di ALESSANDRO ROMITI
e EDOARDO BIANCHINI
Ma qualcuno ci ha pregato di rivolgere
altre domande ad Artioli – La sospensione del tesseramento – Una simpatica mail
di uno scontento
AGLIANA. Stavolta, anche se abbiamo fatto attendere i nostri lettori
per una intera giornata (e ce ne scusiamo), la faremo più corta del previsto.
Domani sera il Presidente Artioli ha
chiamato a rapporto i volontari della sua Misericordia. L’accesso non è libero,
anzi. Potranno presentarsi solo loro.
Non si sa bene di cosa Artioli voglia
parlare con coloro che spendono tempo ed energie per fare di più del loro dovere
di cittadini, per regalare la loro opera a chi ne ha bisogno.
Cosa può aggiungere, Artioli, all’Enciclopedia
Treccani che iniziò a sciorinare e a leggere, versetto a versetto come una Bibbia,
durante la riunione del 25 gennaio scorso?
È difficile capirlo: perché, se in
quell’occasione aveva fatto – come sostenne – assoluta chiarezza, quale altra
chiarezza ci potrà mai essere oltre quella già fatta? O esiste anche un bianco
che più bianco non si può neppure con il candeggio – come diceva una
vecchia pubblicità da Carosello?
Sta di fatto che questa riunione sembra
che ci sia. Domani sera, mercoledì 6, ore 21 o giù di lì.
Tant’è che diversi volontari ci hanno
chiesto di porre, a nome loro, al loro Presidente, le seguenti domande:
- Come mai non ha fatto appello al giudizio di primo grado del Tribunale?
- Quanto è costata la controversia inclusi i costi legali e gli interessi?
- Come mai ha bloccato le iscrizioni a socio, e ciò da parecchio tempo?
- Chi ha deciso l’organigramma della Fondazione che è nata a fianco della Misericordia?
- Chi ha deciso quello della Unimise S.r.l.? È stato rispettato lo Statuto?
- Chi decide sui criteri di selezione e assunzione del personale?
Già, perché da diverso tempo non è
possibile diventare socio della Misericordia di Agliana: le tessere sarebbero
bloccate o congelate o come dir volete. E non è strano per una associazione di
volontariato?
Non sarebbe male, allora, che Artioli,
visto che non ha voluto spiegarlo a noi, lo spiegasse ai suoi volontari.
Uno dei quali ci ha inviato la seguente
mail, piuttosto carina:
Indicativo l’esito del tuo incontro con
l’assessore [Magazzini – n.d.r.: sta scrivendo a Romiti]. Ormai la Confraternita
è utile all’amministrazione e viceversa. Se tu non sai, alle primarie, presso
il seggio alla Rinascita, erano presenti alcuni volontari tra cui il ***, lui
per Bersani, strano vero?
Rifletti su un aspetto: presso la nuova
sede c’è un bancomat di quella che una volta era la Cariprato, nel bel mezzo
del parcheggio un bel cartello luminoso della stessa. Il pezzo forte, l’auditorium,
dedicato alla Fondazione del Paci: ma è una associazione di volontariato o la
Consob?
Una domanda cattiva finale, di quelle
che piacciono tanto ai giornalisti: ma per caso Artioli non avrà mica investito
anche lui, per la Misericordia, in Fresh del Monte dei Paschi di Siena
come Ivano Paci e la Fondazione Caripit?
Noi aspettiamo il 13 febbraio al
Moderno.
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[Martedì 5 febbraio 2013 | 19:50 - © Quarrata/news]
Una associazione di indirizzo filantropico, ovvero di preminente "utilità sociale" e che fonda la sua natura nella popolarità, non può impedire - nemmeno per un giorno - l'iscrizione di "fratelli". Altrimenti diviene un club, privato! E se questo è vero e sarà verificato, il teorema sarà dimostrato: poveri aglianesi. Ma allora,sarebbe interesante chiedere alla nostra capofila di Pistoia il suo pensiero. Ha raggiunto un parere sulla vicenda aglianese? Il Bruni, cosa pensa? E le altre Confraternite sparse per l'Italia cosa fanno/sono? Il Governatore dovrebbe aprire la relazione rispondendo alle domande proposte in modo diretto, logicamente convincente e puntuale, solo così potrà tentare di rifarsi la verginità perduta. O forse, userà coercizioni del tipo "o con me o contro di me!"
RispondiEliminaIn tal caso, un'altro mito sarebbe distrutto. Poveri miei fratelli: speriamo abbene!
MDB