venerdì 3 giugno 2011

CENSURA. SILENZIO SULLA «SOCIETÀ DELLA SALUTE»




PISTOIA. Ma proprio non avete notato il silenzio di tomba che sta regnando sul problema Società della Salute/Torselli?
Le cronache cittadine sono tutte impegnate in altre direzioni e dei 150mila euro che i progressisti dell’innovazione (Ciampolini-Berti) intendono spendere per non più di un anno – in attesa delle prossime elezioni amministrative – nessuno parla più.
La stampa strutturata assomiglia ai giovani nella famosa definizione che di essi dà Aristotele: s’innamora di colpo e, una volta soddisfatto il proprio eros istantaneo, passa ad altro, perché non ha fermezza.
Così quest’altro grosso problema della realtà pistoiese è, almeno per ora, accantonato: anche se esso poggia su un magma incandescente e ribollente che potrebbe scoppiare da un istante all’altro. Infatti la situazione Salute/Torselli è tutt’altro che pacifica e risolta, per quanto ne sappiamo. Ma l’essenziale è che non se ne parli.
Qualcuno parla perfino di censura di sinistra. E avete capito bene.
Sembra esserci un ordine tacito: non dire, non fare, non baciare, non lettera, non testamento.
Non si deve vedere, non si deve discutere.
Quanta strada, signori, dal 68 ad oggi!
Il femminismo ha creato adolescenti edulcorate che mirano al fidanzatino e alla sistemazione; la scuola ha sfornato somari a ripetizione; il resto, quanto a sconquasso, lo abbiamo tutti sotto gli occhi. E lo ha creato la buona politica progressista impegnatissima a favore del popolo.

La sinistra ha riscoperto la censura. Che serve. Perché altrimenti come si farebbe a sistemare – in nome del rinnovamento e della modernizzazione – un direttore alla società della salute alla modica cifra di 150mila euro e proprio mentre a San Marcello si taglia un ospedale e alla gente si richiedono sacrifici ogni tre minuti?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 3 giugno 2011]

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