sabato 4 giugno 2011

INCENERITORE. LA POSIZIONE DEL SINDACO SERGIO GORI




MONTALE-PIANA. Il Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale registra senza molta sorpresa l’iniziativa proveniente dal Comune di Quarrata, maggiore azionista del Cis e denuncia come l’amministrazione quarratina proponga l’ennesima beffa, cioè un ulteriore tavolo tecnico che, come già presentato nelle premesse dell’articolista, si occuperà dell’insalata, ma non dell’arrosto!
I cittadini di Agliana, Montemurlo e Montale – ciclicamente esposti alle ricadute di Pm 10 – vengono presi in giro con questa ulteriore pagliacciata istituzionale.
Interessante osservare che, ancorché la stessa Asl 3 avesse ben scritto che l’inceneritore è una delle cause del ripetuto sforamento delle Pm 10 nella zona di Stazione, l’articolo niente dice al riguardo al detestato impianto di incenerimento, e questo, nonostante le ripetute ordinanze-beffa emanate dal sindaco di Montale sulla riduzione del riscaldamento e l’incenerimento di foglie e arbusti da potatura.
Dimenticando le proteste del Comitato nello scorso inverno, il sindaco Gori prosegue tracotante e indefesso – ignorando ogni documento ufficiale (illuminante la relazione del Prof. Udisti nel progetto Patos della regione Toscana).
Ella rinnega il confronto critico più autentico con i cittadini, rilanciando un’iniziativa surrettizia, solo utile a distogliere l’attenzione dal vero e principale dei problemi, nemmeno accennato nel comunicato: l’inceneritore.
Ancora il conflitto di interessi emerge invariabilmente. Il Comitato sarà presente alla costituenda commissione per puntualizzare i diversi aspetti di merito con la qualificazione della responsabilità dell’impianto di via Tobagi, ben nota a cittadini e autorità sanitarie, quanto volutamente ignorata.
Sarà il tavolo tecnico, un’altra commissione di consiglieri yes-man?

Comitato per la chiusura
dell’inceneritore di Montale
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 4 giugno 2011]

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