giovedì 14 febbraio 2013

COBAS, I CONTRIBUTI RICHIESTI DALLE SCUOLE SONO UN ESPROPRIO


PISTOIA. Ci risiamo! Anche quest’anno molte scuole di Pistoia e provincia provano a scippare alle famiglie, oltre alla tassa di iscrizione prevista dalla legge (solo per le classi 4 e 5 secondaria II Grado), un contributo che oscilla tra i 20 e i 150 euro.
L’inganno si legge nel modello di iscrizione, che le famiglie devono compilare, dove si trova la voce “contributo” con la relativa somma da versare senza che venga aggiunta la parola “volontario” e senza che venga specificata la destinazione della somma richiesta e con l’aggravante che si cerca di far credere che l’iscrizione dei propri figli sia condizionata al versamento del contributo richiesto.

Una furbata ai danni delle famiglie, già tartassate da tasse e balzelli, perché tutto quello che una famiglia deve pagare alla scuola pubblica sono le tasse scolastiche previste dalla legge, non un soldo di più. Le scuole possono solo “invitare” le famiglie, ma successivamente all’iscrizione, al versamento di ulteriori contributi che sono e restano volontari anche se deliberati dal Consiglio d’Istituto della scuola così come viene anche chiarito nella Nota del Miur n. 312 del 20/03/2012.
I genitori pertanto, devono essere preventivamente informati che il contributo è volontario e detraibile e devono pretendere dalle Scuole o la restituzione della somma versata o la massima trasparenza chiedendo la rendicontazione dettagliata e documentata di tutte le spese effettuate dalla scuola con i loro contributi.
Ma a cosa dovrebbero servire tali contributi? La C.M. 20.3.2012 n. 312, che probabilmente è diretta ad ignoti, chiarisce che: “il contributo versato alle scuole è assolutamente 
volontario e deve essere indirizzato unicamente all’ampliamento dell’offerta formativa, non al funzionamento amministrativo…”
Quindi la supercitata carta igienica, sfoderata sempre come arma di ricatto, non potrà essere acquistata, come non potrà essere acquistato tutto il materiale occorrente per il funzionamento ordinario delle Scuole.
I Dirigenti scolastici piuttosto che denunciare le difficoltà della scuola-miseria, seguono il trend generale scaricando sulle famiglie i costi dei tagli selvaggi operati negli ultimi anni ai danni della scuola pubblica e facendo ricorso anche a metodi a dir poco inadeguati a un’Istituzione che ha la responsabilità dell’educazione e della formazione dei futuri 
cittadini, che per tutti dovrebbe essere un esempio di correttezza e di trasparenza.
Cobas Scuola Pistoia[comunicato]
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[Giovedì 14 febbraio 2013 | 10:00 - © Quarrata/news]

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