venerdì 8 febbraio 2013

ASL 3. GROUPON SBARCA NELLA SANITÀ PISTOIESE, BOOM DELLA MEDICINA LOW COST. PIÙ TOSCANA: «TARIFFE ASL ZAVORRATE DA BUROCRAZIA E TICKET»

Il consigliere Gian Luca Lazzeri (Più Toscana): «Pazienti in fuga? Esami salati e spese ingenti: solo per il trasloco l’Asl 3 ha chiesto consulenza per 200mila euro»

FIRENZE-PISTOIA. «I ticket aggiuntivi per fasce Isee? Un grande flop che ha favorito anche a Pistoia lo sbarco della sanità low cost. E adesso chi può fugge nei “discount” della sanità privata come Groupon». È la denuncia del consigliere regionale del gruppo “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che commenta l’ondata di offerte promozionali sulla sanità promosse da istituti privati, comparse online nella nostra regione dopo l’arrivo dei ticket per le fasce di reddito superiori a 36.000 euro.

«Il vortice delle diagnosi in saldo – spiega – ha provocato un ribasso dei prezzi anche del 90% facendo andare a ruba offerte su esami e analisi del sangue».
Una tendenza che suona il campanello d’allarme sull’utilità del balzello introdotto dalla Giunta Rossi.
«Il ticket ha solo accelerato la formazione di tre sistemi sanitari distinti: il pubblico, il privato e il low cost dove chi può si rifugia in cerca di ossigeno dai balzelli». Una fuga versi i “saldi” che si spiega osservando i dati sui ticket dell’Asl pistoiese fino a gennaio.
«A pagare i ticket – dice – è stato finora solo il 37% dei pistoiesi (333mila pazienti). Sulle spalle di questa percentuale irrisoria grava il restante 63% dei pazienti esenti. Chi ha un reddito superiore ai 36.000 euro cerca rifugio nella sanità privata dove la certezza e la rapidità dei tempi d’attesa ora si coniugano con prezzi inferiori a quelli del sistema sanitario regionale. Morale della favola? Groupon e simili, almeno sul tariffario, battono una Asl zavorrata da spese burocratiche che fanno lievitare i costi delle visite. Un esempio? I 200.000 euro per il servizio di “pilotage” (consulenza) che coordina il trasloco dal vecchio al nuovo Presidio Ospedaliero di Pistoia come si evince dalla deliberazione 23 del 28/01/2013. Una cifra – commenta – praticamente pari a quella necessaria per il trasloco, ovvero 250.000 euro. Se ci sono degli imprenditori che fanno prezzi di gran lunga inferiori a quelli pubblici – conclude Lazzeri – significa che i costi del nostro sistema sanitario sono spropositati rispetto a quelli reali sterilizzati dalle spese di una macchina burocratica a rischio elefantiasi. È singolare che dopo anni di battaglie in difesa della sanità pubblica a scapito della privata oggi non volendolo le stiamo costruendo un’autostrada dove buttarsi a capofitto».
[comunicato più toscana]
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[Venerdì 8 febbraio 2013 | 16:49 - © Quarrata/news]

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