.
Il
tutto resta, comunque, una bella questione di cacca.
Edoardo Bianchini
|
La
risposta dell’assessore Ciampi è stata incongruente e complessivamente disdicevole,
vista la materia oggetto di trattazione: la sicurezza dei nostri ragazzi a
scuola in relazione ad eventi sismici.
Sull’interpellanza
proposta, l’amministratore ha introdotto per metà della risposta la semplice
constatazione che «...non ci sono risorse
economiche...» da parte
della Regione Toscana e che pertanto, «...non hanno fatto alcuna verifica delle
esigenze prestazionali dei fabbricati definiti “strategici” presenti nel territorio
comunale». Benissimo: ma a
noi che ce ne importa? E perché mai gli edifici non a norma dovrebbero restare
aperti al pubblico, per di più minorenne, senza problema alcuno? Solo per
aspettare un’ipotetica ma non improbabile scossa emiliana?
L’interrogazione
ha avuto una risposta formale, di circostanza e inutile: sapere che non ci sono
fondi che potranno essere utilizzati per le eventuali esigenze di miglioramento
della “sicurezza statica” del plesso, è informazione di per sé ridicola e
offensiva.
Ciampi
ha rassicurato: i “piani d’evacuazione” ci sono. La sicurezza è assicurata
(sulla carta), ancorché non siano comprensibili le caratteristiche di sicurezza
strutturale dei plessi.
Le
maestre fanno le prove di evacuazione con gli alunni, ma poi, di fatto, non le
garantiscono. Perché questo? Chi doveva fare cosa?
Da
segnalare che il consigliere Benesperi ha chiesto di chiarire un particolare aspetto
che non è accessorio: «...durante la recente scossa del 25 gennaio
vi risulta che tutte le scuole sono state evacuate, seguendo i c.d. piani della
“Protezione civile”?».
Ciampi
ha ribadito, quasi balbettando e procedendo in modo contraddittorio: «...tutte le scuole hanno eseguito tutte le
procedure necessarie per mettere in sicurezza i bambini... e dove i bambini
erano già fuori non si è previsto nessun intervento, e comunque ... è la scuola
che gestisce in autonomia con i suoi responsabili della sicurezza e dell’evacuazione
l’emergenza eventuale...».
La
Sindaca è intervenuta affermando che «...non hanno avuto comunicazioni che non ci
sono state scuole che non hanno evacuato, anche se (e qui cascherebbe l’asino)
quello che è apparso su un blog... (facendo
una chiara ammissione) è il caso della scuola di via Livorno...».
Riepiloghiamo
cercando di comprendere con chiarezza i termini della questione che appare
davvero ingarbugliata, ma dimostrativa della superficialità e dell’approssimazione
con la quale l’Amministrazione e i dirigenti scolastici si muovono sulle
vicende relative a una scossa sismica e che – nel caso di fattispecie – ha
visto tutti gli alunni della scuola “trattenuti” all’interno del plesso di via
Livorno, fino all’ora di uscita e ciò per espressa conferma della vicaria
Bertelli – stando a quanto si è saputo.
Questo,
peraltro, sarebbe stato l’unico esempio di non evacuazione nell’intera
provincia di Pistoia; e pertanto delle due l’una:
1.
o la Bertelli è anche una bravissima geofisica e (come ha detto personalmente a
hi scrive) ha riconosciuto la natura ondulatoria della scossa,
rassicurandosi così del fatto che non era “sussultoria” e quindi era meno
pericolosa, e pertanto, ha fatto bene a trattenere i bambini nelle classi, sebbene
si siano tutti fiondati sotto ai banchi e molti bidelli e maestre li abbiano portati
verso l’uscita ... (questi, quindi, sarebbero stati improvvidi e superficiali,
perché dimostratamente impreparati al riconoscimento del particolare sviluppo
del fenomeno tellurico!)
2.
o tutti gli altri maestri/professori delle scuole (anche di grado superiore)
del resto della provincia, sono sconsiderati e superficiali al punto che, in
spregio al principio e alla solenne esigenza di proficuità delle lezioni, hanno
perseguito il solo fine di interrompere la lezione, non registrando la
superficialità e leggerezza della scossa (manifestamente ondulatoria!) come la
signora Bertelli.
Ma
vediamo ora che cosa scaturisce dalle argomentazioni dell’Assessore Ciampi,
svolgendo un’analisi filologica del testo (e lui che, è un papirologo, sa bene di cosa parlo):
- 1. I fabbricati “strategici” – come le scuole – non sono stati sottoposti alle verifiche di sicurezza previste dalla legge e terminate lo scorso 30 marzo.
- 2. L’assessore Ciampi, sorprendentemente, dice che l’Amministrazione, confida in un “rinvio del termine con una deroga”, sebbene si dichiari informato che la verifica sarà non utile a eliminare eventuali criticità del fabbricato. Chiaro che con la deroga, appunto, si deroga e non si risolve, non si comprende, né si rimedia (alle eventuali carenze).
- 3. A Ciampi risulta che «...tutte le scuole sono state evacuate in rispetto alle procedure che sono state individuate dai piani di sicurezza e in rispetto alle linee guida della Protezione civile...». Ma su questo è d’accordo anche la dottoressa Benesperi, Preside-Dirigente muta dopo le nostre richieste?
- 4. Alla Sindaca risulta che c’è una notizia (riportata da un generico ‘blog’: lo poteva nominare, non è infettivo e ha il pieno diritto di riconoscimento della propria personalità) che denuncia un’evidente incongruenza comportamentale tenuta nel plesso di via Livorno, ma non le passa neppure per la testa di interessarsi alla verifica del fatto, mentre la Dirigente Desideri se ne infischia di rispondere alla segnalazione di denuncia inoltrata con Pec alla sua attenzione.
- 5. Qualche giorno fa, a fronte di una interpellanza, siamo dinanzi a una risposta fasulla di Ciampi è stata: non è vero che tutte le scuole hanno adottato le misure di sicurezza e applicato i piani di evacuazione previsti. C’è un’eccezione. E che eccezione! Quella di via Livorno, una scuola Elementare.
Viene
dunque da chiedersi: ma le misure di sicurezza sono davvero rispettate con il
necessario scrupolo dai Dirigenti scolastici e dagli amministratori? E perché i
Dirigenti non rispondono alle domande dei giornalisti e costringono a dover
intervenire in consiglio con interrogazioni per chiarire un aspetto così basilare?
La
tragedia di San Giuliano – che ha sconvolto l’intero Paese – non ha insegnato niente?
E allora: da chi siamo amministrati e diretti?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 6 Maggio 2013 | 11:09 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.